Harley-Davidson FLHTCU Ultra Classic Electra Glide MY 2014 – Prova su strada

In apparenza cambia poco, ma le modifiche sono tante ed importanti

Quando si iniziò a parlare, alcuni mesi fa, del progetto Rushmore, forse non tutti avevano capito l’entità e la quantità di modifiche che sarebbero arrivate sulla gamma 2014 delle Touring di casa Harley. La Electra Glide a cui siamo davanti è sempre fedele a se stessa: piena di cromature, con cura maniacale dei particolari e una stazza importante, con 411 kg in ordine di marcia, ma anche un comfort al top. Quando però le si gira intorno e la si osserva meglio si notano tante piccole novità, ed è quasi uno shock imbattersi nei tubi dell’acqua dei radiatori, ben nascosti e discreti, e scoprire che il motore è, anche se solo in parte, raffreddato a liquido.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★★ 

Cambia tutto, ma lo stile è immutato
estetica_harley

Rushmore, come il mitico monte con scolpiti i volti dei 4 presidenti USA più amati, ma anche rush more, letteralmente “più slancio”. L’operazione è tanto semplice quanto complicata, al tempo stesso. Raccogliere le esigenze e le segnalazioni della clientela per rendere migliore una moto che era già al top in fatto di qualità e di cura dei particolari. Il tutto senza, ovviamente, stravolgerne il look, perché l’estetica è una componente essenziale per un mito a due ruote. I particolari rinnovati sono oltre cento, e lo si nota più usandola che guardandola da ferma. Migliorata l’apertura e la forma delle borse, ora si riescono ad utilizzare quelle laterali stando in sella, o ad aprire quella posteriore con una sola mano. Rinnovato l’impianto di infotainment, ora sembra proprio quello di un’auto, con la possibilità di integrarlo con un navigatore o di collegarlo allo smartphone. Si chiama Boom! ed è dotato di un Touch screen e comandi vocali. Tutto è più ergonomico e di facile utilizzo. Nuova anche la strumentazione, ora più completa, ad esempio con l’indicazione della marcia inserita. I fari, pur mantenendo la forma classica a cui ci siamo abituati, sono completamente nuovi e a led, con una capacità di illuminare la strada davanti a noi nettamente migliorata. Anche la carenatura frontale, la mitica Batwing, è stata oggetto di migliorie, con una aerodinamica migliore, anche grazie alla presa d’aria regolabile.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★½ 

Epocale il cambiamento, con il passaggio al raffreddamento a liquido per le teste
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La novità più eclatante, anche se volutamente tenuta un po’ nascosta, riguarda proprio il propulsore. Ora è un Twin Cooled, con le teste raffreddate a liquido, con piccoli radiatori celati nelle carenature per i piedi del guidatore, da cui a malapena si intravedono uscire i tubi che portano l’acqua al motore. La scelta era obbligata, prima o poi ci si doveva arrivare, perché la tradizione va rispettata, ma le problematiche del raffreddamento ad aria erano ormai insormontabili. Parliamo di rispettare norme sempre più severe in materia di inquinamento, ma non solo. Il calore che proviene dalle alette di raffreddamento diveniva fastidioso nel traffico cittadino quando la temperatura esterna era già elevata. Sulle ultime versioni c’era la possibilità di spegnere un cilindro per limitare il fenomeno, ma solo con il passaggio all’acqua questo viene realmente risolto. In più migliorano le prestazioni e la regolarità nell’erogazione, sia in termini di range di utilizzo, sia di condizioni di utilizzo. Crescono, anche se di pochi punti percentuali, sia la coppia che la potenza. Numeri a parte è nella guida che ci si accorge della differenza, il grosso bicilindrico è ancora più ricco di coppia, ed era difficile far meglio, e, soprattutto, più vivace nell’erogazione. Migliorato anche il sound, tenuto a freno dagli scarichi originali che, al solito, saranno quasi sempre oggetto di modifica e personalizzazione da parte dei clienti di questa HD.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★☆ 

Resta la regina del touring, spingendosi a nuovi record in termini di comfort, per pilota e passeggero
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Anche qui le migliorie ci sono e si sentono, con una centralina Bosch a gestire la frenata integrata Reflex, ma solamente oltre le 25 miglia orarie. Tutta nuova anche la forcella, più rigida e con steli da 49mm. La frizione ha un comando idraulico rinnovato, richiede uno sforzo minore, a tutto vantaggio del comfort del guidatore. Troviamo poi le manopole riscaldate ed un rinnovato cruise control, ora più semplice da utilizzare. Nella guida e nel piacere di farsi portare a spasso dalla propria Electra Glide, influisce anche l’impianto audio. Anche chi non è appassionato di questo genere di moto non può non apprezzare la sensazione che sa trasmettere un oggetto come questo. Quando si ha una strada libera e si alza il volume della radio godendosi la musica con il motore in sottofondo, si può capire il suo successo. Crescono le prestazioni anche qui, con il 25% in più di potenza ed una maggior qualità. Da segnalare la possibilità di una regolazione automatica del volume in base al regime del motore. A conferma della bontà del progetto, sono state accolte le richieste dei motociclisti, che spesso indossano guanti, con tasti più grandi del 500%! Restano ovviamente gli oltre 400 chili di stazza in ordine di marcia, ma continuano a sentirsi solamente nelle manovre da fermo, dove ancora non ci si è piegati alle richieste di introdurre, come hanno fatto alcune concorrenti, una retromarcia, per districarsi dalle situazioni più scomode. Migliorati invece il comfort e lo spazio sia per guidatore che per passeggero, con schienale e braccioli ridisegnati.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★½ 

Tutte le novità allo stesso prezzo di prima, resta impegnativo , ma ora è ancora più giustificato
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Il listino parte da 27.700 euro per la versione Vivid Black , poi ci sono una lista infinita di accessori e personalizzazioni con cui sbizzarrirsi e far lievitare il conto. Tanti? Pochi? Sono il suo giusto prezzo, se tenete in considerazione le svariate modifiche del MY 2014, sembrano essere ancora più giustificati. Alla luce di dimensioni, peso e cilindrata, ci si aspetterebbe un consumo da record. La Electra Glide saprà invece farsi amare anche alla pompa di benzina. Il consumo medio dichiarato è di 5,6 litri ogni 100 km, quello che abbiamo rilevato non è mai andato oltre i 15 km con un litro di benzina. Grazie al serbatoio da 22,7 litri è garantita anche una buona autonomia.

PRO E CONTRO

Ci piace:
Fedele a se stessa, ma nettamente migliorata nei particolari, e non solo

Non ci piace:
411 kg di moto, nelle manovre da fermo, sono sempre impegnativi

Harley-Davidson FLHTCU Ultra Classic Electra Glide MY 2014: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★½ 
Maneggevolezza:★★☆☆☆ 
Cambio e trasmissione:★★★★☆ 
Frenata:★★★★½ 
Sospensioni:★★★★½ 
Guida:★★★★☆ 
Comfort pilota:★★★★★ 
Comfort passeggero:★★★★★ 
Dotazione:★★★★★ 
Qualità/Prezzo:★★★★½ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★½ 

Abbigliamento del test:

Giacca: Tucano Urbano Urbis 4g

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