Monopattini elettrici: previsto a Parigi un referendum sul proibire o meno l’uso di questi mezzi a noleggio
Il prossimo 2 aprile
Il divieto o meno dell’uso dei monopattini elettrici a noleggio nella città di Parigi è il tema di un referendum che sarà sottoposto ai parigini il 2 aprile 2023. Un argomento sentito, alla luce dei problemi riscontrati e che richiede una risposta.
La questione
Sulle cronache locali e nazionali, non solo nella capitale transalpina, si è parlato della circolazione dei monopattini e della sicurezza collegata al loro utilizzo. In Italia, per esempio, lo stesso ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, era intervenuto sull’argomento alla presentazione del Rapporto Dekra sulla sicurezza stradale 2022 ed era emersa l’intenzione di convocare un tavolo per aggiornare il codice della strada, un altro dei temi di rilievo per il nostro Paese. Proprio parlando di sicurezza, tra i vari temi, l’attenzione era rivolta anche alla mobilità sui monopattini elettrici e alla tutela dei ciclisti su strada, proprio alla luce dei fatti di cronaca e degli incidenti accertati.
Nel nostro caso, parlando nello specifico dei monopattini elettrici, una delle idee in discussione è la possibilità di rendere obbligati l’adozione del casco e della targa. A Parigi, invece, tramite un referendum potrebbe essere proprio vietato l’uso di questi mezzi a noleggio nella metropoli transalpina.
Come emerso, il 2 aprile i cittadini parigini dovranno esprimersi sull’argomento in una città in cui sono presenti circa 15mila monopattini elettrici gestiti dalle diverse società Dott, Lime e Tier.
I critici sottolineano in particolare il mancato rispetto delle regole stradali, tra invasione dei marciapiedi, velocità eccessiva, parcheggi irregolari e anche degrado. Mentre per coloro che li vedono come una valida alternativa ai mezzi tradizionali per spostamenti rapidi e una maggior compatibilità con l’ambiente circostante, rappresentano un vantaggio nel traffico cittadino.
La questione era già un tema di rilievo dallo scorso settembre, quando gli operatori erano stati già allertati dal Comune per risolvere i vari punti in discussione, tra cui anche la guida imprudente su questi mezzi, in vista di un possibile rinnovo delle licenze che scadranno a marzo. A novembre erano state suggerite delle soluzioni migliorative, tra cui l’adozione di targhe.
Con il referendum la parola passa ai cittadini.
Foto di repertorio
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