Yamaha MT-07, prova su strada 2015

Sei mila (e cinquecento) euro di puro divertimento!

Yamaha MT-07: La piccola della famiglia MT è quella in grado di sorprendere di più. Mai avevamo provato una moto “entry level” così divertente. Le manca solo l’ABS di serie, mentre se la si guida al limite le sospensioni mostrano qualche pecca, ma il prezzo straordinario rispetto ai contenuti le fa perdonare alla grande le piccole pecche. Lo scorso anno tutti ne parlavano, ma vedendola ferma ed osservandola non era davvero immaginabile che Yamaha avesse fatto tanto: per soli 6 mila euro (6.500 in realtà e vi diremo perché) si compra una moto ideale per iniziare (soprattutto per il prezzo), ma perfetta anche per lo “smanettone”, che ci si diverte come un pazzo utilizzando prevalentemente la sola gomma posteriore…. Alla fine la ricetta non è nemmeno troppo nuova, un bicilindrico con una potenza media (75 cavalli) sufficienti per divertirsi, senza esagerazioni che farebbe lievitare prezzo e non solo, un bel telaio ed una moto leggera, piccola e maneggevole. A questo la Yamaha MT-07 unisce un aspetto moderno ed accattivante, oltre al mix naked – supermotard come la sorella maggiore MT-09, che tanto sta riscuotendo successo (anche se nella guida non a tutti fa impazzire).

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Piccola, semplice, ma ben curata e trendy come nessun’altra in questo segmento
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La guardi e capisci subito quanto sia innovativa rispetto a qualsiasi cosa si sia visto in precedenza. La MT-07 punta forte su concetti importanti, come leggerezza, semplicità, ma anche sull’essere accattivante. Il segmento delle entry level è tutt’altro che facile, spesso le Case finiscono per scegliere il miglior compromesso, rinunciando sempre a qualcosa di importante però. Sulla bilancia ci sono da un lato il contenimento dei costi, dall’altro una clientela molto esigente, che magari sta acquistando la prima moto e la vuole bella e modaiola, ben realizzata, ma non vorrebbe nemmeno rinunciare alla potenza e ad una buona ciclistica. Tutto a poco insomma. Mai prima ci si era andati tanto vicini. Delle doti del propulsore CP2 e della ciclistica diremo più avanti, ma sul fronte estetico la MT-07 non sembra imporre alcun sacrificio ai suoi acquirenti. Compatta e cattiva, è costruita intorno al motore anche più di altre naked, perché per il resto la moto è davvero piccola ed essenziale. Il telaio, come per la sorella maggiore, è una soluzione mista tra tubi in acciaio ed elementi in alluminio. Si definisce “a diamante”, si basa sul motore come elemento portante, a cui sono fissati direttamente l’infulcratura del mono posteriore, il telaietto anteriore a supporto della forcella e due piastre in alluminio a sostegno del telaietto posteriore. Completano l’estetica della moto altri elementi semplici, ma ben realizzati. Il bel forcellone, ad esempio, è asimmetrico e dal look accattivante, oltre che ottimamente rifinito, ma non è in prezioso alluminio, ma in acciaio. Anche lo scarico, senza ricorrere a soluzioni costose, è come vuole la moda: posizionato in basso, piccolo e tronco. Anche i freni, con pinze classiche (non le più costose radiali) hanno dischi a margherita. Essenziale sia la parte posteriore che quella anteriore, con un faro piccolo e sportivo, a cui opzionalmente può essere abbinata una mascherina o un cupolino per una minima protezione aerodinamica, e la strumentazione moderna e dalle dimensioni molto ridotte, peraltro comunque ben leggibile e completa è tutta basata su un elemento LCD. Con i due tasti sulla sinistra del display si possono scorrere i dati sui consumi, la temperatura esterna e la marcia inserita, tra le tante informazioni disponibili. Al posteriore la leggerezza della linea del codino si paga invece in caso di pioggia, quando il passeggero si trova “lavato” dagli spruzzi sollevati dalla gomma posteriore, ma anche guidando da soli qualcosa arriva sulla schiena, oltre al fatto che la porzione di sella del passeggero viene inondata di acqua e di tutto quanto la gomma trasferisca dal manto stradale. In generale la sensazione di qualità percepita, indubbiamente in parte influenzata dallo stupore visto il prezzo di listino davvero molto contenuto, è ottima. Ad una attenta osservazione alcuni dettagli sono “cheap”, come il cavo frizione (soprattutto nella zona della leva) o altri particolari un po’ antiestetici lasciati in bella vista, ma con un prezzo così non si poteva davvero chiederle di più, per noi è promossa con lode!

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★★ 

Una sorpresa, 75 cavalli “ribelli” pronti a farvi divertire
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Lo diciamo spesso, il dato sulla potenza da solo non basta. Ci sono moto con il doppio dei cavalli, ma che non sanno regalare emozioni forti, poi ci sono i casi come la MT-07, settantacinque cavalli (a molti al giorno d’oggi potrebbero sembrare pochini) tra i più divertenti che possiate trovare. Dopo averla provata ci viene da dire che il codice della strada dovrebbe essere cambiato. Perché vietare i monoruota quando con una moto così vengono così facili? Di certo lo Stato italiano risparmierebbe in spesa pubblica per le cure di forme depressive. Battute a parte, di prima o di seconda se si spalanca il gas ci si trova a guardare in alto, con una facilità estrema, per restarci facilmente fino alla quarta e senza grosse difficoltà nel gestire la situazione. I cavalli sono divertenti e l’erogazione lineare, senza pericolosi cambi di carattere durante tutto il range di utilizzo del bicilindrico da 689 cc. Come nel caso del propulsore della MT-09 anche lui ha un nome: CP2, acronimo di CrossPlane 2 (cilindri9. Proprio come sulla M1 di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, o come sulla R1 MY2015 da oltre 200 cavalli, peculiarità di questi motori sono gli scoppi irregolari, che ne condizionano, non poco, il carattere. Se pensate che siano “menate da marketing”, per vendervi una similitudine tra un bicilindrico di una moto entry level ed una MotoGp, guidare la MT-07 vi farà ricredere. Il motore pur essendo un “2 in linea” ha una erogazione ed un temperamento di uno a ”V”: pieno e corposo fin dai bassi regimi, anche se la coppia massima di 68 Nm è erogata piuttosto in alto, a 6.500 giri, mentre i 74,8 Cv addirittura a 9.000. In pratica riesce ad unire le doti di elasticità di propulsori a “V” con l’allungo di quelli in linea. Il tutto con una erogazione fluida e senza “esplosioni” di coppia che potrebbero mettere in difficoltà i meno esperti. Se si spalanca l’acceleratore a moto inclinata qualche saltellamento del posteriore in uscita di curva non è raro, ma è figlio più dei limiti della ciclistica che della eccessiva esuberanza del CP2. Sfrutta la fasatura a 270° (come un bicilindrico a V di 90°) per donare carattere e coppia al motore, mentre un contralbero pensa a bilanciare le vibrazioni, di cui è praticamente privo. Sono piuttosto corti i rapporti per il cambio a 6 marce, anche perché la velocità massima non è quella di una supersportiva e la spaziatura non deve essere troppo estesa, così il CP2 non fa mai fatica a catapultare in avanti la MT-07, più di quanto i suoi dati numerici non farebbero credere. Pistoni forgiati e cilindri disassati sono chicche tecniche atte a contenere ingombri ed attriti all’interno del motore, che è minuscolo e molto efficiente. Per i neopatentati si può avere anche in versione depotenziata da 35 KW.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Soluzioni semplici, ma ben realizzate, questo è il trucco usato anche per la ciclistica della MT-07
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Una forcella tradizionale con steli da 41 mm, un mono posteriore infulcrato sul blocco motore, abbinato ad un bel forcellone in “economico” acciaio anziché alluminio, la rendono una ottima entry level, con soluzioni anche originali, in alcuni casi da “grande”, come per la scelta della gomma posteriore, da 180 e non da 160 come altre concorrenti. Oltretutto, a dirla tutta, la maggior diffusione di questa misura fa si che si trovino in commercio praticamente allo stesso prezzo. Certo, forcella e mono se si cerca il limite finiscono per essere troppo morbidi, ottimi per la guida urbana e per gestire i monoruota in modo facile e sicuro, un pochino meno nella guida sportiva, ma stiamo parlando di una entry level, non di una moto estrema. La MT-07 appare sopra la media anche nella guida, con i suoi 179 Kg in ordine di marcia (3 in più per la versione dotata di ABS), 164 a secco, è un peso piuma confrontata con la concorrenza, che paga una ulteriore zavorra di 20, ma anche di 40 Kg (sono 226 i Kg di peso della N750S DCT, tanto per fare un confronto). Con l’interasse di soli 1.400 mm diventa un giocattolo in ogni situazione. Paga dazio solo sul veloce, dove non è completamente a suo agio e può diventare impegnativa, ma anche affrontare un curvone autostradale in “sesta piena” non è opera da professionista, ben inteso. Più che un limite della ciclistica questa è una scelta costruttiva. Quell’approccio naked – motard, comune alle due MT-07 e 09, che nella guida al limite piace ad alcuni e non piace a chi la trova invece troppo nervosa, perché le preferisce una moto più equilibrata e sincera anche in queste situazioni. C’è da dire che nel caso della MT-09 una potenza più importante mette in luce maggiormente questo aspetto, mentre per la sorellina bicilindrica la ricetta sembra più riuscita. Leggera e maneggevole quasi come se fosse un 125, in città e sul misto stretto non ha rivali, tenendo il passo di moto di caratura ben più elevata. La sella alta da terra 805 mm, con masse ridotte e centralizzate, la rende una moto tra le migliori anche in città. I limiti, se proprio li vogliamo trovare, arrivano dai freni. L’impianto si basa su due dischi anteriori da 282 mm con pinze monoblocco a quattro pistoncini, mentre al posteriore il disco è da 245, tutti e tre hanno forma a margherita. Per un uso turistico vanno benissimo, ma serve una gran pressione sulla leva per staccare forte. Questo aspetto, unito all’assenza dell’ABS, si traduce in un lavoro da esperti per frenare senza arrivare al bloccaggio quando si va “di fretta”. Il nostro consiglio è al 110% di comprare la versione dotata di antibloccaggio, per 500 euro in più, ma levandosi non pochi pensieri. Poi sembrerà una banalità, ma è meglio spendere qualcosina in più in sicurezza attiva, piuttosto che fare un dritto. Oltretutto aumenterà (secondo noi nemmeno di poco) la rivendibilità della moto a fine carriera.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★★ 

Prezzo imbattibile, le manca solo L’ABS di serie
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La MT-07 è disponibile in 5 colorazioni, con accostamenti diversi di tonalità per i cerchi, i tubi del telaio ed il serbatoio, con un prezzo che parte da 5.990 euro. Lo scorso anno aveva debuttato con un listino ancor più basso, al punto che le vendite sono state così al di sopra delle previsioni da rendere introvabile la MT-07 per buona parte della stagione. Successivamente, non solo per i risultati di vendita, il listino è stato ritoccato al rialzo di 300 euro. Resta un prezzo davvero irrisorio rispetto a quanto sia in grado di regalare questa moto, come emozioni, ma anche come qualità realizzativa. Nel prezzo è compreso anche il terzo anno di garanzia, non si potrebbe davvero chiedere di più. Un appunto però ci sentiamo di doverlo fare alla Casa dei tre Diapason, con l’occasione si sarebbe potuto rendere di serie l’ABS, con un risparmio per chi oggi lo paga la bellezza di 500 euro in più rispetto alla “base”, oltre che un incremento della sicurezza per tutti. Non siamo certo dei bacchettoni rispetto alle motociclette, che crediamo debbano essere appaganti e divertenti, per certi versi anche a discapito della sicurezza (non potrebbe essere altrimenti trattandosi di un tema in cui il divertimento di traduce spesso in velocità, monoruota ed altre “amenità” simili), ma per noi la MT-07 senza antibloccaggio, almeno nelle mani di chi ha poca esperienza sulle due ruote, è vivamente sconsigliata. Per questo per noi il vero prezzo è quello di 6.490 euro (che resta comunque ottimo) della versione con ABS. Al prezzo di listino di possono aggiungere degli allestimenti, con cui Yamaha offre un pacchetto di optional a prezzo speciale, come lo Sport, che include un cupolino scuro, un portatarga sportivo, frecce a led, e kit griglie per le prese d’aria, il tutto per 372 euro. A conferma della sua versatilità, la MT-07 è disponibile anche un kit touring, con borse laterali e supporti, presa 12 volt e supporto per GPS/Smartphone (da 325 euro circa a 395 a seconda della versione di supporto). Altrimenti con 6.790 euro si può acquistare la MT-07 Moto Cage, versione ispirata al concetto “stunt” con un aspetto ancora più aggressivo, grazie ad una nuova colorazione Matt Grey, abbinata a tocchi di rosso e ad elementi aggiuntivi, alcuni dei quali creati per proteggere il motore, come i tubi che lo avvolgono, i coperchi laterali del radiatore e la protezione inferiore dedicata ai collettori dello scarico. Stesso colore adottato per i nuovi paramani, per il cerchio anteriore, a contrasto con il posteriore nero (ma con un profilo esterno rosso) e per altri dettagli ed adesivi. Compare anche una mascherina sopra al faro, regolabile. Sul fronte consumi il propulsore CP2 garantisce risultati davvero eccezionali. Abbiamo rilevato un dato di quasi 20 Km/l durante il nostro test (di quasi 1.000 km) divertendoci non poco, in autostrada a 130 consuma anche qualcosa meno. Si possono percorrere anche 25 Km/l con un utilizzo più “educato”.

PRO E CONTRO
Ci piace:
Mai vista una moto così divertente a questo prezzo, motore incredibile e parco nei consumi.

Non ci piace:
Assenza dell’ABS di serie, sospensioni che mettono in luce qualche limite nella guida sportiva, protezione dall’acqua per la schiena del passeggero inadeguata.

Yamaha MT-07: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★★ 
Maneggevolezza:★★★★★ 
Cambio e trasmissione:★★★★½ 
Frenata:★★★½☆ 
Sospensioni:★★★½☆ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★☆☆ 
Dotazione:★★★★☆ 
Qualità/Prezzo:★★★★★ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★★ 

Abbigliamento del test:
Giacca: Dainese AVRO C2 PELLE
Pantalone: Dainese DELTA PRO C2 PELLE
Guanti: Spidi Jab RR
Stivale: Dainese TR-COURSE OUT AIR
Casco: Caberg Freeride UK

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