Triumph Street Triple R – Prova su strada

Piccola e maneggevole, tanta adrenalina alla portata di tutti

Solitamente non sono uno di quei tester che giudicano un mezzo nei primi cento metri e che poi difficilmente cambiano idea. La mia prima impressione viene spesso radicalmente rivista man mano che scopro le caratteristiche e peculiarità di una moto o di un’auto. Soprattutto quando si tratta di qualcosa a cui non sono abituato o che si discosta dai miei gusti personali, e quindi un qualcosa che necessiti di più tempo per essere capito ed apprezzato. La Triumph Street Triple R è stata invece una di quelle moto che capisci subito, ne apprezzi molto di più i pregi dei difetti. Ti coinvolge subito perché è una moto vera, nel look e nella sostanza, con prestazioni brillanti, ma non così tanto da essere impegnativa e riservata ad un pubblico di esperti.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Più moderna, meglio rifinita ma forse meno originale che in passato

Triumph_Street_Triple_R_estetica

La sorellina 675 della Speed Triple 1050 si rinnova completamente nel 2013, è molto più curata nei dettagli e segue i dettami del design degli ultimi anni, con una coda ancora più snella e con lo scarico basso. I gusti sono gusti, quindi non esprimiamo il nostro parere, però le linee sono equilibrate e le scelte fatte tutte motivate e condivisibili. Lo scarico, ad esempio, potrà essere apprezzato da alcuni, ma non piacere ad altri, però resta una scelta obbligata ormai, vista l’attenzione alla disposizione delle masse. Sono nuovi anche i fari, dal design più moderno e cattivo, solo un po’ meno personali che in passato. La versione R, oltre alle migliorie legate alla ciclistica, ed alla presenza dell’indicatore della marcia inserita, beneficia anche di colorazioni dedicate, con il telaio verniciato di rosso abbinato alle tre colorazioni della Street base: Phantom Black, Crystal White e Carribean Blue, a cui si aggiunge una tinta dedicata, Matt Graphite. Alcuni particolari montati sull’esemplare in prova sono disponibili in optional, come le frecce a led o i pratici, oltre che gradevoli dal punto di vista estetico, tamponi di protezione del motore. Il portatarga si fa sempre notare ed appare un po’ fuori contesto, ma purtroppo la linea particolarmente snella del codino posteriore mal si concilia agli obblighi di legge, che vincolano il posizionamento della targa oltre la ruota posteriore, che non può essere “a sbalzo” rispetto agli ingombri della moto. L’unica piccola nota dolente dal punto di vista estetico, insieme ad dettaglio che non incide sulle prestazioni e che noteranno solo i più attenti: la Street Triple monta pinze freni anteriori di marca differente da quella posteriore. Ad una più attenta analisi si scopre che il sistema misto è una scelta “ragionata”e che non si limita alle sole pinze, Nissin davanti e Brembo dietro, ma anche ai dischi freno anteriori, sempre della casa italiana.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★½ 

Cambia tutto tranne lui, ottimo sound e gran spinta agli alti regimi

Triumph_Street_Triple_R_motore

La Street è tutta nuova, ma costruita intorno al tre cilindri che resta praticamente invariato. Le migliorie ci sono, anche se ben nascoste. Si tratta principalmente di novità legate all’alimentazione. L’impianto di iniezione ed i corpi farfallati hanno subito infatti alcuni affinamenti, che insieme ad una prima marcia più lunga, ora il cambio ha la stessa rapportatura della Daytona, dovrebbero garantire un risultato migliore in termine di consumi. Sono invece sempre 106 i cavalli a disposizione e 68 Nm il valore della coppia massima. In entrambi i casi il dato del regime fa capire quanto questo propulsore ami girare in alto, ad 11.850 giri viene erogata la potenza massima, a quasi 10 mila la coppia. Ottima la frizione, ben modulabile, con un classico comando a cavo, anche se maltrattata non accenna al minimo cedimento. Tenuto conto della coppia limitata del 675, è un ottimo aiuto per divertirsi un po’ ad allontanare la ruota anteriore dall’asfalto, nella guida su strade chiuse al traffico. Basta una piccola sfrizionata per dare il là ad una morbida e progressiva impennata, gestibile e molto facile da controllare. Grazie al grosso airbox il sound è pieno e cupo. Netto il cambio di voce quando il propulsore entra in coppia. Inizia a spingere oltre i 6 mila giri, in modo più deciso oltre gli 8 mila. Come tutte le moto con motorizzazioni spinte ma di cilindrata ridotta invoglia a sfruttarlo sempre in un range particolarmente elevato, vicino a quello in cui una sequenza di led blu sopra al contagiri ci dice che occorre salire di rapporto. Nel caso della Street Triple la voglia aumenta, perché sentire urlare il tre in linea è davvero piacevole.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Un bel giocattolo, facile e di gran soddisfazione

Triumph_Street_Triple_R_dinamica

La moto è davvero tutta nuova, con un telaio ed una ciclistica migliorata, una riduzione di peso consistente, sono ben 6 i chili in meno, scesi a 183 in totale, ma soprattutto compie un netto passo in avanti in una caratteristica fondamentale per la guida di una moto: la centralizzazione delle masse. Aiuta in questo anche lo scarico basso, ora di dimensioni più ridotte e che, da solo, dimagrisce di ben 3,6 kg. Cambia la distribuzione dei pesi anche tra asse anteriore e posteriore, da un 49%-51% si passa ad un 52-48, con l’anteriore che ne trae vantaggio e con una guidabilità al top nella sua categoria. Il telaio è sempre un doppio trave in alluminio, ma ora è composto da 8 pezzi e non più 11. Il forcellone è stato ridisegnato e pesa 0,6 kg in meno, con però una rigidità superiore. Nella versione R troviamo sospensioni e freni differenti rispetto alla versione base. Forcella, a steli rovesciati da 41mm, e mono posteriore sono sempre Kayaba ma diventano completamente regolabili e variano aumentano i dati sull’escursione, offrendo una connotazione quindi più sportiva e la possibilità di configurare le sospensioni a prorpio piacimento. Sono notevoli le migliorie per quanto riguarda l’impianto frenante anteriore, con pompa e pinze radiali a 4 anziché 2 pistoncini. I dischi, come per la versione base, sono da 310mm. Il risultato sono freni potentissimi, basta un dito sulla leva per finire dolorosamente contro il serbatoio, se non ci si è preparati per tempo, insistendo è facile finire con la ruota posteriore alzata da terra. Il tutto con una modulabilità che consente di gestire la frenata in modo facile e sicuro. L’Abs è optional, al prezzo di 400 euro, ma non se ne sente la mancanza, almeno nella guida sull’asciutto. Sarà invece un grande aiuto sull’umido ed in condizioni di bassa aderenza, soprattutto per i piloti meno esperti, vista la potenza dell’impianto frenante che la Street Triple vi mette a disposizione. Rispetto alla versione precedente migliora l’angolo di sterzo, del 10% circa, un bel vantaggio per chi la utilizzi anche nel traffico cittadino, ma non fatevi illusioni, restiamo su valori da moto sportiva. Sempre nell’ottica della comodità di utilizzo, si fa apprezzare la sella e la possibilità di averla in versione gel, ancora più confortevole. Ovviamente non è diventata una moto ideale per i lunghi viaggi, soprattutto per il passeggero che è in una posizione piuttosto alta e non comodissima. Sul misto, medio e veloce, la Street Triple da il meglio di se. Si guida come un giocattolo, facendole fare ciò che si vuole con uno sforzo minimo e con risposte sempre precise. Quello che stupisce è che sia davvero facile da guidare, al punto di poterla consigliare anche come prima moto, indicata per imparare, al patto di non esagerare con il gas, vista la potenza a disposizione. L’altezza da terra ne fa un’ottima scelta anche per utenti di statura ridotta.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★☆ 

Bassi i consumi e prezzo importante, ma giustificato

Triumph_Street_Triple_R_consumi

1.000 euro la differenza di prezzo rispetto alla Street Triple R, per un prezzo totale di listino di circa 9.200 euro. Una cifra importante ma con contenuti all’altezza delle aspettative. Ottimo il dato sul consumo, se utilizzata in modo attento e senza esagerare, i 20 con un litro sono ampiamente alla portata.

PRO E CONTRO

Ci piace:
Una moto vera, in grado di divertirvi e facile da guidare, adatta anche ad un neofita

Non ci piace:
Per divertirsi occorre far girare molto in alto il tre cilindri

Triumph Street Triple R: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★☆ 
Maneggevolezza:★★★★☆ 
Cambio e trasmissione:★★★★☆ 
Frenata:★★★★★ 
Sospensioni:★★★★½ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★☆☆ 
Dotazione:★★★★½ 
Qualità/Prezzo:★★★★½ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★½ 

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