KTM dichiara bancarotta: debiti per 3 miliardi di euro
Ecco cosa accadrà in MotoGP
KTM sta attraversando un periodo estremamente difficile. Il principale produttore di motociclette europeo ha presentato oggi istanza di fallimento al tribunale di Ried im Innkreis in Alta Austria, avviando una procedura di ristrutturazione sotto la supervisione della giustizia. L’azienda non è riuscita a saldare il debito di 1,8 miliardi di euro nei confronti di circa 2.500 creditori. Il debito totale dell’azienda e delle sue controllate KTM Components GmbH e KTM F&E GmbH è, tuttavia, valutato in 2,9 miliardi di euro.
KTM nei guai: il più grande produttore di moto ha presentato istanza di fallimento
Sono 3.623 i dipendenti direttamente coinvolti, che non percepiranno più lo stipendio da KTM, ma riceveranno invece il sostegno dal fondo di compensazione per l’insolvenza. Tuttavia, una parte di loro perderà il posto di lavoro, poiché uno degli aspetti principali del piano di ristrutturazione riguarda la riduzione dei costi del personale.
Per quanto riguarda invece la MotoGP, almeno per il prossimo biennio non ci dovrebbero essere ripercussioni. Recentemente, Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini, che è appena passato dalla Ducati alla KTM, ha affermato che per le gare del 2025 non ci saranno problemi. Al momento non sono emerse notizie che mettono in dubbio la partecipazione al Motomondiale e alla Dakar, ma è chiaro che la KTM non può più essere considerata una scelta di prospettiva.
È invece molto incerto prevedere cosa accadrà dal 2027, quando entreranno in vigore le nuove regole tecniche e regolamentari in MotoGP. La situazione attuale è incerta, e nonostante le dichiarazioni rassicuranti del direttore del Motorsport di KTM, Pit Beirer, il futuro appare tutt’altro che promettente. Sarà necessario prima capire come evolveranno le cose nei prossimi due anni.
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