Ducati Panigale V4 S 2020 e Scott Redding: potenza e velocità sul tracciato di Valencia [VIDEO]
Giro da fuoriclasse in 1'34.5"
Energia e agilità. Un concentrato di potenza che asseconda il pilota Scott Redding e lo spumeggiante dinamismo della nuova Ducati Panigale V4 S sul tracciato di Valencia.
La moto
Privata dei soli specchietti con scarico racing Akrapovič, valore della molla posteriore inferiore da 80 N/mm rispetto a 85 N/mm e gomme slick, come segnalato, il pilota in sella al nuovo esemplare di Panigale V4 S ha completato il miglior giro del tracciato Ricardo Tormo in 1’34.5″. Un tempo altisonante, come testimoniato nel filmato proposto.
Tra gli aspetti interessanti del la sportiva plasmata dagli specialisti di Ducati Corse, una dotazione elettronica raffinata con differenti sistemi tra cui Ride by Wire, un impianto frenante ad altre prestazioni unito a una ciclistica prestante, un telaio “Front-Frame” e una interfaccia di regolazione OBTi (Objective Based Tuning Interface).
La Panigale V4 S risulta distinguibile da un peso a secco di 174 kg, leggermente più contenuto rispetto ai 175 kg della Panigale V4. Tra gli altri elementi indicati: sospensioni e ammortizzatore di sterzo Öhlins Smart EC 2.0, una forcella Öhlins NIX-30 e ammortizzatore retrostante Öhlins TTX 36, batteria agli ioni di litio, manopole specifiche e cerchi forgiati in alluminio Marchesini. La sella risulta alta 835 mm.
La spinta è trasmessa da un propulsore V4 con bancate a 90° da 1.103 cc, che genera 214 cavalli di potenza a 13.000 giri/minuto e una coppia di 124 Nm a 10.000 giri/minuto.
In evidenza anche l’Aero Pack con elementi alari nella zona anteriore, definito da Ducati Corse e Centro Stile Ducati dalla prima fase sperimentale in Computational Fluid Dynamics (tecnica CFD), allo sviluppo in galleria del vento sino alla delibera.
Diversi gli elementi del pacchetto, come un nuovo plexiglas con cupolino maggiorato, carene ottimizzate e più ampie in base alle propaggini, estrattori con aumento segnalato dei flussi di raffreddamento per radiatori di acqua (+6%) e olio (+16%) e le indicate appendici aerodinamiche monoplanari. Elementi costituiti da una matrice trapezoidale, rastremate verso la parte esterna, ma anche una paratia longitudinale indicata come “strike” e un altro elemento all’estremità detto “winglet”, affinando l’incisività dell’appendice stessa con un isolamento dei flussi d’aria superficiali, riprendendo ancora le indicazioni. Elementi alari sviluppati impiegando del materiale termoplastico irrobustito con fibra di vetro.
Considerando appendici e carena, si segnala un incremento di carico verticale pari a 30 kg a 270 km/h, mitigando l’effetto “galleggiamento” della ruota anteriore oltre a fornire stabilità in frenata, riprendendo sempre le indicazioni.
Video: Scott Redding
Foto: Ducati
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