Honda NC700S DCT – Prova su strada

Una moto intelligente, versatile, facile ed economica, oltre che divertente

In passato il mercato era più “semplice”. Tornando indietro, ormai di oltre 20 anni, a farla da padrona erano le sportive vere. Principalmente per due motivi: non esistevano gli scooter e le sportive erano le uniche moto con potenze “esagerate”. Con un costo inferiore a quello di una utilitaria ci si poteva comprare un veicolo con prestazioni da Top – Car. Oggi a prevalere nelle classifiche sono gli scooter, in mille declinazioni, cilindrate e fasce di prezzo. Il resto, con volumi alquanto ridotti, se lo spartiscono le motociclette vere e proprie. Ma è una lotta per le briciole. Per poter perseguire obiettivi più sfidanti l’unica strada percorribile è quella di sviluppare prodotti maggiormente fruibili e versatili, che vadano ad intaccare quote di mercato destinate altrimenti proprio agli scooter. Honda è forse la prima ad aver effettuato un importante tentativo in questa direzione, con discreti risultati di vendita. Lo ha fatto con una proposta sviluppata da una piattaforma unica, che da vita a tre modelli distinti. Con la prova della versione Naked si chiude il terzetto, dopo aver testato la versione “scooter”, l’Integra, e il “Crossover” NC700X, proviamo per voi la NC700S, delle tre la più economica, ma forse la più divertente.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★☆ 

Entry level, ma di qualità: ottime finiture e look moderno
Honda_NC700S_DCT_Prova_su_strada_estetica

Siamo di fronte alla entry level della piattaforma NC. Le due sorelle sono diverse, soprattutto l’Integra, che da moto diventa scooter, anche se in un modo tutto nuovo e particolare. La “X” è più modaiola, con un look da crossover e una impostazione di guida più alta. La Honda NC700S che ci accingiamo a provare è invece una naked, più convenzionale, più simile alla “classica” CB500F, da cui però si differenzia per particolari tutt’altro che banali. Ci riferiamo, in particolar modo, alla presenza di un finto serbatoio, che si rivela invece un comodissimo vano, in grado di alloggiare anche un casco di discrete dimensioni. Cambia rispetto alla NC700X la posizione del blocchetto di apertura, che qui è posto lateralmente, ed è leggermente meno comodo. Nella versione con cambio DCT l’altra grossa differenza, rispetto ad una moto “convenzionale” è rappresentata dalla curiosa assenza dei due comandi sul lato sinistro: mancano la leva della frizione ed il comando del cambio. Per il resto siamo di fronte ad un prodotto di buona qualità con livello di finiture e cura nella realizzazione all’altezza del prezzo. Pur essendo la più economica delle tre, il listino nella versione DCT, è di oltre 1.500 euro più elevato della CB500, 7.250 € contro circa 5.700, con cui condivide il livello di potenza e prestazioni. Il telaio è in bella mostra, con i suoi tubi d’acciaio grigio scuri, con un gradevole contrasto tra le parti scure e quelle chiare, ben evidente sull’esemplare in prova, di colore bianco. Nel complesso l’aspetto è compatto e moderno. I gusti sono soggettivi, ma appare evidente la differenza, per proseguire nel parallelo tra le due moto, con una CB500F. Quest’ultima, pur essendo comunque gradevole, non nasconde il fatto di essere una moto molto “basic”, gracile a tratti, mentre la NC700S è più importante anche nel look.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★½ 

Il blocco motore e cambio è il fulcro del ”nuovo concetto” NC
Honda_NC700S_DCT_Prova_su_strada_motore

Il nome è acronimo proprio di “New Concept”, a sottolineare ciò che Honda ha voluto fare con la piattaforma NC700, declinata nei tre modelli lanciati lo scorso anno sul mercato. Lo studio che sta dietro la progettazione di queste moto ha portato ad una rivisitazione profonda del concetto di motocicletta. Per definizione pensiamo al motore motociclistico come piccolo, ma potente, che giri altissimo, rispetto a quello di un’auto. Quello che sorprende è che invece, sulla base dello studio delle abitudini di un gruppo di motociclisti, sia emerso come sia estremamente raro far salire il regime oltre i 6.000 giri al minuto. Questo significa sfruttare in minima parte le potenzialità di propulsori concepiti per dare il meglio proprio dai 6 mila giri, se non di più, in su. Oltretutto per ottenere potenze massime sempre maggiori, si deve sacrificare l’elasticità e l’erogazione ai bassi. Sulla base di queste informazioni Honda ha deciso di sviluppare una unità bicilindrica in linea, che esprimesse il meglio proprio nel range di utilizzo “standard”. Così il 670cc ha una potenza che sembra contenuta sulla carta, di 47,6 cavalli, ma erogati ad appena 6.250 giri. Il dato sulla coppia parla di 60 Nm, sempre in basso, a quota 4.750. Il risultato è un motore che sembra spingere ben oltre quello che non lascino intendere i numeri, almeno nella guida quotidiana e senza tirargli il collo. La CB500, sempre bicilindrica e con una potenza di 48 cavalli, quindi sostanzialmente identica, sposta il regime di oltre 2 mila giri più in alto. A livello pratico guidare l’una e l’altra è un’esperienza del tutto diversa. Fintanto che non si guida in modo esasperato, la NC sembra andare il doppio, con una fluidità ed una elasticità nettamente superiori. Il tutto abbinato all’innovativo cambio a doppia frizione. Una soluzione automobilistica applicata ad una motocicletta, con un’operazione di miniaturizzazione delle componenti, che rende le NC comode come degli scooter, ma sportive come delle moto con un cambio tradizionale. L’eliminazione della frizione è una piccola rinuncia in termini di tradizione e sportività, più che bilanciata dalla comodità di una trasmissione che può funzionare in modo completamente automatico nel traffico. I due tasti al manubrio consentono comunque di scegliere il rapporto desiderato, ed è possibile anche l’utilizzo completamente manuale, oltre alle due opzioni automatiche, la standrad, D e la sportiva S. Altre doti del motore sono l’affidabilità ed il basso costo di manutenzione, con interventi in officina molto limitati. Le candele, ad esempio, si sostituiscono a 48.000 km!

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

La più economica delle tre sembra essere anche la più divertente
Honda_NC700S_DCT_Prova_su_strada_guida

La piattaforma è unica, i risultati delle tre versioni sono però molto diversi. Ovviamente l’Integra è quella dove le differenze si evidenziano maggiormente, essendo uno scooter. Anche la “X” è però diversa dalla “S”. Se la prima ne guadagna nell’aspetto più “modaiolo” ed ha un piccolo vantaggio nella guida cittadina, alla luce della posizione di guida rialzata, la NC700S è delle tre la più divertente da guidare tra le curve, con la sua impostazione naked e la posizione più motociclistica. La maneggevolezza rimane su standard molto elevati, e la comodità in tutti i contesti è la sua dote forse migliore. Il peso è di 212 KG, ma il baricentro e la posizione di guida bassi non li fanno proprio avvertire. Il successo nelle vendite delle NC è la dimostrazione di come Honda abbia innovato in una direzione nuova ma corretta. Grazie alla versatilità ed alla capacità di entrare in concorrenza con la comodità di uno scooter. La ciclistica è ottima, i cerchi da 17” calzano una “classica” 120/70 all’anteriore ed una 160/60 al posteriore. I freni sono a margherita, con un disco unico all’anteriore, da 320 mm e da 240 dietro. Sono abbinati, di serie, al C-ABS Honda, sistema antibloccaggio con frenata combinata, dove il comando del freno posteriore “aiuta” l’anteriore, mettendo in funzione il terzo pistoncino della pinza. Gli altri due sono ovviamente comandati dalla leva anteriore.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★★ 

Prezzo contenuto, costi di gestione ancor di più
Honda_NC700S_DCT_Prova_su_strada_costi

Dietro al progetto NC, c’è la volontà di sviluppare prodotti con prezzi, ma soprattutto costi di gestione, ridotti. Il listino è di 7.250 euro, 600 euro in meno della sorella “X”, con dotazioni molto similari. Sempre di serie l’utile ABS, soprattutto per chi la comprerebbe come prima moto, ed incluso il cambio robotizzato. La versione con il classico cambio manuale e la leva della frizione, costa mille euro tondi in meno. Sono 14 i litri del serbatoio, di cui “utili” circa 12, che consentono di ottenere un’autonomia più che dignitosa, alla luce dei consumi davvero irrisori. LA NC700S è in grado di percorrere anche quasi 30 km con un litro, mediamente sono 25, su percorsi autostradali ed extraurbani, senza però diminuire in modo sensibile nell’utilizzo cittadino.

PRO E CONTRO

Ci piace:
Divertente, economica, soprattutto alla voce consumi e costi di manutenzione, comoda e versatile

Non ci piace:
Un po’ rigida nell’assetto

Honda NC 700X: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★½ 
Maneggevolezza:★★★★☆ 
Cambio e trasmissione:★★★★★ 
Frenata:★★★★☆ 
Sospensioni:★★★★☆ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★½ 
Comfort passeggero:★★★★☆ 
Dotazione:★★★★½ 
Qualità/Prezzo:★★★★½ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★★ 

5/5 - (1 vote)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Prove su Strada

Lascia un commento

1 commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati

Notizie

Honda Italia celebra i 40 anni dello scooter SH

Evento speciale per l'anniversario del popolare modello prodotto nello stabilimento di Atessa (CH) in Abruzzo
Quest’anno lo scooter Honda SH taglia il traguardo dei suoi 40 anni di storia. Un storia di successo che parte