Suzuki Burgman 400 Lux ABS – prova su strada 2014

Il più equilibrato ed il miglior compromesso della famiglia Burgman

Ha creato un genere nel 1998, quello dei maxi scooter, ha attraversato un momento di crisi qualche anno fa per presunti problemi alla trasmissione, ma oggi rappresenta forse la miglior scelta tra i piccoli 125/200 e il fratello maggiore 650, che è a detta di molti lo scooter più comodo sul mercato, ma con dimensioni, peso ed un prezzo che si fanno impegnativi. Il 400 è in grado di essere altrettanto confortevole e comodo, o almeno quasi come il fratello maggiore, ma ad un prezzo più accessibile, e con prestazioni comunque interessanti, un mezzo idoneo per l’utilizzo cittadino come per una lunga tratta autostradale, magari con un trolley infilato nel vano sottosella. E sul misto i 33 cavalli sono sufficienti per riuscire anche a divertirsi un po’, in modo meno impegnativo del 650, che paga un interasse molto lungo ed è meno bilanciato ed agile nei cambi di direzione affrontati in modo allegro.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★☆ 

Look moderno e tanta attenzione al comfort
Burgman400_estetica

Il nuovo Burgman 400, con il cambio di immagine dello scorso anno, è ora più moderno e sportiveggiante nell’aspetto. Merito soprattutto di un muso contraddistinto dai gruppi ottici molto aggressivi nel loro look allungato, con il dettaglio dei riflessi di color blu, che ritroveremo anche in altri particolari, e con la zona esterna, quella delle frecce, sporgente rispetto alla linea del mezzo. Ai lati e tra i due fari le prese d’aria per il radiatore, anche queste dal sapore sportivo. Carattere che viene ulteriormente sottolineato anche dalla colorazione opache dell’esemplare in prova e dall’allestimento Lux, come dai bordini rossi sui cerchi e dalle finiture full black, colore utilizzato per i cerchi stessi, ma anche per i gambali della forcella, per le pinze freni, per il carter trasmissione e per la marmitta, dotata di un paracalore cromato. Nella zona centrale, quella della sella, sono due gli aspetti che colpiscono maggiormente: la evidente rastrematura nella porzione di pedana che favorisce un appoggio a terra anche per chi non ha gambe lunghe, ma che slancia anche l’aspetto complessivo del Burgman 400, e gli spazi abbondanti. Il Burgman, in tutte le sue declinazioni e cilindrate, è lo scooter comodo per antonomasia, il 400 non fa certo eccezione. La sella è comoda e spaziosa per entrambi, ben rifinita con belle cuciture rosse e con uno schienalino – supporto lombare per il pilota regolabile, tramite con una leva posta sotto alla sella stessa, le gambe possono essere tenute in due posizioni, con la possibilità di allungarle nei lunghi spostamenti appoggiando i piedi nella parte anteriore della pedana, e la posizione di guida è comoda e rilassata, con il manubrio arretrato per avere le braccia distese quando impugnano le manopole. Anche i piedi del passeggero sono oggetto di attenzione, con la pedana costruita in modo da consentire un appoggio comodo e saldo. La strumentazione ha una retroilluminazione con colorazione blu ed un aspetto piuttosto tradizionale, con due grossi quadranti tondi per tachimetro e contagiri, due piccoli più esterni per temperatura motore e livello carburante, oltre a display centrali per l’orologio e temperatura esterna e contachilometri con i classici parziali. Curioso che, mentre sui più recenti 125 e 200, oltre che sul 650, siano presenti anche le indicazioni del consumo, sul 400 sono invece assenti. Il sapore di tradizionale, ma anche di qualità, lo hanno gli specchietti rettangolari, in metallo cromato, staffe incluse. Numerosi e capienti i vani portaoggetti, oltre ai due più piccoli con gli ormai classici sportellini che ruotano dopo essere stati aperti, troviamo il più generoso vano nella parte inferiore del retro scudo, con apertura con serratura e dotato di presa a 12V. Il blocchetto di accensione è dotato di meccanismo di chiusura antieffrazione e c’è posto anche per il comando del freno a mano, utile quando si parcheggia in pendenza. Sotto alla sella il vano, oltre che ben rifinito, dotato di illuminazione e di pistone idraulico per tenere sollevata la sella, è davvero spazioso (62 litri) e con una forma ottimizzata per facilitare l’alloggiamento dei bagagli. Ci stanno comodamente due caschi integrali e parecchio d’altro, come ad esempio una catena o la tenuta da pioggia, oppure un casco e la borsa del pc, oppure addirittura un trolley. Sembra quasi incredibile ma ci abbiamo messo tutti i bagagli e le attrezzature per una trasferta andando in aeroporto senza avere il fastidio di dover avere borse ed ingombri sul tunnel centrale.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★☆ 

Una cilindrata divenuta ormai media, secondo noi un ottimo compromesso
Burgman400_motore

Fu il primo a passare la soglia dei 250cc, ora tra i maxi scooter sembra quasi essere piccolo, con le cilindrate salite nel frattempo fino addirittura a 850, con propulsori bicilindrici e soluzioni sempre più spinte verso quelle di una moto vera. La domanda è però se abbia senso questa crescita infinita di cubature e potenze, soprattutto alla luce delle reali esigenze della clientela a cui questi mezzi si propongono, ma anche dei limiti che, volente o nolente, sono imposti dall’architettura del telaio e dalla ciclistica di uno scooter. Noi, a nostro personale giudizio, riteniamo il Burgman 400 un ottimo compromesso, se non il migliore, tra piccolo e grande. Il propulsore è ottimo anche per assecondare le esigenze di una gita fuoriporta o di un trasferimento autostradale, con una velocità massima di 144 km/h, quasi 160 indicati, è in grado di tenere andature di tutto rispetto anche senza tenerlo sempre al limite. I 130 imposti dal codice vengono percorsi a regimi non eccessivi, a tutto vantaggio di consumi ed usura delle parti meccaniche, alcune delle quali negli scooter sono particolarmente sollecitate quando si viaggia sempre “a manetta”, come la cinghia di trasmissione. Il Burgman 400 era nato con una cilindrata reale di 385, rinnovato lo scorso anno il motore ora è un 400 “pieno”, grazie all’aumentata corsa del pistone. Il monocilindrico ha alimentazione ad iniezione elettronica a doppia valvola ed è in grado di erogare 33 CV a 7.000 giri, con una coppia, erogata a 2.000 giri in meno, di 34,4 Nm. Nella rincorsa al record alcuni concorrenti sono andati ben oltre, ma per gestire questa crescita di cilindrate e potenze, sono cresciuti anche in dimensioni e complessità, con ovvie ripercussioni su guidabilità e prezzi. Dal nostro punto di vista il Burgman 400 rappresenta un’ottima soluzione di compromesso nel trade off tra potenza e contenimento dei costi e delle dimensioni. Ha una potenza discreta, è ovviamente più votato al comfort che alla sportività, ma nella guida è estremamente preciso e, da molti punti di vista, preferibile ad esempio al fratello maggiore 650. Ottima anche la trasmissione, non c’è alcun dubbio in merito, qualora in passato possano esserci stati dei problemi con strappi e rumori indesiderati, Suzuki li ha pienamente risolti con il nuovo Burgman 400.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Comodo, ma tremendamente agile ed equilibrato anche in pieghe “estreme”
Burgman400_guida

L’architettura è quella da scooter classico, ma la soluzione che fa del Burgman un esempio in termini di agilità e bilanciatura quando lo si guida, è il monoammortizzatore posto sotto al motore orizzontalmente, con la possibilità di regolarne il precarico. L’avantreno invece ha una forcella classica, con steli da 41 mm. La lunghezza non è certo contenuta, con i suoi 2,27 metri, ed anche l’interasse è generoso, parliamo di 1.585 mm. Il Burgman 400 è stabile sui curvoni veloci e viaggiando in autostrada a velocità prossime a quella massima, ma ciò che sorprende però è che sia agilissimo ed abbia una maneggevolezza da far invidia ad un 50ino. Anche il peso, di 216 Kg in ordine di marcia, finisce per non sentirsi affatto, anche nelle manovre a rallentatore tra le auto ferme nel traffico. Merito di un baricentro basso, di un’altezza da terra contenuta in 710 mm e di un angolo di sterzo di ben 40°. Lo avevamo testato durante il Burgman Family Day in un contesto particolare, tra i cordoli di una pista da go kart, e molti dei giornalisti coinvolti lo avevano preferito addirittura al 650. Merito di un telaio dalle dimensioni più contenute, che risulta più rigido ed equilibrato nell’uso estremo, dove nel confronto con il “Ciccio”, diventa meno impegnativo da controllare, più stabile e senza quegli ondeggiamenti che richiedono invece più capacità per essere assecondati e gestiti senza rischiare di finire per terra. Certo, nella guida di tutti i giorni sono situazioni che difficilmente si potranno replicare, ma di base il crescere delle dimensioni e del peso si traducono quasi sempre in un minor piacere di guida. Molto buoni i freni, perfetti nell’assecondare le esigenze di guida, con una buona potenza ed una ottima modulabilità. Il sistema frenante si basa su due dischi anteriori da 260 mm e uno posteriore da 210, pinze a due pistoncini e, nell’esemplare in prova, di un sistema ABS, disponibile a pagamento. I cerchi sono da 13” al posteriore e da 14 l’anteriore, con gomme rispettivamente 120/80 e 150/70

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★☆ 

Meno di 7.000 euro e consumi piuttosto contenuti
Burgman400_chiusura

6.390 euro è il prezzo di listino del Burgman 400 Lux, ci vogliono invece 600 euro in più per la versione in prova, dotata di ABS. Anche in questo il 400 è un buon compromesso, costando la non irrisoria cifra di 3.000 euro in meno del fratello maggiore 650. Ottime notizie anche sul fronte consumi, abbiamo rilevato un valore medio di ben oltre 20 km/l, si scende di poco sotto questa soglia in città ed in autostrada a 130 km/h costanti, mentre si passano i 25 sulle strade extraurbane. Un risultato molto buono alla luce di dimensioni e prestazioni, ed anche l’autonomia è più che adeguata, passa i 250 km grazie al serbatoio da 13,5 litri.

PRO E CONTRO
Ci piace:
Comfort (Burgman ne è un sinonimo ed il 400 ne è una conferma), piacere di guida e capacità di carico

Non ci piace:
Mancano spia ed indicazioni sul consumo

Suzuki Burgman 400 Lux ABS: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★☆ 
Maneggevolezza:★★★★★ 
Cambio e trasmissione:★★★★☆ 
Frenata:★★★★☆ 
Sospensioni:★★★★½ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★½ 
Comfort passeggero:★★★★½ 
Dotazione:★★★★☆ 
Qualità/Prezzo:★★★★☆ 
Linea:★★★★☆ 
Consumi:★★★★½ 

Abbigliamento del test:
Giacca: Tucano Urbano Agos
Scarpa: Stylmartin Sunset
Guanti: Tucano Urbano Calamaro 9801
Casco: Caberg Riviera Italia

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