BMW Motorrad Vision AMBY: uno sguardo rivolto al design [VIDEO]

Tra bici e moto

BMW Motorrad Vision AMBY: uno sguardo rivolto al design [VIDEO]BMW Motorrad Vision AMBY: uno sguardo rivolto al design [VIDEO]

Una nuova idea di mobilità su due ruote è rappresentata da BMW Motorrad Vision AMBY, a metà strada tra una bicicletta e una motocicletta. Nel filmato proposto da BMW Motorrad su YouTube, l’attenzione è focalizzata sul design.

Linee minimaliste e al tempo stesso ricercate

Nell’occasione interviene Julia Quentin, CMF Designer BMW Motorrad. AMBY indica “Adaptive Mobility” ed è una sigla collegata alla BMW Motorrad Vision AMBY e anche alla BMW i Vision AMBY, che costituiscono delle idee diversificate di una mobilità futura su due ruote.
L’aspetto della BMW Motorrad Vision AMBY richiama quello delle biciclette, ma con un potenziale riconducibile al settore motociclistico. La linea è snella, anticipando un dinamismo che fa pensare alle moto da Enduro.
Il cuore che anima il mezzo risulta valorizzato dall’impostazione meccanica. Spiccano cromatismi e materiali, notando ad esempio il contrastante accostamento tra una tinta scura e un’altra bianca. Compare la scritta “AMBY” nell’area in cui figura l’unità motrice, una grafica stilizzata sul rivestimento dell’accumulatore di energia. Sul lato sinistro la scritta ottiene ulteriore profondità da un’ombra a goccia colorata e iridescente, mentre a destra figura senza ombreggiatura. Sotto l’accumulatore figurano anche due elementi iridescenti. Sul lato destro, poi, si notano tre piccoli tubi blu turchese, un dettaglio che fa riferimento al sistema elettrico.

Interessante anche l’associazione tra il font Pixel Technoid e il classico Serif. A destra ci si ricollega al BMW Motorrad Design Studio di Monaco, punto d’origine della BMW Motorrad Vision AMBY. Sul versante opposto le lettere “AMBY” figurano anche in codice Morse.
L’accumulatore di energia e l’unità di azionamento figurano come un blocco grafico scuro al centro del telaio. La forcella da bicicletta sulla ruota anteriore presenta delle protezioni e appare massiccia. Caratterizzanti anche il faro con la firma luminosa a forma di U di BMW Motorrad e il doppio elemento LED nella zona retrostante. Come accennato sulla BMW Motorrad Vision AMBY sul manubrio c’è il comando di accelerazione e si segnalano un peso a vuoto di circa 65 kg e un’autonomia di circa 110 km nel combinato secondo WMTC.
Nell’uso dei materiali, questo concetto fa riferimento anche agli altri concept Vehicle esposti alla IAA Mobility 2021: la BMW i Vision Circular e la BMW i Vision AMBY. Il materiale impiegato per rivestire l’accumulatore, indicato come “floating grey polymers”, è usato anche nel paraurti della BMW i Vision Circular. Un elemento in plastica riciclata, reimmesso nel ciclo dei materiali a fine vita del prodotto. Per la seduta è indicato un materiale usato anche per la sella della BMW i Vision AMBY e negli pneumatici della BMW i Vision Circular. Poggia su granulato di plastica riciclato e con un aspetto “Terrazzo”, segnala la possibile seconda esistenza dei materiali. Il sedile risulta integrato, figura a un’altezza di 830 mm e rappresenta un elemento stesso del design.
Tra gli aspetti in evidenza anche le ruote dal diametro voluminoso: 26 pollici anteriore e 24 pollici posteriore.

Una visione tecnologica

Un’app sviluppata permette di attivare la BMW Motorrad Vision AMBY come una chiave, con le opzioni di identificazione fornite dallo smartphone. Le funzioni di base e le informazioni di stato sono proposte come nella BMW App. Ulteriori sviluppi possono essere forniti da remoto tramite aggiornamenti over-the-air. Risulta possibile caricare lo smartphone mostrato nel Vision Vehicle induttivamente sul supporto magnetico nel campo visivo inferiore del pilota.
Le modalità di velocità disponibili sono memorizzate nell’app sullo smartphone collegato, selezionando manualmente il livello di velocità, così come si evidenzia il rilevamento della strada per mezzo della tecnologia di geofencing, permettendo la regolazione automatica della velocità massima.

La tecnologia di geofencing combinata con il servizio di mappe dettagliate HERE potrebbe fornire i parametri per gestire automaticamente i livelli di velocità e la corrispondente copertura assicurativa, come indicato. Una tecnologia che consente al veicolo di rilevare il tipo di strada, la pista ciclabile o la zona a traffico limitato percorsa, in modo che la velocità massima consentita possa essere regolata in automatico. Diventerebbe un veicolo simile ad una S-pedelec richiamando il panorama motociclistico. Si ipotizzano anche altre innovazioni tecnologiche, un sistema ABS ottimizzato per incrementare ancora la sicurezza, un assistente automatico per l’illuminazione, gli abbaglianti o le luci di arresto, un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici simile a quello opzionale per le moto del BMW Group. Potrebbe essere adottato anche un radar di distanza con una portata fino a 140 metri, trasmettendo un avviso visivo e acustico nell’app quando un veicolo è in avvicinamento alle spalle.
Si sottolineano tre livelli di velocità: fino a 25 km/h su piste ciclabili, sino a 45 km/h su strade urbane e fino a una velocità massima di 60 km/h su strade a più corsie e fuori città. A velocità più elevate diventano necessari un casco, una targa e una patente di guida.
Parlando di BMW i Vision AMBY come Pedelec ad alta velocità, è richiesta una pedalata costante per l’azione del sistema elettrico, nel caso di BMW Motorrad Vision AMBY si agisce su una manopola dell’acceleratore e si segnalano anche delle pedane al posto dei pedali.

Video: BMW Motorrad
Foto: BMW Motorrad – BMW Group

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