Moto Guzzi V100 Mandello S 2024: L’avanguardia della tradizione [PROVA SU STRADA]

Un cuore tutto nuovo ma fedele agli stilemi della tradizione, da vita alla Moto Guzzi più evoluta di sempre

Moto Guzzi V100 Mandello S 2024 – Non importa in quale parte del mondo ci si trovi: per qualsiasi appassionato di motori, l’Italia rappresenta la culla dei marchi che hanno scritto le pagine della storia motoristica globale. Tra i nomi che hanno contribuito a costruire il motociclismo, un ruolo fondamentale lo ha giocato Moto Guzzi: il suo motore bicilindrico con schema a V trasversale di 90° abbinato alla trasmissione cardanica, ha unito – negli anni – una vera famiglia di appassionati sparsi in tutto il globo.

Per i cento anni compiuti nel 2021, la Casa lariana ha gettato le basi sulle quali costruire il prossimo secolo di storia presentando al mondo l’inedita Guzzi V100 Mandello: una sport-tourer compatta e dalla guida dinamica, capace di muoversi come una roadster senza sacrificare la comodità di una tourer.

Elegantemente sportiva

Il bicilindrico a V trasversale di 90° è il fulcro attorno al quale gravita l’estetica della V100 Mandello; lo stile, immaginato per durare nel tempo, strizza l’occhio al passato, evidenziando come Moto Guzzi non abbia bisogno di ricercare stimoli stilistici che vadano al di fuori dalla propria tradizione per stare al passo con i tempi. Il serbatoio abbraccia le testate del nuovo compact block mentre, i fianchetti sottosella, contano tre feritoie che sono un chiaro tributo alla Le Mans 850 del ’76. L’identità della V100 si estende al cupolino – omaggio alla Le Mans III del 1981 – per poi continuare sul frontale dominato dal gruppo ottico con illuminazione a LED che, a moto accesa, disegna l’inconfondibile sagoma dell’aquila nella parte inferiore del faro stesso, dotato anche delle utilissime bending lights.

Moto Guzzi V100 Mandello S

Il codino slanciato eleva la particolarità del gruppo ottico posteriore dal design ispirato ai postbruciatori dei motori aeronautici; le ampie maniglie invece, permettono al passeggero di ancorarsi saldamente alla moto. Per preservare l’estetica, i tecnici hanno previsto l’alloggiamento delle valigie laterali rigide senza alcun telaio di supporto, a tutto vantaggio del look globale. Il risultato è appagante alla vista e al tatto: le superfici sono perfettamente allineate e l’assenza alla vista di tubi di collegamento e dei cablaggi, aumentano ulteriormente il livello della qualità percepita.

Aerodinamica adattiva ed elettronica evoluta

Sono i due deflettori posti sul serbatoio ad elevare ulteriormente il valore di questo progetto: l’aerodinamica adattiva entra nel mondo delle due ruote e a portarla, è proprio la V100 Mandello. L’attivazione dei deflettori non ha funzione deportante, bensì utilizzata quale mezzo per diminuire la pressione dell’aria sul rider, aumentandone il livello di comfort; i deflettori completamente aperti infatti, riducono del 22% questo fattore e, abbinati al cupolino regolabile elettricamente (e indipendente dai Riding Mode) con una escursione di ben 90 mm, riescono ad avvicinare la V100 ai livelli di protezione garantiti dalle concorrenti più voluminose e meno sportive. La soglia di apertura dei deflettori è impostata a 70 km/h ma può essere modificata in un range che va dai 30 ai 95km/h con chiusura automatica prevista quando si scende di 20km/h sotto il valore di apertura, evitando che continuino ad aprirsi e chiudersi quando si viaggia a filo della velocità di attivazione impostata.

La centralina di controllo Marelli 11MP abbinata alla piattaforma inerziale a 6 assi, gestisce l’acceleratore elettronico Ride By Wire e il Cornering ABS, sviluppato assieme a Continental. Sono disponibili 4 Riding Mode, ognuno dei quali prevede una diversa combinazione tra 3 mappe motore, 4 livelli di settaggio del TC, 2 di freno motore, l’apertura dei deflettori e, sulla versione S, anche la taratura delle sospensioni elettroniche Öhlins Smart EC 2.0. I Riding Mode Turismo e Strada sono ideale per i trasferimenti: il primo prevede sospensioni più confortevoli e l’apertura dei deflettori sopra i 70km/h mentre, il secondo, un intervento meno invasivo del TC, le sospensioni impostate su Dynamic per una risposta più reattiva, e i deflettori sempre chiusi. Se il Riding Mode Pioggia è quello più “conservativo” sotto ogni punto di vista, la modalità Sport invece, è quella che eleva al massimo le velleità sportive della V100.

Moto Guzzi V100 Mandello S

Tramite i nuovi blocchetti già visti anche sulle sportive di casa Aprilia, ci si muove nel menù sempre ben visibile sul monitor TFT da 5 pollici: la navigazione avviene tramite 4 comodi tasti posti sul blocchetto sinistro, attivabili anche con guanti spessi. Sul destro invece, sono presenti l’accensione e le mappature motore. Su V100 Mandello S è di serie Moto Guzzi MIA, la piattaforma multimediale che consente di estendere allo smartphone via bluetooth, le informazioni relative alla moto.

Più Sport o più Tourer?

Il telaio in tubi di acciaio che sfrutta il motore come elemento portante, è il responsabile della guida appagante che Mandello V100 sa regalare. L’architettura del motore e la forma del serbatoio che prosegue anche sotto la sella, favoriscono l’abbassamento delle masse a tutto vantaggio della stabilità in curva senza penalizzare la maneggevolezza, garantita dall’interasse di 1475 mm e dall’inclinazione del cannotto di sterzo pari a 24,7°, un ottimo compromesso per risultare stabile sul dritto ma reattiva tra le curve. La sella posta a 815 mm da terra permette di toccare terrà con facilità, anche se la conformazione della stessa, porta a “scivolare” indietro anche quando si vuole guidare in posizione avanzata, più carichi sull’anteriore.

La porzione riservata al passeggero è comoda e spaziosa, imbottita quanto basta per sopportare lunghi trasferimenti senza particolari fastidi. Il pacchetto dinamico della Moto Guzzi V100 Mandello S prevede l’evoluto sistema di sospensioni semiattive Öhlins Smart EC 2.0 che, grazie ad una centralina dedicata, sono in grado di “leggere l’asfalto per restituire la miglior esperienza di guida possibile, siano esse in modalità Comfort o Dynamic.

Moto Guzzi V100 Mandello S

È presente anche una modalità di taratura manuale: in questo caso, si può partire da due tipi di tarature predefinite per poi adattarle al proprio stile di guida, sempre tramite i comandi sul manubrio; in questo caso l’assistenza semiattiva è quindi disattivata. La frenata è garantita dall’impianto Brembo che si affida a una coppia di dischi da 320 mm all’anteriore morsi da pinze ad attacco radiale, accoppiate alla singola pinza posteriore su disco da 280 mm; le coperture Pirelli Angel GT II poi, si occupano di trasferire a terra quel che i tecnici di Mandello hanno sapientemente creato.

Compact Block, emozioni Guzzi

La strada verso il futuro, Moto Guzzi ha deciso di intraprenderla con un motore tutto nuovo. Per ottenere una ciclistica agile e sportiva dunque, ecco arrivare l’innovativo propulsore da 1.042 cc denominato compact block: compatto e leggero, è un motore modernissimo e prestazionale che rispetta la tradizione dell’architettura del bicilindrico a V trasversale di 90°. Raffreddato a liquido, vanta una distribuzione a doppio albero a camme in testa con bilancieri a dito comandati da una catena a 4 valvole per cilindro; il nuovo motore è dotato di albero controrotante che non ha la classica funzione di equilibrare le forze di primo ordine – già perfettamente equilibrate grazie all’architettura di 90° – ma di diminuire la coppia di rovesciamento, a tutto vantaggio della guidabilità, eliminando qualsiasi reazione indesiderata durante le accelerazioni e decelerazioni. Grazie a questo componente, si è potuto ridurre la dimensione dell’albero motore, avvantaggiando quindi la compattezza e le prestazioni globali.

Una grossa novità è data dalla frizione antisaltellamento multidisco in bagno d’olio, molto più robusta e compatta di quella monodisco a secco adottata sugli altri modelli; a colpo d’occhio, il primo elemento che permette di riconoscere il nuovo compact block, sono le teste ruotate di 90°, scelta che permette di aumentare anche lo spazio per le gambe. Dai cilindri escono i due collettori che si uniscono poi in un terminale a doppia uscita, molto piacevole alla vista.

Moto Guzzi V100 Mandello S

Tutta questa innovazione si traduce in prestazioni di tutto rispetto: sono 115 i cv erogati a 8.700 giri/min con un picco di coppia pari a 105 Nm a 6.750 giri/min, con l’82% disponibile già a 3.500 giri. La trasmissione finale, come tradizione vuole, è ad albero cardanico integrato nel monobraccio in alluminio posizionato sul lato sinistro; il lavoro eseguito dai progettisti è eccelso, tanto che la trasmissione quasi fa dimenticare di essere alla guida di una moto con cardano, confermando in pieno l’ingresso nel nuovo corso di Moto Guzzi. Per la prima volta arriva il cambio Quick Shift che, però, non soddisfa pienamente le aspettative, soprattutto nel passaggio tra prima e seconda marcia, dove è sicuramente meglio utilizzare la frizione. Duro in fase di attuazione, ha un tempo di taglio lento e quindi restituisce quel “colpetto” fastidioso che poi svanisce dalla terza in poi, soprattutto se si cambia ad alto numero di giri e a gas spalancato. In scalata, è meglio aspettare che i giri motore scendano prima di passare al rapporto inferiore, onde evitare fastidiose vibrazioni del propulsore.

Come va su strada

La Moto Guzzi V100 Mandello S è una moto che rappresenta un salto in avanti per la Casa lariana. In sella la posizione è centrata ma, grazie alle sospensioni e all’impugnatura del manubrio, risulta attiva; peccato per la forma della seduta che tende a far scivolare indietro il rider soprattutto quando si opta per una guida più aggressiva caricata sull’avantreno. Se è vero che i deflettori sul serbatoio – una volta aperti – riducono la pressione dell’aria sulle gambe del rider, lo stesso non si può dire per il cupolino: pur tenendolo totalmente sollevato, le spalle rimangono esposte ai flussi, soprattutto se si supera il metro e ottanta di altezza.

Moto Guzzi V100 Mandello S

Quando il compact block prende vita, le emozioni sono quelle delle vere Guzzi; accelerando in folle, la moto si “scuote”, ricordando chiaramente su cosa si è seduti. Certo, grazie alle tecnologie moderne, è tutto molto più controllato, ma il profumo della tradizione si sente ancora, forte e chiaro. Il cambio risulta un po’ duro da attuare e richiede l’utilizzo della frizione per passare dalla prima alla seconda marcia, per poi continuare affidandosi invece al quick shift che inizia a lavorare come si deve a partire dalla terza marcia. Qui, del cardano ci si dimentica da subito, grazie anche alla rotondità di funzionamento del motore che è estremamente elastico, permettendo di andare con un filo di gas in sesta marcia a 2000 giri/min. senza sentire strappi. Fluido e regolare, ti invoglia a viaggiare aumentando sempre di più il ritmo: la curva di coppia subisce una lieve flessione attorno ai 5000 giri/min. per poi riprendersi e crescere corposa senza incertezze fin quasi a quota 8500.

È incredibile come i 233 kg in ordine di marcia scompaiono quando si inizia a spingere, soprattutto con il Riding Mode Sport. L’anteriore scende in piega come ci si aspetta da una sport-tourer: non è fulmineo, ma la sensazione di stabilità e la tenuta della traiettoria sono soddisfacenti, grazie anche alle sospensioni elettroniche Öhlins ed alla sincerità delle coperture Pirelli. Ottima la frenata, anche del posteriore, con il giusto mordente in ogni situazione ed un ABS sapientemente tarato. La Moto Guzzi V100 Mandello S gioca a fare la sportiva ma rimane più una tourer, più stabile che agile, con le pedane del rider che rischiano di toccare terra in curva quando si aumenta il ritmo, magari su fondi non perfettamente lisci. È una moto che va fatta scorrere per trarne il massimo piacere di guida sfruttando la rotondità del propulsore ed evitando bruschi trasferimenti di carico che ne sporcano solamente l’andatura.

Moto Guzzi V100 Mandello S

Conclusioni e prezzo

Moto Guzzi V100 Mandello S parte da un listino di 17.999 € e si distingue dalla versione base per una dotazione più ricca che comprende le sospensioni semiattive Öhlins Smart EC 2.0, il quick shift, le manopole riscaldabili, il TPMS e il sistema Moto Guzzi MIA. C’è poi una lunga lista di accessori per tutte le esigenze che spaziano dalle valigie rigide alla superba sella riscaldata presente sull’esemplare in prova: abbinata alle manopole riscaldate di serie, non vi faranno temere nemmeno le giornate più fredde. La V100 Mandello rappresenta l’inizio del nuovo corso di Moto Guzzi e, quello di cui siamo certi, è che saprà attirare anche l’attenzione di chi non aveva mai preso in considerazione una Guzzi, senza mai dimenticare chi, l’aquila, ce l’ha nel cuore da sempre.

 

Dimensioni: lunghezza 2125 mm; larghezza 835 mm; interasse 1475 mm; altezza sella 815 mm; avancorsa 104 mm
Motore: bicilindrico trasversale a V di 90° raffreddato a liquido, potenza max 115 cv a 8.700 giri/min, coppia max 105 Nm a 6.750 giri/min
Cilindrata: 1042 cc
Cambio: a 6 marce con Sistema Moto Guzzi Quick Shift
Peso: 233 kg in ordine di marcia
Sospensione anteriore: Öhlins Smart EC 2.0 Ø 43 mm
Sospensione posteriore: Mono Öhlins TTX Smart EC 2.0
Impianto frenante: Anteriore a doppio disco 320mm, posteriore disco singolo 280 mm
Pneumatici: 120/70 ZR17 ant., 190/55 ZR17
Capacità serbatoio: 17 lt
Consumo: 4,7 L/100 km
Prezzo: 17.999 € f.c.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Prove su Strada

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Ecco la Vespa del futuro

Dici Vespa e pensi allo scooter che ha segnato la storia delle due ruote in Italia. Ma dici Vespa 946