Suzuki Burgman Family Day 2014

4 cilindrate, 4 modi di vivere il “concetto Burgman”

Suzuki ci ha dato la possibilità di provare l’intera gamma Burgman, dal 125 fino al 650, passando per il 200 ed il 400, in una giornata di test presso il circuito di San Martino del Lago (CR). Presenti anche due partner tecnici, Motul per i lubrificanti ed i prodotti per la manutenzione e la cura della moto, e Dekra a certificare i risultati dei test. Si, perché Suzuki ha messo in palio addirittura un Burgman 200, in una competizione di regolarità basata su 4 sfide. Per la cronaca il tester di Motorionline si è fermato al quinto posto (su 19 partecipanti), con un buon secondo posto nell’esercizio forse più difficile.

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La famiglia Burgman è oggi costituita da 3 modelli, declinati su 4 cilindrate. Con il 125/200 lanciato quest’anno si è concluso il rinnovamento partito nel 2013 con i nuovi 400 e 650. Tutta la gamma ha in comune un approccio votato al comfort, con selle comode, basse e rastremate nella parte anteriore per mettere a terra i piedi in modo più semplice, ma anche all’eleganza e, in misura proporzionale alle dimensioni dei motori, alla sportività. Il 650 è al top della linea degli scooteroni Suzuki, è riconosciuto come lo scooter con il comfort migliore sul mercato, ed offre una gran potenza e soluzioni uniche, come il cambio CVT, utilizzabile anche come sequenziale a 3 rapporti. La capacità di carico è a dir poco eccezionale, con la possibilità di alloggiare addirittura un trolley nei vani sottosella sia del 650 che del 400. Quest’ultimo è forse il più razionale dei razionali Burgman. Versatile e polivalente, perché a suo agio in città come su strade urbane ed autostrade, è meno esagerato del 650, con una lunghezza ed un prezzo più contenuti, ed abbiamo potuto apprezzarlo anche tra i cordoli di una pista. Certo la potenza non è quella del 650, ma lo abbiamo trovato più facile da guidare e più equilibrato. Infine il piccolo di famiglia, disponibile nelle cilindrate 200 e 125 per chi non avesse la patente A2, è il più cittadino, sempre però con comfort e spazio per caricare 2 caschi veri sotto alla sella, ma più agile e leggero, con soli 161 Kg. Anche il più piccolo 125, come abbiamo avuto modo di constatare con una approfondita prova su strada, è perfettamente in grado di accompagnarci in lunghi viaggi extraurbani, con la sola limitazione di accesso alle autostrade.

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Dopo una presentazione iniziale la nostra giornata di test si è svolta nei piazzali attrezzati intorno al circuito di San Martino del Lago. Il programma si articolava su 4 esercizi cronometrati, ognuno dei quali ha visto protagonista una cilindrata diversa. Oltre a questi abbiamo potuto percorrere alcuni giri nella pista dedicata ai Kart, portando al limite i due Burgman di cilindrata maggiore, il 400 ed il 650, a cui i giornalisti più smaliziati hanno dato una bella “limatina” ai cavalletti, lanciandoli in pieghe degne di una moto vera. Sorprendente come degli scooter di peso e dimensioni generose possano far divertire anche il pilota più esperto. Freni e ciclistica non vanno in difficoltà nemmeno tra i cordoli, salvo qualche ondeggiamento di troppo del 650, la cui stazza si fa sentire un po’ di più rispetto al maggiormente equilibrato 400. In mani sapienti il Ciccio (come amano chiamarlo i fan del Burgman 650) risulta sempre e comunque intuitivo da guidare, consentendo prestazioni più elevate del fratello minore, che resta staccato anche nel tempo sul giro.

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La nostra prima prova di abilità ha visto come protagonista il Burgman 400, con cui abbiamo effettuato un percorso con slalom, inversioni di marcia ed una curva in accelerazione. A dispetto di un peso di circa 200 Kg a secco, si riesce a passare tra i birilli posti a distanza ravvicinata con una maneggevolezza degna di un piccolo ruote alte. Così facile da farci sbagliare la valutazione e da farci tagliare il traguardo con un anticipo di ben 3 secondi sul tempo di riferimento, a cui avremmo invece dovuto avvicinarci il più possibile. Il secondo ed il terzo esercizio, da compiere rispettivamente con 125 e 200, avevano un grado di difficoltà crescente, e tempi di riferimento più vicini al limite. Se con il 125 lo strettissimo slalom è stato per noi più semplice del previsto, facendoci incappare in un analogo errore di valutazione, chiudendo anche questa volta la prova con circa 3 secondi in meno del tempo da rispettare, sul terzo esercizio bisognava correre davvero. I 25 secondi previsti non erano infatti alla portata di tutti, ed infatti solo un giornalista su 19 è riuscito a scendere sotto questa soglia (non per niente si trattava di un ex pilota del mondiale). Oltre alla velocità contava anche la precisione, perché come in tutti gli altri esercizi, abbattere i birilli comportava delle penalità. Con un solo birillo abbattuto e pochi decimi di distanza dal tempo di riferimento, siamo riusciti a limitare i danni in classifica generale, con un secondo posto in questo esercizio. Ultima prova della giornata, dedicata al più potente Burgman 650: una gara di accelerazione in due passaggi, da effettuare con le due modalità di cambiata. Abbiamo avuto modo di mettere in risalto i benefici dell’utilizzo del cambio CVT in modo manuale, che ha consentito a tutti di ridurre di qualche centesimo il proprio tempo (5-6 circa su poco più di 4 secondi di tempo totale).

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Non avevamo alcun dubbio, ma questa simpatica gara di regolarità organizzata da Suzuki ci ha confermato la bontà di tutti i modelli, che non troviamo migliori o peggiori tra di loro, ma che hanno ciascuno delle peculiarità e delle prerogative differenti. Una costante è certamente quella della maneggevolezza e della comodità. Al punto che tutti gli esercizi sarebbero stati facili con qualsiasi dei tre modelli o delle quattro cilindrate. Segnaliamo in chiusura che Suzuki ha in essere alcune interessanti promozioni, con finanziamenti agevolati per l’acquisto dell’intera gamma Burgman, oltre che 48 mesi di garanzia per il 400 ed il 650. Ricordiamo che è ancora in corso anche il Demo Ride Tour, con 60 tappe previste in tutta Italia.

Abbigliamento utilizzato durante i test:
Giacca: Spidi Street Tex jacket
Pantaloni: Furious Tex JEANS
Guanti: Spidi Jab RR
Scarpe: Xpd X-ZERO H2OUT
Casco: Givi 20.6 Fiber-J2

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