Suzuki V-Strom 650 XT, libertà e avventura dove osano le aquile [FOTO VIAGGIO OFF-ROAD]

Due interessanti percorsi fuoristrada intorno a Sestriere

A bordo della Suzuki V-Strom 650 XT ci siamo impegnati su due interessanti percorsi off-road organizzati dalla stessa casa giapponese intorno a Sestriere, spingendo al limite la enduro stradale di Hamamatsu

La Suzuki V-Strom 650 XT è stata la grande protagonista di questa prima edizione dell’HAT Sestriere Adventourfest, condivisa con altri primari marchi del settore, contribuendo fortemente alla riuscita di questa nuova manifestazione nata sull’onda del successo che sta avendo il segmento Adventure, rivolta agli appassionati dei viaggi su due ruote e in particolare ai raid più avventurosi. Nello splendido contesto distribuito sulle montagne che hanno ospitato le Olimpiadi Invernali del 2006 nei dintorni di Sestriere, la casa di Hamamatsu ha concesso la possibilità di effettuare sia test stradali che off-road tramite numerosi circuiti opportunamente studiati dall’organizzazione al fine di poter testare al meglio i diversi mezzi messi a disposizione. A tal proposito, è doveroso segnalare la nuova importante opportunità della V-Storm Academy, una scuola organizzata da Suzuki, che propone un ampio assortimento di corsi per accompagnare i motociclisti in un percorso di crescita, utile ad raffinare le loro capacità di guida in fuoristrada delle moto della famiglia V-Storm, il cui obiettivo è far conoscere al corsista i propri limiti, alzandone l’asticella delle capacità e infondendogli sicurezza e padronanza nella guida a livello teorico e pratico, con la possibilità di partecipare a veri e propri viaggi che portano nell’arco di un weekend alla scoperta di diversi ed interessanti territori italiani tra cui la Pianura Padana e l’Appennino Settentrionale.

Con la Suzuki V-Storm 650 XT verso una doppia sfida offroad

Abbiamo avuto il piacere di partecipare alla finestra della manifestazione dedicata ai giornalisti in sella ad una Suzuki V-Storm 650 XT, effettuando due circuiti distinti, uno mattutino e l’altro pomeridiano, per un totale di circa 150 km in off-road distribuiti lungo spettacolari e panoramici itinerari percorrendo strade bianche ex-militari in alta quota fino a raggiungere i 2.500 metri sul livello del mare. Dopo un breve briefing iniziale effettuato con una guida esperta della zona, siamo partiti con un gruppo formato da una decina di elementi. Il percorso mattutino è stato il più difficoltoso, composto da strade bianche molto strette con forte pendenza, dove ho potuto spingere il mezzo in situazioni estremamente critiche e difficoltosa, utilizzando le mappature del controllo di trazione più idonee per prendere maggior confidenza fino ad eliminarle del tutto per provare la guida da esperto e spingermi al limite. I panorami ed il silenzio della natura circostante sono stati una stupenda cornice stimolante per alleggerire le fatiche di questa emozionante prova. Dopo una veloce pausa pranzo per riprendere le energie, abbiamo ripreso la prova su un circuito più aperto e veloce su una strada bianca in adiacenza di un torrente fino a raggiungere un altezza di circa 2000 metri slm per fermarci in un rifugio e concederci una meritata pausa caffè godendo della vista di stupendi ed unici panorami per poi rientrare alla base.

Com’è la Suzuki V-Strom 650 XT?

Per quanto concerne la Suzuki V-Strom 650 XT, quella del nostro test era dotata di gomme tassellate Anlas Capra X, la versione attuale mantiene l’oramai famoso motore bicilindrico a V di 90 gradi di 645 di cilindrata che sviluppa una potenza di 71 Cv e rispetta gli standard Euro 4. Nonostante un peso in ordine di marcia abbastanza elevato per la categoria, circa 215 kg, lo stesso risulta molto bilanciato. La posizione in sella, leggermente più bassa rispetto agli standard della categoria, risulta comoda e la ciclistica è molto precisa, in classico stile Suzuki. Il controllo di trazione ed il cerchio anteriore da 19” sono un bel valore aggiunto nonostante sia considerata una moto per un pubblico entry level. Il giusto compromesso per chi vuole affacciarsi a questa categoria anche se qualche cavallo in più ci sarebbe stato bene. Il comfort di guida è buono, risultante dalla giusta triangolazione, la sella è comoda, sia per il guidatore che per il passeggero. La strumentazione deriva dalla sorella maggiore, semplice moderna e riporta tutti i dati più significativi, integrata di un piccolo display digitale. La frizione non è assistita e nell’ambito della nostra prova questa mancanza si è fatta sentire affaticando molto la mano nella guida sul misto e soprattutto sulle lunghe distanze, dove si usa maggiormente il cambio, che nel nostro caso abbiamo riscontrato essere leggermente duro negli innesti.
Possiamo consigliare questo modello soprattutto a chi si vuole avvicinare per la prima volta a questa categoria ma anche a chi desidera una moto facile da guidare e comoda, sia per le gite fuori porta che per le lunghe distanze.

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