Nuovo Codice della Strada: alcune novità anche per le due ruote

Soddisfatto il presidente di ANCMA: "Un passo avanti"

Nuovo Codice della Strada: alcune novità anche per le due ruote Nuovo Codice della Strada: alcune novità anche per le due ruote

Il nuovo Codice della Strada è legge. È arrivata attorno ad ora di pranzo l’approvazione definitiva da parte del Senato, con 83 voti favorevoli, 47 contrari ed un astenuto, dopo quella dello scorso 27 marzo alla Camera. Ora si attende solamente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, da cui dovranno trascorrere 15 giorni prima dell’entrata ufficialmente in vigore.

Le novità per moto e biciclette

Tra i tanti aggiornamenti, ce ne sono un paio anche legati alle due ruote. I motociclisti sono stati inseriti tra gli utenti vulnerabili della strada, alla pari di pedoni e ciclisti, ed è arrivato il via libera per le moto e gli scooter 125 (6 kW per gli elettrici) su tangenziali ed autostrade. Un provvedimento atteso da molti anni, anche se le potranno percorrere solamente i conducenti maggiorenni.

Rivista anche la circolazione delle biciclette, con la modifica di alcune definizioni legislative e delle regole del sorpasso con l’obbligo (condizionato) del mantenimento di una distanza di sicurezza non inferiore a 1,5 metri in caso di sorpasso.

”Un passo avanti”

C’è soddisfazione nel commento di ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), per un codice ritenuto “un passo avanti” per il settore. In particolare, per i 125 in autostrada: “Un risultato importante – le parole del presidente dell’associazione costruttori e distributori della filiera Marano Roman – che, non solo permette all’Italia di allinearsi al resto dell’Europa, ma è in grado di dare ulteriore impulso al marcato e alla mobilità di prossimità su due ruote”.

Plauso anche per la decisione sullo status di utenti vulnerabili: “Rappresenta un passaggio significativo e non banale, in grado di avere effetti sul piano culturale, come anche per l’implementazione di progetti di sicurezza stradale e infrastrutture più a misura di moto”. Infine, sollievo per “vedere esclusa la prospettiva dell’introduzione di targa e assicurazione per le biciclette”.

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