Arai Renegade-V: protezione evoluta [PROVA]
Filante e robusto
Il casco è da sempre l’accessorio più importante per la protezione dei motociclisti e Arai, con il suo continuo sviluppo tecnologico, è da sempre uno dei leader indiscussi di questo settore.
Oggi ci concentriamo su un particolare modello che questa azienda giapponese ci ha gentilmente dato in prova, il Renegade-V.
Caratteristiche e prova
Si tratta di un prodotto sviluppato specificatamente per i motociclisti del segmento Cruiser, Custom e Café Racer poichè incarna lo stile unico e personale di questi riders.
Da un punto di vista estetico il casco si presenta massiccio e aggressivo ma al tempo stesso elegante e filante; un design semplice e pulito ma di grande impatto.
La calotta esterna è realizzata a mano, come da tradizione Arai, sovrapponendo vari strati di fibra fissati tra loro con resine brevettate particolarmente resistenti che hanno permesso di ampliare ulteriormente l’apertura della visiera.
Il livello di protezione è stato ulteriormente incrementato dalla Peripheral Belt che stabilizza e irrigidisce la calotta in uno dei suoi punti più deboli (i bordi di apertura visiera) evitando la generazione di crepe o rotture in caso di impatto.
Quella interna in EPS Arai è realizzata a densità differenziata in un unico pezzo per garantire maggior protezione. Grazie a questa soluzione la calotta interna è ottimizzata in base alla naturale conformazione della testa in modo da poter offrire la migliore capacità di assorbimento degli urti.
Per offrire al pilota il massimo comfort anche dopo ore di utilizzo è stato migliorato lo scambio termico ed il flusso di ventilazione. Le canalizzazioni interne alla mentoniera, derivate dall’Arai RX-7V, sono state connesse agli estrattori posteriori in modo da prevenire l’appannamento anche in condizioni di utilizzo gravose.
Le prese d’aria hanno una doppia funzione: quando sono aperte il condotto permette il libero accesso dell’aria all’interno del casco mentre quando sono chiuse funzionano da estrattori forzando l’uscita dell’aria calda dall’interno della calotta.
Abbiamo avuto modo di testare tutte queste caratteristiche durante una caldissima giornata sulle colline di Bobbio alla guida della nuova Suzuki Katana e il risultato è stato sorprendente.
Dopo ore alla guida su queste bellissime strade, con oltre 30°C di temperatura esterna, il casco non si è mai appannato, neanche durante le soste, e l’ottima ventilazione ci ha permesso di sudare pochissimo durante gli spostamenti.
L’eccellente comfort di calzata è ottenuto grazie ai soffici e imbottiti interni in Antimicrobial Material, materiale che vanta proprietà deodoranti e che aiuta in modo naturale a mantenere inalterato il pH della pelle.
La visiera offre un ampio campo visivo, è regolabile su più posizioni ed integra delle comode prese d’aria che permettono alla stessa di fluire sulla visiera prevenendo l’appannamento.
Altro particolare degno di nota è il comfort acustico ad alta velocità. Il nuovo Arai Renegade-V vanta un’eccellente penetrazione aerodinamica che evita la formazione di vortici e turbolenze che noi percepiamo come rumore fastidioso.
Per migliorare ulteriormente il livello di comfort nell’uso quotidiano e nei viaggi Arai ha realizzato, come optional, il Pro Shade System, una visiera fumé esterna sovrapposta a quella trasparente di serie. Questa visiera aggiuntiva combina i vantaggi di una trasparente con quelli di una oscurata, infatti variando la sua posizione da aperta a chiusa si può decidere il livello di protezione in base alle condizioni di luce.
Basta un semplice gesto con la mano per passare da visiera trasparente a fumé in pochi secondi e senza sottostare ad alcun compromesso.
L’unico aspetto negativo riguarda il peso che, pur non creando troppi disturbi nella guida, risulta un po’ elevato (circa 1700 grammi).
Considerazioni
Ancora una volta Arai è riuscita a realizzare un prodotto dal look aggressivo e alla moda che incarna alla perfezione la filosofia costruttiva che da sempre contraddistingue questa azienda, ossia, qualità artigianale e prestazioni elevate tenendo sempre al primo posto la sicurezza.
Foto: Alessandro Ranzenigo
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