Suzuki Burgman 125 ABS – Prova su strada

L’ultimo arrivato della rinnovata gamma Burgman non delude affatto

Il Burgman tra gli scooter non ha bisogno di presentazioni. Nato nel 1998 con cilindrata di 400 cc si rivelò subito un “must” della categoria. Apprezzatissimo dagli utenti che gli hanno restituito un successo commerciale molto elevato, lo testimoniano i circa 200 mila esemplari venduti nelle varie cilindrate dalla sua nascita. A lui si deve addirittura la nascita di un nuovo genere, quello dei Premium Urban Utility. Nel 2002 nascevano le prime versioni del 125 e del 150, anche loro molto apprezzati e venduti. Questo nuovo Suzuki Burgman 125 ABS, disponibile anche nella versione 200 identico in tutto tranne che nel propulsore, è la consacrazione di un modello “eterno”, e Suzuki ha saputo esaltare le caratteristiche migliori della serie Burgman e mitigarne, se non addirittura eliminarne, i difetti. La sede per la produzione dalla Spagna si è trasferita in Thailandia, mantenendo però una cura costruttiva sopra gli standard e con una serie di innovazioni e di migliorie rispetto al modello precedente. Considerato che dopo 11 anni dalla sua introduzione in Europa il Burgman 125 ha raggiunto le 101.000 unità vendute, questo ultimo modello, così ben curato, non potrà che essere anche lui un successo commerciale.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Family feeling con il 400 ed il 650, look più snello del vecchio modello
Suzuki_Burgman125_estetica

Nelle linee il nuovo piccolo Burgman eredita le caratteristiche estetiche dei modelli di maggior cubatura, il 400 ed il 650, recentemente rinnovati. I fari sdoppiati sia all’anteriore che al posteriore e la linea filante ed aggressiva, donano allo scooter maggiore leggerezza ed anche un po’ di carattere in più. Proprio per le sue linee aggraziate e sportive, il nuovo Burgman 125 sembra più piccolo di quello che è in realtà, ed è proprio uno dei suoi punti di forza. Raramente ci è capitato di essere così comodi su un 125. La sella è larga ed accogliente, posizionata a 735mm da terra. Insieme alla pedana rastremata nella zona delle gambe garantisce un facile contatto a terra nelle manovre cittadine. Il parabrezza, che guadagna ben 11 centimetri, offre una protezione egregia anche a piloti di buona statura, rendendo superfluo l’acquisto di uno maggiorato, spesso invece indispensabile. Sotto la sella troviamo un vano che più generoso non si può: ben 41 litri, capace di ospitare anche due caschi integrali e dotato di luce di cortesia. Come se non bastasse l’apertura è al solito molto pratica, direttamente dal blocchetto dell’accensione. Abbiamo inoltre ben 2 vani frontali, di cui uno dotato ormai dell’immancabile ed irrinunciabile presa a 12 volt e della serratura. La strumentazione è molto curata e completa, dotata di due strumenti circolari analogici per contagiri e tachimetro, con al centro un ampio display. Qui troviamo informazioni quali l’ora, i due trip contachilometri più quello totale, l’indicatore del livello della benzina ed il consumo medio. Vengono segnalate anche le eventuali anomalie e la scadenza del tagliando, con il classico simbolo del cambio dell’olio. Utile anche una spia verde “Eco Drive” che si accende quando stiamo utilizzando lo scooter in maniera efficiente, a tutto vantaggio della riduzione del consumo. Molto pratico anche il comando delle luci di emergenza, posizionato sul lato destro del manubrio. In generale appare evidente la cura che è stata usata, sia nelle scelte estetiche, che in quelle dei materiali. Un esempio ne è la sella, rivestita in robusta pelle con cuciture a doppio punto, oltre che comoda ed elegante è quindi anche molto resistente. Merita sicuramente una segnalazione il sistema ABS con centralina Nissin, molto efficace ed ormai assolutamente necessario, ereditato pensate un po’, dalla “sorellona” Hayabusa.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★½☆ 

Sostanzialmente invariato l’ottimo propulsore 125
Suzuki_Burgman125_motore

Il motore del nuovo Burgman 125 non è stato stravolto rispetto all’ultima versione. Poche le modifiche, solo alcuni affinamenti per renderlo ancora più affidabile ed anche parco nei consumi, nello specifico grazie ad alcune migliorie che ne migliorano lo scorrimento tra le parti in movimento. La potenza è di 12,3 cavalli, sostanzialmente limitata dalle normative che vincolano le case per mantenere la possibilità di guidare liberamente con la sola patente B. Nel primo test che abbiamo fatto eravamo stati forse troppo poco generosi nei confronti del motore. Questo perché dal confronto diretto con il fratello 200 ne usciva proprio male, ma non poteva essere altrimenti visto che ha circa il 50% in più di potenza. Occorre però considerare che chi sceglie il 125 non lo fa certo per i 200 euro in meno, ma proprio per l’esigenza legata alla restrizione imposta dalle norme. Il confronto va quindi fatto con altri 125. In questo caso il Burgman, a dispetto delle dimensioni tra le più importanti, ne esce quasi sempre vincente. Al semaforo con quasi tutti i concorrenti esce meglio ai primi metri, e continua ad allungare al crescere della velocità. Utilizzandolo in città se ne apprezza l’erogazione molto fluida. La spinta è buona fino agli 80 km/h indicati, poi l’accelerazione è meno decisa, fino a raggiungere i 115-120 km/h, quindi perfetta anche per spostamenti fuori dalla città. Certo, se avete un lungo percorso extraurbano per arrivare ogni giorno in ufficio il Burgman 125 si può adattare alle vostre esigenze, ma il 200 rappresenta una scelta migliore. Lo dimostrano le proporzioni nelle vendite tra i due, che sono di circa 1 a 5. Vi stiamo velatamente dicendo, ma nemmeno troppo, che se stavate scegliendo il 125 perché così lo può guidare anche vostra moglie non vi pentirete dell’acquisto, è ottimo rispetto alla concorrenza di pari cilindrata. Comprando un Burgman 200 però forse potreste farle capire che è venuto il momento di fare la patente A, tanto è così facile e maneggevole che con lui un esame di guida non è complicato per nessuno.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Comodo e funzionale, definirlo il migliore nella categoria non è certamente un’esagerazione
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Dopo aver guidato il nuovo Burgman 125, viene naturale pensare che sia più una moda che una scelta giustificata il fatto che in Italia i leader delle vendite nel segmento scooter siano i ruote alte. Sicuramente può trovare una giustificazione per il soggettivo gusto estetico, ma non per una concreta maggior praticità del mezzo, e chi vi scrive è un felice proprietario di uno dei ruote alte più venduti. Sul Burgman la posizione è più rilassata, naturale, la sella bassa e c’è anche la possibilità di tenere i piedi appoggiati in avanti, in posizione rialzata per gli spostamenti più lunghi o per chi è di statura elevata e fatica a far stare le ginocchia sotto al manubrio. La differenza però la fa un vano sottosella con una capienza sconosciuta ai ruota alta. Nemmeno l’acquisto di un bauletto può colmare il gap. Abbiamo provato ad infilarci una catena, la tenuta da pioggia e due caschi oppure la borsa del pc ed un casco. L’esemplare in prova era dotato anche del bauletto, rendendo la capienza ancora maggiore, tale da poterci fare la spesa al supermercato. I cerchi da 13 all’anteriore e da 12 al posteriore, molto piacevoli esteticamente, consentono una guida in città sicura anche nei passaggi sulle rotaie, ed una grande maneggevolezza. Le dimensioni sono importanti per un 125, anche se è snello e passa ovunque come e quanto un ruote alte più piccolo. In più, considerando la notevole facilità di guida del Burgman 125, le dimensioni non sono un difetto, anzi. Sarà una piacevole sorpresa per chi, anche se non in possesso di patente A, potrà godere di uno scooter con caratteristiche di comodità, praticità e finiture degne di una ben più elevata cubatura. La forcella anteriore assorbe bene le insidie cittadine. Buche, pavé , rotaie, vengono digeriti senza problemi e soprattutto senza che la ruota perda mai il contatto con il terreno, segno della ottima qualità costruttiva. Il doppio ammortizzatore posteriore, dotato di molle regolabili, è forse meno all’altezza della forcella anteriore, se proprio vogliamo trovargli un difetto. Il sistema frenante invece, coadiuvato da ABS con centralina Nissin, è da punteggio pieno. L’intervento dell’antibloccaggio non è mai invasivo, non se ne avverte la presenza in condizioni di guida normale. La frenata è ben modulabile, mai spugnosa e, in caso di frenate improvvise su fondi a bassa aderenza, la sicurezza che trasmette l’ABS proveniente dalla Hayabusa è davvero al top. Soprattutto per i meno esperti, forse il pubblico più numeroso per un 125, questo è un accessorio irrinunciabile. Anche in curva il piccolo Burgman non se la cava male. Ovvio, non ha un’impostazione sportiva, essendo votato più alla comodità, ma il nuovo Burgman 125 si guida molto bene, fluido nelle reazioni e molto stabile. Il passeggero ha a disposizione un porzione di sella dalle generose dimensioni e la seduta è comoda e naturale. Il massimo del confort è anche per lui e non solo per chi guida.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★☆ 

4.190 euro e consumi da “cinquantino”
Suzuki_Burgman125_consumi

Il prezzo è sostanzialmente allineato alla concorrenza, identico a quello dell’X-Max 125 di Yamaha, forse il rivale principale, ma con l’ABS incluso nel prezzo (Yamaha lo offre come optional a 400 euro). Lo scooter ha infatti un prezzo di 4.190 €, certo non pochi se pensiamo che si tratta di un 125 e che un ruote alte di pari livello costa circa mille euro in meno, ma il nuovo Burgman del 125 ha solo la cilindrata, per tutto il resto non ha niente da invidiare a scooter di ben più alta cilindrata. Il fratello gemello 200 costa poco di più, essendo a listino a 4.390 euro. Disponibile in tre colorazioni: il bianco dell’esemplare della nostra prova, oppure grigio o nero, in entrambi i casi in tonalità opache. I consumi sono davvero irrisori, nell’ordine dei 30 km con un litro. Anche esagerando e guidandolo nel peggiore dei modi non scende praticamente mai sotto ai 25 km/l. Se poi vi volete divertire a viaggiare con la spia Eco Drive accesa, i consumi si abbasseranno ulteriormente, Suzuki dichiara un consumo di circa 3 litri per percorrere 100 km.

Ci piace:
Estetica e finiture, comfort, funzionamento ABS

Non ci piace:
Motore limitato dalle norme, ammortizzatori posteriori migliorabili

Suzuki Burgman 125 ABS: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★½☆ 
Maneggevolezza:★★★★½ 
Cambio e trasmissione:★★★★½ 
Frenata:★★★★★ 
Sospensioni:★★★★☆ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★½ 
Comfort passeggero:★★★★½ 
Dotazione:★★★★½ 
Qualità/Prezzo:★★★★☆ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★½ 

Abbigliamento del test:
Giacca: Tucano Urbano Agos
Scarpe: Xpd X-ZERO H2OUT
Guanti: Tucano Urbano Calamaro 9801
Casco: Givi 20.6 Fiber-J2

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