MV Agusta, Lucky Explorer Project 5.5 e 9.5: proiettarsi verso nuove scoperte [FOTO]

Esemplari che rievocano la storica Elefant

Tornano in mente la storica Parigi-Dakar, le ardue sfide nel deserto, le atmosfere dei rally raid osservando gli esemplari legati al Lucky Explorer Project, lanciato recentemente da MV Agusta. Gli esemplari Lucky Explorer Project 5.5 e Lucky Explorer Project 9.5, presenti alla recente edizione di EICMA, sono nuovi e interessanti concetti dinamici.

Lucky Explorer Project 5.5

Definito con il partner QJ, l’esemplare 5.5 richiama alla mente la storica Elefant e, pur risultano di classe media, sembra una moto di cilindrata superiore.
La parte elettronica risulta ottimizzata per trasmettere al tempo stesso performance e sicurezza e, secondo le informazioni, la lunghezza si estende per 2.220 millimetri con un interasse di 1.505 mm, mentre la larghezza massima è di 915 mm. La sella figura a 860 mm d’altezza.
Diversi particolarità estetiche distinguono gli esemplari 5.5 e 9.5, osservando ad esempio le sovrastrutture o in particolare il motivo luminoso dei gruppi ottici.
Il modello 5.5 è equipaggiato con un propulsore a due cilindri in linea, caratterizzato da distribuzione a doppio albero a camme in testa e raffreddamento a liquido, affinato in modo minuzioso. La cilindrata totale ammonta nello specifico a 554 cm³ con alesaggio da 70,5 mm e corsa da 71 mm, studiato in esclusiva per questo modello con l’intento di rafforzare la curva di coppia, mirando a una erogazione piena e uniforme ai diversi regimi, come segnalato nell’occasione. La potenza tocca i 47,6 cavalli (35 kW) a 7.500 giri/minuto e il vertice di coppia raggiunge i 51 Nm a 5.500 giri/minuto.

Lucky Explorer Project 9.5

L’altro progetto 9.5 è dotato di una ciclistica che consente di affrontare i percorsi in fuoristrada con un interasse che si estende per 1.580 millimetri e ruote di misure differenti, quella anteriore da 21 pollici e quella posteriore da 18 pollici. Un esemplare dotato di un nuovo motore MV Agusta, di dimensioni compatte e una sella regolabile in altezza, posta a 850 o 870 mm in base alle indicazioni.
Dal punto di vista estetico si nota il logo Lucky Explorer e, come accennato, spiccano gli elementi che differenziano il Lucky Explorer Project 9.5 dal 5.5 già citato.
La zona frontale in tinta nera, come i robusti paramani, è caratterizzata anche da gruppi ottici con un motivo luminoso distinguibile. Caratterizzante anche un radiatore carenato lateralmente, osservando un pannello che nella sezione centrale scopre un elemento a semicerchio.
La moto presenta un quadro strumenti TFT a colori da 7 pollici con connessione Bluetooth e Wi-Fi, così come si evidenzia un sistema di fissaggio delle borse a scomparsa legato al codino.
Rilevante anche una piastra paramotore che sottolinea ancora l’indole esplorativa del modello e sono caratterizzanti i materiali, in particolare la parte in fibra di carbonio forgiata posta come raccordo tra la zona del radiatore e la piastra paramotore. L’impianto frenante anteriore, poi, è tutelato da un copridisco ampio e finestrato.
Il progetto presenta un telaio in acciaio con uno schema a doppia culla chiusa, costituito da parti forgiate ed estruse. Il serbatoio può contenere 20 litri di carburante e il forcellone è in lega di alluminio, in modo da avere un alto rapporto tra resistenza e peso. Lo stesso materiale è utilizzato per le piastre della forcella, invece il telaietto retrostante è in acciaio. Il peso a secco risulta di 220 kg.
Il motore è stato definito appositamente e firmato da MV Agusta, traendo spunto dall’unità 800 a tre cilindri in linea. Un cuore a quatto tempi concettualmente nuovo in base a diverse novità tecniche e con misure di alesaggio e corsa aumentate per ottenere una cilindrata effettiva di 930,63 cc (931 cc), senza modificare gli ingombri del motore 800. Secondo le indicazioni il propulsore pesa 57 kg.
La trasmissione è caratterizzata da un nuovo ingranaggio della trasmissione primaria a denti dritti, con presa di moto dal contralbero e risultano inediti gli ingranaggi del comando pompe. Così come si fa cenno ad ulteriori novità legate e a due opzioni di frizione tra una automatica Rekluse o un’altra di tipo standard, in ogni caso in bagno d’olio, con comando idraulico sul lato sinistro. Interessante risulta anche l’opzionale cambio elettroattuato, sviluppato specificamente.
La potenza raggiunge quota 123 cavalli a 10.000 giri/minuto e il vertice di coppia segnalato risulta di 102 Nm a 7.000 giri/minuto.

Foto: MV Agusta

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