Honda SH 125 Mode MY2017, il patente B modaiolo ed a buon mercato [PRIMO CONTATTO]

Prosegue il nostro viaggio tra i 5 “under 125” che abbiamo guidato all’evento “Easy Test” (qui l’articolo). Dopo avervi raccontato le novità 2017 e le nostre prime impressioni dei due estremi, con il più ricco Forza 125 e l’entry level Vision 110, è ora il turno dell’SH 125 Mode MY2017.

Rispetto al fratello maggiore SH125, che abbiamo provato nel MY2017 pochi mesi fa, insieme al best seller 150 (qui la nostra prova completa di video), il “Mode” si propone come alternativa più essenziale, rinunciando di fatto ad ABS ed a qualche dettaglio, mantenendo però la qualità di un prodotto che è riconosciuto dal mercato come leader incontrastato, in questo caso con un prezzo più conveniente, dato che è a listino a 2.775 Euro. Ricordiamo che l’SH125i ABS ne costa 3.390, quindi ci sono 600 euro abbondanti tra i due “SH”.

Dotato della versione raffreddata a liquido ed a 2 valvole del motore eSP a basso attrito, con Start&Stop ed ora omologato Euro4, l’SH Mode ha 11,4 cavalli, erogati ad 8.500 giri, capaci di renderlo vivace nel traffico cittadino. Con consumi nell’ordine dei 50 km/l (dato dichiarato nel ciclo WMTC) ed un serbatoio da 5,5 litri, l’autonomia passa la soglia dei 250 chilometri. Altri elementi che lo contraddistinguono sono le ruote da 16″ davanti e 14 dietro, in modo da poter garantire una discreta capacità del vano sottosella. Capacità che viene integrata dalla “mitica” pedana piatta che ha fatto dell’SH un mito in quanto a praticità, dato che oltre ad ospitare comodamente i piedi di chi guida, è una soluzione per caricare praticamente di tutto, restando ovviamente nei limiti di quanto impone il codice della strada ed il buon senso.

Nella nostra prova ne abbiamo apprezzato la leggerezza (116 sono i Kg di peso con il pieno di carburante), la facilità e la maneggevolezza, ma anche la frenata integrata con il CBS (disco all’anteriore e tamburo al posteriore), che riesce in parte a compensare l’assenza dell’ABS. Anche su asfalto a bassa aderenza si riesce a frenare deciso senza mettere in crisi l’ottima ciclistica, rendendo quindi l’SH 125 Mode perfetto anche per i piloti meno esperti. La presenza del doppio cavalletto, centrale e laterale, è una ulteriore e pratica caratteristica, così si può usare il centrale per le soste più lunghe e per il parcheggio, il laterale ogni qualvolta occorra scendere in fretta dello scooter, per poi risalirci pochi istanti dopo. Come, ad esempio, per aprire il box o il cancello di casa, senza dover issare l’SH sul centrale.

La sella ospita comodamente guidatore e passeggero, oltre ad essere posta ad appena 765 mm da terra, perfetta quindi anche per chi non sia particolarmente alto. Del panorama degli scooter Honda sotto i 125 cc, quindi per chi abbia 16 anni o la sola patente da auto, l’SH 125 Mode rappresenta di fatto un punto mediano (sostanzialmente insieme al PCX, che ha però un approccio estetico molto diverso), tra il più esclusivo Forza 125 ABS e l’essenziale Vision 110. Siamo appena sotto l’SH125i, sempre che circa 600 euro in meno possano conciliarsi con questa definizione. I prezzi sono molto variegati, perché da una base di partenza di 2.290 euro si arriva a più che raddoppiarla con il Forza, mentre l’SH Mode, almeno dal punto di vista economico, rappresenta un compromesso quasi “perfetto” tra dotazione, qualità e costo. Una soluzione interessante, per chi non voglia rinunciare ad un aspetto decisamente gradevole, con finiture e qualità molto elevate, ma che chiuda un occhio su aspetti che sono importanti, però non strettamente indispensabili per la mobilità urbana (parliamo in particolar modo di ABS e freno a disco posteriore). Per quanto riguarda i colori, sono 4 le opzioni tra cui scegliere, con il Pearl Jasmine White ed il Poseidon Black Metallic che vengono affiancati da due nuove tonalità per il MY2017 in allestimento Sporty: Mat Techno Silver Metallic e Candy Noble Red. Ultima nota, il parabrezza ed il paramani sono compresi nel prezzo, che ricordiamo essere di 2.775 euro. Sono un tocco di comodità in più, con la sola controindicazione che, per i più alti, il parabrezza richiede un po’ di apprendistato iniziale per non prenderlo “a cascate”, come accade inizialmente.

Abbigliamento del test:
Giacca: Tucano Urbano Aeros
Pantaloni: Tucano Urbano Genova Gag
Guanti: Tucano Urbano Aero Touch
Scarpa: Stylmartin Sneaker Sunset
Casco: Tucano Urbano El’Jet