Aprilia RSV4 e RSV4 Factory: evoluzione estetica e sportiva per il 2021 [FOTO]

Motore quattro cilindri a V di 65°, Euro 5

Un design aerodinamico, un’impostazione tecnica evoluta e soluzioni tecnologiche definiscono nuove forme di potenza: le Aprilia RSV4 e RSV4 Factory.

Aspetto e funzione

Estetica e prestazioni sono collegate, seguendo l’esperienza sportiva del marchio. Il risultato di un affinato lavoro sull’aerodinamica, ricordando ad esempio l’introduzione di appendici già sulla RSV4 RF LE nel 2018 e ancora sulla RSV4 1100 Factory nel 2019 e nello scorso anno. E sempre in linea con la tradizione, anche la nuova RSV4 come i modelli più sportivi della casa è stata studiata pensando a una semplice eliminazione degli elementi non necessari quando si scende in pista, ad esempio specchietti, pedane passeggero e porta targa.
Traendo spunto dalle linee della RS 660, il coefficiente di resistenza aerodinamica della nuova RSV4 risulta contenuto a vantaggio delle prestazioni e la protezione dall’aria per il pilota è aumentata dell’11%, come segnalato, tenendo maggiormente isolate spalle e testa. Parlando di ergonomia, si sottolinea la presenza di un nuovo serbatoio da 17,9 litri (con quattro di riserva) che favorisce supporto, unito a una nuova sella più bassa di 9 mm e a pedane con poggiapiedi dal grip superiore e risultano più basse di 10 mm. L’integrazione del pilota nella carenatura appare ottimizzata, considerando un maggior spazio e una posizione di guida più decontratta. La luce a terra migliora di 1,5° per ogni lato, dato un aspetto più essenziale alle estremità.

Caratterizzante anche l’impostazione del frontale che incrementa la pressione dell’aria nell’airbox del 7%, sempre a vantaggio delle prestazioni. In evidenza soprattutto le winglets, visibili sulle fiancate e integrate nella carenatura a doppia parete. Elementi bidimensionali che hanno richiesto uno studio intenso per coniugare design e funzionalità d’insieme. Un’efficienza valutata tramite software di calcolo CFD (Computational Fluid Dynamics), in galleria del vento e anche su strada e in pista. Uno sviluppo seguito e messo a punto dagli ingegneri aerodinamici di Aprilia Racing, impiegando un approccio simile a quello usato con le moto da competizione. Si segnalano benefici sulla stabilità grazie alla pressione verso il basso dell’aria incanalata, una diminuzione della tendenza all’impennata in uscita di curva e vantaggi anche per il raffreddamento del propulsore, deviando i flussi di aria calda dal pilota, come evidenziato. Inoltre il contenimento delle superfici delle fiancate lasciano scoperta la ruota anteriore a vantaggio della maneggevolezza nei cambi di direzione, considerando un concetto impiegato sulla RS-GP in MotoGP.

Assieme alle forme dinamiche e grintose, un’altra novità è rappresentata dal gruppo ottico anteriore triplo a LED con luci DRL perimetrali. Tramite un sensore crepuscolare, l’accensione degli anabbaglianti è automatica e gli indicatori direzionali a spegnimento automatico sono integrati nei profili DRL per una sezione frontale maggiormente compatta, lampeggiando in caso di frenata d’emergenza. Una funzione disattivabile quando si è in circuito. Mentre con la funzione “bending lights” la coppia di fari supplementari nelle parabole rischiara l’interno della curva, favorendo la visibilità in percorrenza di curva. L’interasse raggiunge 1.435,8 millimetri e la sella è posta a un’altezza di 845 mm.

Varianti cromatiche

Come accennato sono due le versioni. Gli esemplari RSV4 e RSV4 Factory sono dotati del medesimo motore V4 di 1.100 cc, ma sono distinguibili da alcune specificità, in particolare la parte sospensiva, oltre alle differenti colorazioni. La prima è proposta nella tinta Dark Losail composta dall’accostamento di grigio e nero. RSV4 Factory invece, assieme a un allestimento più nutrito che prevede anche cerchi in alluminio forgiato, è rivestita con grafiche Lava Red (un accostamento di viola e rosso ricordando la RS 250 nella versione Replica Reggiani del 1994 nell’era due tempi) e Aprilia Black (nero lucido e tocchi di rosso).

Tecnica e ciclistica

Uno degli aspetti interessanti della moto è la regolazione della parte ciclistica, data la possibilità di gestire oltre alle sospensioni anche la posizione del motore nel telaio, l’inclinazione del cannotto di sterzo, la regolazione del pivot del forcellone e l’altezza del retrotreno. In evidenza la centralizzazione delle masse con un serbatoio sviluppato in modo che gran parte del carburante risulti sotto la sella, ottimizzando il bilanciamento della moto.
Il telaio è in alluminio con elementi fusi e stampati, associati attraverso saldature per ottimali livelli di rigidezza torsionale in funzione del controllo di guida. In evidenza anche un nuovo forcellone con una capriata di rinforzo inferiore semplificata in soli tre elementi, rispetto ai precedenti sette, sgravando il dato della massa non sospesa di 600 grammi. Considerando i bracci più lunghi della capriata, poi, risulta incrementata del 30% la rigidezza trasversale del forcellone nella zona di passaggio del perno ruota, sostenendo la trazione. Inoltre l’asola di regolazione della posizione del perno ruota è estesa, permettendo un più ampio range di posizionamenti della ruota retrostante.

L’impianto frenante di entrambe le versioni comprende una coppia di pinze Brembo Stylema® che possono essere abbinate alla coppia di convogliatori dell’aria in carbonio inclusi tra gli accessori originali Aprilia.
L’interfaccia OBTi (Objective Based Tuning Interface) sulla strumentazione TFT a colori da 5 pollici consente operazioni intuitive, secondo le indicazioni. La logica di funzionamento risponde alle necessità del pilota: “ad esempio maggiore supporto in frenata se si desidera un affondamento della forcella NIX più controllato, oppure maggiore supporto in accelerazione se si desidera un maggior sostegno dell’ammortizzatore TTX quando si spalanca il gas”, come segnalato. Resta la possibilità di regolare manualmente il precarico molla di ammortizzatore e forcella.
Parlando della RSV4 Factory si segnalano invece le sospensioni Smart EC 2.0 di Öhlins, messe a punto dopo un mirato lavoro di sviluppo seguito dai tecnici svedesi e quelli di Noale su circuiti come Imola e Mugello e anche su strada, ottenendo un affinamento della risposta rispetto alle stesse sospensioni Öhlins con funzionamento meccanico. La centralina di gestione delle sospensioni Öhlins Smart EC 2.0 ha accesso ai diversi sistemi elettronici del modello identificando le diverse fasi di guida e adattando la taratura dell’idraulica di forcella, ammortizzatore e ammortizzatore di sterzo tramite la messa a punto di un algoritmo ottenuto dalla collaborazione tra Öhlins e Aprilia, come indicato.

La specifica tecnologia legata alle sospensioni semi-attive Smart EC 2.0 consente la calibrazione di forcella e ammortizzatore con due modalità di intervento: modalità semiattiva e modalità manuale selezionabili tramite i pulsanti al manubrio. Figurano poi le tre mappe A1, A2 e A3 rispettivamente per l’uso di pneumatici slick in circuiti con superfici regolari; per l’utilizzo di pneumatici in mescola e tracciati con asfalto più sconnesso; quindi una terza rivolta all’impiego su strada con un’idraulica più svincolata e adatta ad assorbire meglio le imperfezioni. In modalità manuale le tre mappe risultano invece M1, M2 e M3 per altrettante tipologie di tarature predefinite senza l’assistenza semi-attiva. Resta comunque l’opportunità di personalizzare la taratura delle sospensioni in base a gusti e stili di guida. Gestito elettronicamente dal sistema Smart EC 2.0 anche l’ammortizzatore di sterzo Öhlins, sempre personalizzabile.

Potenza tecnologica

Alla sportiva sono abbinati sei Riding Mode con un’automatica configurazione di messa a punto, freno motore, ABS, traction control, wheelie control e altri parametri. Tre di questi per un uso stradale: Street, Sport e il personalizzabile User. Altri tre studiati per un impiego su pista: Race, Track 1 e Track 2 per una maggiore personalizzazione. Figurano nuovi comandi elettrici sui manubri con quattro pulsanti e comandi rapidi di gestione del cruise control e del traction control sul blocchetto elettrico sinistro. La citata strumentazione digitale TFT da 5 pollici a colori è caratterizzata da due schermate selezionabili Road o Track, in ogni caso con retroilluminazione notturna o diurna automatica tramite il sensore crepuscolare e, tra gli accessori, si cita anche Aprilia MIA, la piattaforma multimediale che consente di collegare lo smartphone al mezzo ampliando le funzioni della strumentazione. I modelli di RSV4 sono equipaggiate con una leggera batteria al litio.

In evidenza anche una nuova generazione del sistema di controlli elettronici attivi di Aprilia o APRC (Aprilia Performance Ride Control). Un pacchetto di sistemi derivato dall’esperienza nelle competizioni associato all’azione di una piattaforma inerziale a sei assi con grandi capacità di calcolo. Questa quinta evoluzione risulta ancora più integrata con la gestione elettronica collegata al comando del gas full Ride-by-Wire, non necessitando di ulteriori componenti per la gestione elettronica delle farfalle, ottenendo vantaggi anche in termini di peso.
Tra le novità spicca anche l’AEB (Aprilia Engine Brake), il controllo del freno motore regolabile indipendente dalla mappatura del motore. Figurano poi diverse altre soluzioni: Aprilia Traction Control (ATC) su 8 livelli; Aprilia Wheelie Control (AWC) il controllo d’impennata gestibile su 5 livelli; Aprilia Engine Map (AEM) con 3 mappature; Aprilia Engine Brake (AEB), il sistema di controllo del freno motore su 3 livelli; Aprilia Launch Control (ALC) gestibile su 3 livelli; Aprilia Quick Shift (AQS), il cambio elettronico con funzione downshift; Aprilia Pit Limiter (APL), il sistema che consente di limitare la velocità massima in le pit lane sui tracciati e Aprilia Cruise Control (ACC). Segnalato anche un Cornering ABS multimappa, realizzato in collaborazione con Bosch. L’ABS opera con il sistema RLM (Rear Liftup Mitigation) di Aprilia, limitando il sollevamento della ruota posteriore nelle staccate più intense, come indicato. Una soluzione regolabile su 3 livelli di intervento, combinabili con le nuove mappe del propulsore.

Motore

Le nuove RSV4 e RSV4 Factory sono animate da un cuore V4 con medesime prestazioni. Si segnala anche l’introduzione di una nuova centralina Magneti Marelli ECU 11MP con una capacità di calcolo superiore.
Rispetto al precedente propulsore collocato sulla RSV4 1100 Factory, questa unità evoluta presenta un nuovo rapporto di alesaggio per corsa, passando dai precedenti 52,3 mm agli attuali 53,3 mm, mentre resta immutato l’alesaggio di 81 mm. Nuovo anche l’albero motore con un aumentato raggio di manovella. La cilindrata è passata dunque dai precedenti 1.078 cc agli attuali 1.099 cc, favorendo la stessa coppia da 122 Nm a 11.000 giri/minuto a un nuovo valore di 125 Nm a 10.500 giri/minuto. Il picco di potenza resta pari al dato precedente: 217 cavalli a 13.000 giri/minuto. La nuova unità risulta conforme con la regolamentazione Euro 5, dato un nuovo impianto di scarico con catalizzatore substrato a matrice ceramica, più robusto e dalla inerzia termica più contenuta oltre ad essere più leggero di quello utilizzato precedentemente su RSV4 RR. La nuova RSV4 può superare la barriera dei 305 km/h effettivi, secondo le informazioni.

Foto: Aprilia

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