Aprilia Tuono 660 Factory 2023: Precisa su strada, affilata in pista [PROVA SU STRADA E IN PISTA]
Più leggera, più potente, più raffinata: semplicemente “Factory”
Aprilia Tuono 660 Factory 2023 – Tuono è un nome iconico che identifica – da più di 20 anni – la supernaked di casa Aprilia, una moto dalle prestazioni esaltanti, elevate all’ennesima potenza da un telaio che non ha bisogno di presentazioni. Se è vero che questo nome è da sempre associato alla V4 che supera i 1000 cc di cilindrata, Aprilia ha pensato bene di regalare ad una platea più ampia, la possibilità di vivere le medesime emozioni ma… in scala ridotta! Nasce così Tuono 660 Factory, la prima media cilindrata di Noale meritevole di fregiarsi di questa prestigiosa specifica. A prima vista, il legame con la sorella maggiore è più netto che mai grazie al frontale, al codino e alla doppia carenatura delle fiancatine che strizzano l’occhio al design della millona. E sotto il punto di vista dinamico, non ci sono dubbi: vuole giocare a fare la grande. Nel traffico cittadino si rivela estremamente maneggevole ma, appena si punta ad una strada ricca di curve, diventa agile e precisa. E poi via verso il Cremona Circuit dove – in occasione di una delle tappe previste dagli Aprilia Racers Days – la piccola Tuono 660 Factory ci attende senza specchi, senza portatarga e con i cerchi avvolti in termocoperte che tengono calde le superlative Supercorsa SC1. Dopo un mirato set-up agli ammortizzatori da parte dei tecnici Aprilia, siamo finalmente pronti per provarla anche in pista.
Design iconico
A prima vista, confondere la piccola Tuono 660 Factory con la 1100 spinta dal V4, non è poi così difficile; come sulla sorellona maggiore, infatti, troviamo la doppia carenatura anteriore con funzione di appendice aerodinamica che, incanalando l’aria tra le due pareti, genera una pressione che contribuisce a migliorare la stabilità alle alte velocità, oltre ad agevolare l’estrazione dell’aria calda generata dal bicilindrico, a tutto vantaggio del pilota. Altro punto fermo della Tuono è il cupolino fissato al telaio, per un avantreno libero da pesi, sempre preciso e reattivo; il frontale risulta compatto ed aggressivo, con la firma luminosa a led distintiva della nuova generazione di sportive Aprilia. Sicurezza sempre al primo posto grazie alla piattaforma inerziale che ha permesso l’adozione delle Bending Lights, ossia una coppia di fari supplementari che illumina l’interno della curva aumentando la visibilità in piega. La baby Tuono affascina anche nella vista laterale: le sovrastrutture ridotte al minimo lasciano intravedere il bicilindrico e le prestigiose sospensioni, nonché il bellissimo serbatoio da 15 lt perfettamente sagomato per la guida in pista. Pezzo forte e altro elemento stilistico imprescindibile delle sportive di casa Aprilia, è il codino con le due pinne che sovrastano la luce a forma di M. Dopo 10 anni, ecco una reinterpretazione di questo elemento in chiave moderna ma sempre maledettamente convincente. Inutile dire che la prova, sia su strada che in pista, si è svolta con la moto in configurazione monoposto ma, al ritiro in concessionaria, verranno consegnate anche le pedane e la “sella” per il passeggero. I tecnici Aprilia hanno fatto un lavoro eccellente sulla Tuono 660 Factory, anche a livello estetico: bellissima in configurazione stradale, diventa un oggetto di design una volta rimossi gli specchi ed il portatarga, pronta per affrontare l’asfalto rovente del Cremona Circuit.
Soluzioni evolute firmate Factory
Se Aprilia Tuono 660 in configurazione standard è già una moto dinamicamente eccellente, sulla versione Factory si apprezzano ulteriormente gli interventi mirati ad esaltarne le doti dinamiche che la rendono ancora più efficace nell’utilizzo intensivo, in strada e – soprattutto – in pista. E’ migliorato il rapporto peso/potenza grazie al decremento di 2 kg reso possibile dall’adozione di una nuova batteria al litio: così facendo, il peso in ordine di marcia è ora di 181 kg, a tutto beneficio delle prestazioni. Importanti novità riguardano il reparto sospensioni dove troviamo ora una forcella Kayaba con steli da 41 mm all’anteriore, totalmente regolabile nel precarico della molla, estensione e compressione; al posteriore ecco invece un mono Sachs con serbatoio separato che permette la regolazione sulle alte e basse velocità, oltre all’estensione ed al precarico. Nuove e più leggere di 240 gr rispetto alla versione standard, sono anche le pedane che utilizzano indicatori di piega più corti, permettendo di guadagnare +2,5° di inclinazione quando si porta la moto in piega.
Suite APRC per una elettronica al top
Grazie agli accelerometri ed ai giroscopi contenuti all’interno della piattaforma inerziale a sei assi, Tuono 660 Factory è in grado di rilevare ed analizzare una quantità di dati impressionante raccolti in temporeale durante il suo utilizzo e di riconoscere la condizione della moto in relazione alla strada percorsa, intervenendo al meglio sui parametri di controllo tramite la centralina dedicata. La suite APRC applicata alla Tuono Factory è completa, a partire dall’acceleratore elettronico Ride-by-Wire per arrivare all’evoluto sistema Cornering ABS multimappa, esclusiva della Factory 660. grazie ad un algoritmo specifico che tiene in considerazione la pressione esercitata sulla leva del freno, l’angolo di piega, il beccheggio e l’imbardata della moto, viene modulata l’azione frenante, combinando a regola d’arte decelerazione e stabilità. Immancabili, ovviamente, tutti i controllo celebri di casa Aprilia: troviamo quindi l’ATC (Aprilia Traction Control) regolabile su 8 livelli, l’AWC (Aprilia Wheelie Control), l’ACC (Aprilia Cruise Control), l’AEM (Aprilia Engine Map) che permette di accedere a diverse mappature disponibili per cambiare il modo di erogare la potenza del bicilindrico e l’ormai noto AQS (Aprilia Quick Shift), il fantastico cambio elettronico che regala cambiate precise sia in salita che in discesa. Sulla versione Factory è possibile utilizzare anche l’opzione del cambio rovesciato, grazie ad un sistema preinstallato che ne riconosce l’utilizzo. Presenti anche i Riding Modes disponibili, che sono 5: 3 per l’utilizzo stradale e 2 pensati per la pista. Nello specifico troviamo il mode Commute, idoneo alla guida di tutti i giorni, seguito da Dynamic, perfetto per la guida su strada e, successivamente, il mode Individual che permette di personalizzare la mappa secondo le proprie esigenze per la guida stradale. Challenge e Time Attack sono i due modes specifici per la pista dove, il secondo, permette la personalizzazione totale dell’elettronica.
Più potente, più pronta, più divertente
Sono 100 i cavalli che eroga Aprilia Tuono 660 Factory, 5 in più rispetto alla sorella che si ferma invece a quota 95. In questa configurazione, il motore si presenta identico a quello della carenata RS: il bicilindrico frontemarcia di 660 cc con distribuzione a doppio albero a camme in testa e quattro valvole per cilindro, sfrutta combustioni asimmetriche e sfalsate di 270° per ottenere sound e prestazioni simili a quelle di un bicilindrico con disposizione a V. E’ importante dire che il motore ha funzione portante e che nella zona posteriore ospita l’attacco del forcellone in alluminio. Sulla Tuono 660 Factory aumenta anche l’accelerazione, grazie all’adozione di una trasmissione finale più corta che prevede l’utilizzo di un pignone a 16 denti (anziché 17); invariato invece il valore di coppia massima che rimane di 67Nm disponibili a 8.500 giri/min con l’80% della stessa disponibile dai 4.000 giri, passano al 90% a 6.250 giri/min. Il lieve incremento di potenza, abbinato al dente perso dal pignone, rendono questa Factory più brillante, soprattutto in uscita di curva. Unica nota dolente per i motociclisti più giovani, è che la Tuono 660 Factory non è depotenziabile e quindi non può essere guidata con patente A2.
Come va su strada
A cavallo della Aprilia Tuono 660 Factory ci si sente a casa. Nulla è fuori posto, eccezion fatta per la leva della frizione che non è regolabile e quindi difficile da raggiungere per chi ha la mani piccoline. E’ vero che il mondo aftermarket offre una miriade di soluzioni assolutamente di qualità ma… a Noale devono averla studiata per chi ha le manone! Leva del freno regolabile, manubrio posizionato alla giusta distanza per una perfetta inclinazione del busto e pedane che sono proprio dove vorresti che fossero; aggiungete un incastro praticamente perfetto delle gambe negli incavi laterali del serbatoio, ed ecco la moto ideale con la quale affrontare ogni giornata, sia essa di lavoro o di divertimento. In modalità Commute, la piccola Tuono si muove senza problemi nel traffico e, ogni apertura di gas si trasforma in una progressione lineare e senza strappi, che porta a mettere la marcia successiva con estrema facilità. Il mode Dynamic sa essere docile ma più incisivo, con un giusto livello di sportività abbinato all’utilizzo di tutti i giorni. Utilizzando il mode Individual invece, si può intervenire a piacimento sui parametri, regolando erogazione e livelli di intervento dei controlli a proprio piacimento. Dinamicamente, gli upgrade a apportati al comparto sospensioni si sentono eccome: l’impressione è quella di avere una moto stabile e precisa, facile da far scendere in piega e ancor più facile nei cambi di direzione, dove lo sforzo richiesto è davvero minimo ed il supporto al rider è totale. Il divertimento aumenta esponenzialmente quando si punta a strade extra urbane più veloci e magari ricche di curve, nelle quali la piccola Aprilia sfoggia le doti di un telaio perfetto, di freni incisivi ma modulabili e di una stabilità in appoggio frutto degli studi effettuati sulla Tuono 1100 Factory. E’ adatta ad un’ampia platea di motociclisti proprio grazie a questo suo bilanciamento che la rende facile da guidare alle basse velocità come anche quando il ritmo va crescendo. Ma gli ingegneri Aprilia hanno lavorato con un occhio di riguardo per chi, la Factory, la vuole portare in pista ed è proprio qui che le differenze si sentono maggiormente. Cosa resta di meglio da fare se non andare al Cremona Circuit dove una Factory ci aspetta per una giornata assieme?
Al Cremona Circuit con la Tuono 660 Factory
Le Pirelli Diablo Rosso IV della moto in prova, per un utilizzo stradale anche spinto, sono perfette. Ma le Diablo Supercorsa SC1 in pista sono ben altra cosa, ed è con questi pneumatici che affronteremo una rovente giornata al Cremona Circuit. Modalità Time Attack inserita, via le termocoperte ed entriamo in pista per prendere le misure con la Factory: in realtà bastano pochi metri e le sensazioni che arrivano sono così familiari che siamo portati a spingere fin da subito, merito anche degli penumatici che sono ancora più sinceri di quelli di serie, soprattutto nello scendere in piega con decisione. Il serbatoio offre una profonda sagomatura laterale che permette al ginocchio opposto al senso di piega di rimanere bello ancorato alla moto, a tutto vantaggio della stabilità. Sembra di tenere tra le mani una lama che incide l’asfalto, permettendo al pilota di seguire le traiettorie impostate con precisione chirurgica. La sensazione di sicurezza e stabilità che si percepisce, convince ad aumentare il passo, tenendo il gas spalancato fin quasi al limitatore e mettendo una marcia via l’altra, assistiti da un cambio perfetto, sia in upshifting che in downshifting. I cavalli disponibili permettono di aprire il gas prima di quando lo faresti con una moto ben più potente ed il peso permette di staccare molto più in là, complici i freni Brembo che non perdono mai un colpo, nemmeno quando vengono sollecitati con insistenza. La Tuonina entra come un fulmine nella veloce curva 1, arrivando in curva 2 con il freno in mano a moto ancora piegata, supportati in tutta sicurezza dall’ABS cornering tarato alla perfezione. Inizia poi il pezzo guidato, il misto nel quale anche le moto più potenti faticano a tenere il passo: la cosa più importante è non sbagliare mai la marcia perché poi qui non succede come con il mille che spalanchi e vai. No, qui perdi terreno e recuperarlo è difficilissimo. Nel misto la piccola Factory da il meglio con la forcella Kyaba garantisce il giusto supporto, anche nelle staccate più violente e, anche entrando in curva con il freno in mano, la Tuono 660 Factory non raddrizza, rimanendo scorrevole ed affidabile in ogni condizione. I cavalli sono più che sufficienti per divertirsi, grazie al motore che lavora bene anche oltre gli 8.000 giri, fino a raggiungere quota 10.000 dove poi il cambio marcia diventa obbligatorio. Sul rettilineo veniamo bullizzati dai 1100 Factory di Noale ma, in staccata, ci prendiamo la nostra piccola rivincita appendendoci ai freni all’ultimo. E poi dentro a sinistra, ancora una volta in tutta sicurezza, effettuando il cambio di direzione che precede il rettilineo di partenza con una facilità entusiasmante. Il problema è uno solo: ci si diverte talmente tanto che non si scenderebbe mai!
Conclusioni e prezzo
Servono 10.999€ f.c. – 400€ in più della versione standard – per quel sorriso che vi si stamperà in volto ogni qualvolta, alzando la serranda del vostro garage la mattina, vedrete la vostra Aprilia Tuono 660 Factory lì ad aspettarvi. Due le colorazioni disponibili: una versione bicolore denominata Toofast (quella che abbiamo utilizzato per gli scatti cittadini) e la più aggressiva in look total balck con accenti rossi, dal nome iconico: Factory Dark (la versione utilizzata in pista). Una moto eccezionale in grado di passare da commuter urbana a reginetta dei track days come se niente fosse. Se non avete il vincolo della patente A2, la Factory è decisamente la scelta adatta ai motociclisti più smaliziati ma… sia chiaro, la Tuono 660 normale non è certo una scelta povera, anzi, qualsiasi sia la vostra, il divertimento è assicurato. Certo è che la denominazione “Factory”, qualche brividino in più lo fa venire.
Dimensioni: lunghezza 1995 mm; larghezza 805 mm; interasse 1370 mm; altezza sella 820 mm; avancorsa 104,7 mm
Motore: bicilindrico parallelo frontemarcia 4T, raff. liquido, DOHC, potenza max 100 cv a 10.500 giri/min, coppia max 67 Nm a 8.500 giri/min
Cilindrata: 659 cc
Cambio: a 6 marce con Sistema Aprilia Quick Shift (AQS) up and down
Peso: 181 kg in ordine di marcia
Sospensione anteriore: Kayaba Ø 41 mm
Sospensione posteriore: Mono Sachs con serbatoio separato
Impianto frenante: Anteriore a doppio disco 320mm, posteriore disco singolo 220 mm
Pneumatici: 120/70 ZR17 ant., 180/55 ZR17 (alternativa 180/60 ZR17) post.
Capacità serbatoio: 15 lt
Consumo: 4,9 L/100 km
Prezzo: 10.999 € f.c.
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