Yamaha XSR900: una convergenza tra classicità e contemporaneità a EICMA 2021 [FOTO LIVE]

Un motore CP3 da 889 cm³ più prestante

Yamaha XSR900: una convergenza tra classicità e contemporaneità a EICMA 2021 [FOTO LIVE]Yamaha XSR900: una convergenza tra classicità e contemporaneità a EICMA 2021 [FOTO LIVE]

La nuova Yamaha XSR900, una moto con un stile moderno che richiama anche la tradizione, è presente alla 78ª edizione di EICMA, l’Esposizione internazionale delle due ruote.

La moto

Questo nuovo modello Sport Heritage presenta dettagli interessanti come un cruscotto disposto su una nuova piastra forcella, specchietti retrovisori alle estremità del manubrio, una piastra in alluminio, tappi forcella lavorati e logo XSR in alluminio, serbatoi dei freni neri, comandi a pedale forgiati.
La nuova Yamaha XSR900 sarà disponibile nelle livree Legend Blue, ciano e giallo con forcella e ruote color oro, oppure in Midnight Black con toni rossi, forcella e comandi in tono nero.
Tra le caratteristiche connotative anche il faro frontale tondo a LED con un alloggiamento più corto. Si evidenziano anche dei supporti dei fari in alluminio spazzolato e una luce posteriore “nascosta” a LED, disposta sotto la bombatura della sella. Di tipo LED anche gli indicatori direzionali.
L’estetica di questa roadster sembra collegata al passato, in particolare gli anni ’80. Un richiamo percepito anche notando i cromatismi e la parte tecnica, sebbene con soluzioni attuali. Le cover laterali rimarcano un aspetto minimalista, con cenni di sportività come il tappo di rifornimento del serbatoio in stile racing. La disposizione del telaio Deltabox risulta abbassata e il forcellone allungato, in modo da favorire la stabilità con un’ottimizzata rigidità complessiva, dato un differente fissaggio del forcellone.
Anche la posizione fa ripensare al passato con una seduta che svetta sulla ruota posteriore, associata alle caratteristiche della parte ciclistica e alle soluzioni tecnologiche che completano il quadro. Caratteristico anche il serbatoio da 15 litri con prese d’aria dinamiche che, assieme alla sella e alla posizione del manubrio, definisce una posizione di guida più arretrata rispetto al punto centrale della moto.

Tecnologia

Tra le soluzioni tecnologiche a supporto del motociclista si sottolineano anche: un Cruise Control programmabile di serie e un’unità di misurazione inerziale (IMU) a sei assi, che utilizza due sensori per monitorare la velocità e l’accelerazione su tre assi. Si tratta di una nuova unità più compatta e leggera e trasmette all’ECU i dati che informano i tre dispositivi di assistenza: un sistema di controllo impennate (LIF), un sistema di controllo dello slittamento (SCS) e un sistema di controllo trazione sensibile alla piega.
Passando al sistema di controllo freni, questo previene il bloccaggio accidentale delle ruote. Il BC1 è una soluzione standard di modalità ABS che agisce in situazioni di arresto di emergenza in posizione eretta, invece il BC2 è pensato per mantenere il controllo quando avviene una frenata di emergenza in piega o al centro di una curva.
Si segnala anche la presenza di un sensore di posizione (APSG) tipo R1 collegato al Yamaha Chip Controlled Throttle (YCC-T). Un sistema “ride by wire” dotato di un sensore nella manopola che riproduce la sensazione tradizionale della molla dell’acceleratore. Così come interessante è la presenza di un cambio elettronico Quick Shift System (QSS), consentendo la selezione delle marce superiori e inferiori senza agire sulla frizione.
Il modello è dotato di un nuovo schermo TFT a colori da 3,5 pollici, che prende il posto di una precedente soluzione circolare LCD. Lo schermo accoglie un contagiri a barre che muta di colorazione all’aumento dei giri/minuto e propone informazioni secondarie configurabili. Tramite i comandi al manubrio è possibile scegliere la modalità di guida più indicata. In totale sono quattro modalità D-Mode: la modalità 1 risulta la più performante, le modalità 2, 3 e 4 rappresentano invece gradi di risposta sempre più fluidi.

Tecnica

La stabilità è rimarcata anche dalla presenza di un forcellone in alluminio, più esteso di 55 millimetri rispetto al modello precedente, considerando anche un interasse di 1.495 mm. La parte sospensiva comprende una forcella KYB USD regolabile, con una finitura in colore oro. La sospensione posteriore a leveraggio comprende quindi un ammortizzatore KYB inclinato in avanti.
Il prestazionale impianto frenante è dotato di una nuova pompa radiale Brembo all’avanguardia, considerando dei doppi dischi da 298 mm. Tramite un pedale del freno forgiato, inoltre, è possibile richiamare l’azione del disco posteriore da 245 mm.
Il quadro è completato da cerchi SpinForged a 10 razze in alluminio con un peso più leggero di 700 g rispetto al dato precedente.
L’esemplare è caratterizzato da un nuovo telaio in alluminio Deltabox. Una struttura compatta e con un peso contenuto, sviluppata con la tecnologia Yamaha Controlled Filling (CF). Aumentati i livelli di rigidità longitudinale, laterale e torsionale a favore della stabilità; inoltre il cannotto di sterzo è posto 30 mm più in basso rispetto al precedente esemplare e, considerando altri interventi, si segnala una riduzione del 14% dell’inerzia intorno all’asse dello sterzo.

Motore e trasmissione

La nuova Yamaha XSR900 è equipaggiata con un’unità motrice CP3 da 889 cm³ più potente. Un propulsore di cilindrata maggiore (+43 cc) che, rispetto al cuore precedente, è caratterizzato da un’escursione più lunga di 3 mm. I principali componenti interni sono stati ridefiniti e alleggeriti, così il peso del propulsore (scarico escluso) risulta sgravato di 300 g.
In evidenza anche una nuova Frizione A&S per la gestione della coppia , una soluzione antisaltellamento affinata con diverse piastre di attrito, poi l’angolo delle camme della frizione è passato da 30 gradi a 33 gradi. Così come è stato ottimizzato il cambio a sei rapporti con nuove marce di trasmissione.
Si sottolinea un aumento di potenza di quattro cavalli sino a 119 cavalli (87,5 kW) a 10.000 giri/minuto, mentre la coppia sale del 6% sino a 93,0 Nm (9,5 kgf-m) a 7.000 giri/minuto, cioè 1.500 giri/minuto in meno rispetto al precedente esemplare.
Il suono connotativo del nuovo sistema di scarico è frutto del lavoro dei membri del team Yamaha dopo migliaia di chilometri su strade tortuose. Il nuovo scarico include lunghezze diverse delle camere bilaterali e assieme al design dei condotti delle prese d’aria.

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