Ducati Scrambler Full Throttle 2023: tutta sua la città! [PROVA SU STRADA]

Bella e divertente da guidare, con il desmo in ottima forma

Scrambler è un nome mitico per Ducati ripreso con grande successo nel 2015 per dare vita ad una serie di moto molto belle e di moda tra cui Scrambler Full Throttle 800 in prova oggi. Questa versione si fa molto notare ed apprezzare per il suo look da dirt tracker, le moto che si sfidano sugli ovali in terra battuta dall’altra parte dell’oceano. Sono molti infatti i richiami a questa tipologia di moto iniziando dal parafango anteriore molto piccolo o addirittura dalla mancanza totale di quello posteriore.

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Anche la gommatura Pirelli MT 60 RS in misura 180/55 su cerchio da 17″ al posteriore e  110/80 con cerchio da 18″ all’anteriore proviene da questo mondo, quindi pneumatici non prettamente stradali ma indicati anche per dello sterrato leggero e strade bianche. All’anteriore troviamo poi il faro a led tondo con la grande “X” centrale qui accompagnato anche da indicatori di direzione a led dedicati. La strumentazione è composta da uno schermo TFT a colori da 4,3″ ed è possibile muoversi tra i menù utilizzando i tasti presenti sul blocchetto sinistro del manubrio. Quest’ultimo, dritto e largo, è più basso rispetto a Scrambler Icon e rende così la posizione di guida più sportiva.

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Bello il serbatoio nei colori Red GP19 / Dark Stealth distintivi di questa versione Full Throttle. Nuova anche la sella alta 795 millimetri e dal profilo molto piatto. Su questo allestimento è presente poi il paracoppa ed il terminale di scarico Termignoni omologato.

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Tecnica

Sul piano tecnico Scrambler è stata completamente ridisegnata rispetto al modello precedente e ciò ha permesso di ridurre il peso totale della moto di circa 4 chilogrammi, ottenendo un valore di 170 kg a secco e 185 kg in ordine di marcia. Il motore è chiaramente bicilindrico ad L con distribuzione Desmodromica e 2 valvole per cilindro, 803 centimetri cubici di cilindrata ed in grado di erogare 73 cavalli a 8.250 giri/minuto. La coppia invece è pari a 65,2 Nm a 7.000 giri/minuto. Per rispettare la normativa Euro 5 abbiamo il sistema Ride by Wire per gestire l’acceleratore.

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In sella

Ed eccoci in sella a Scrambler. L’altezza da terra di soli 795 millimetri aiuta a mettere entrambe i piedi a terra in tutta sicurezza anche per chi non è molto alto. Il manubrio è piuttosto vicino al busto e si sta seduti molto avanti sulla sella. Le pedane sono alte e di conseguenza abbiamo le gambe molto piegate, infatti per chi è più alto di 1,75 metri consigliamo la sella alta. Detto questo la posizione è perfetta per l’utilizzo urbano o nel misto stretto dove ci si muove in sella, qui infatti si è totalmente liberi di spostare il proprio corpo durante la guida. Chiaramente la mancanza di qualsiasi tipo di protezione aereodinamica non permette lunghi spostamenti autostradali a velocità elevata, infatti la spinta dell’aria dopo i 110 km/h si fa sentire in modo deciso. Avviato il bicilindrico possiamo apprezzarne il suono, presente ma non fastidioso, e la generosa spinta che sa regalare. L’erogazione infatti è corposa già dai 2.000 giri/minuto, ma dai 5.000 giri/minuto diventa molto sostenuta fino a limitatore. E’ possibile scegliere tra due riding mode, Road e Sport, anche se la differenza è davvero minima. La frizione ha un comando davvero morbido e preciso e accompagna un cambio a 6 rapporti dotato di Quick Shift sia in salita che in scalata. Il funzionamento di questo dispositivo è preciso ed efficace e regala anche qualche bello scoppiettio allo scarico nelle scalate più intense. Solo il regime di minimo è risultato un po’ incerto quando ci si ferma ad esempio ai semafori, condizione in cui si percepisce anche del calore provenire dal cilindro posteriore soprattutto sul lato sinistro della moto.

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Ducati Scrambler si rivela una moto agilissima e molto divertente da guidare in grado di risvegliare il teppista urbano che c’è in noi. Il bello è guidarla forte anche in modo non pulito, forzare gli ingressi in curva e spingere le frenate al limite per accennare delle piccole derapate. In questo modo la guida è davvero coinvolgente e la moto risponde molto bene, al punto da volere forse qualcosa in più in termini di potenza frenante sull’anteriore per accentuare ancora di più i trasferimenti di carico. Le sospensioni, forcella Kayaba a steli rovesciati da 41 millimetri all’anteriore e mono progressivo e regolabile Kayaba al posteriore, lavorano molto bene ed assorbono anche i tratti con il pavé più accentuati. La taratura poi dà il giusto sostegno anche nella guida più decisa. 

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Prezzi

La gamma Scrambler di Ducati ha come versione d’ingresso la Icon, che si può avere ad un prezzo di 10.690 euro. Per la Full Throttle come quella in prova si sale invece a 12.390 euro

 

 

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