Piaggio, il successo nasce da come è stata affrontata la globalizzazione

Roberto Colaninno evidenzia come la sua società sia una delle leader del mercato delle due ruote

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Piaggio – “Per Piaggio diventare un gruppo globale, partendo dall’Italia, è stato ed è difficile, forse più che per aziende di altri Paesi”. Lo ha detto Roberto Colaninno, presidente e amministratore delegato di Piaggio, in un’intervista al Corriere Economia. Per il presidente di Piaggio la parola d’ordine era e rimane ancora una volta crescita perché apre orizzonti di sviluppo altrimenti impossibili e garantisce continuità alle operazioni italiane. “Senza la crescita in Asia, non ci sarebbe nemmeno una Piaggio italiana”, ha aggiunto Colaninno.

I dati relativi all’industria delle due ruote italiana fanno registrare, dopo un inizio promettente, un assestamento al -1% rispetto allo scorso anno. “Dobbiamo accontentarci di non registrare più ribassi a due cifre”, ha detto Roberto Colaninno, presidente della Piaggio. A fine settembre in Europa c’è stata una leggerissima crescita che ha visto come una delle protagoniste proprio la Piaggio, a cui appartiene circa il 16% complessivo del mercato e oltre il 25% per quanto riguarda quello degli scooter; i nuovi modelli Vespa, poi, sono cresciuti a volume di oltre il 2% e il tre ruote Mp3 del 20%.

La leadership di Piaggio è stata confermata anche negli Usa, dove la filiale di New York ha un’organizzazione nuova e tenterà di crescere anche nel settore moto con Aprilia e Moto Guzzi. Per il presidente di Piaggio c’è molta concorrenza, qualificata e ricca di risorse finanziarie, ma è certo che il gruppo italiano rimarrà ai vertici dato che si tratta di uno dei pochi costruttori europei ad avere affrontato con successo la globalizzazione. “La nostra forza non è solo lo stile italiano, ma anche la tecnologia. Dal 2003 abbiamo prodotto e venduto quasi un milione e mezzo di Vespa, dieci anni fa erano poco più di 50 mila all’anno”, ha concluso Colaninno.

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