Honda CB650F – prova su strada 2014

Bella e razionale, ideale per iniziare e non solo

Fa parte di quel segmento di moto ideale per chi voglia approcciarsi al mondo delle due ruote per la prima volta, oppure tornarci, ma piace anche a chi è già esperto ed è alla ricerca di un mezzo “razionale”, facile e sfruttabile, con una potenza sufficiente e non esagerata, ideale anche per contenere i costi di gestione, senza rinunciare ad un look grintoso e piacevole. Con un prezzo di 7.300 euro e l’ABS di serie, sulla carta è una moto quasi perfetta, 87 cavalli sono proprio la potenza giusta per iniziare a divertirsi, peccato solo che gli manchi un pizzico di carattere in più, che era lecito aspettarsi da lei.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Curata nei dettagli e con un aspetto da grande, altro che entry level!
CB650F_estetica

Il family feeling con la sorella CB1000R è evidente, ma l’operazione di downsizing non le ha però levato nulla. Spesso copiare il look di modelli di fascia alta, per proporli con cilindrate e prezzi ridotti, finisce per svilirne l’aspetto estetico e portare alla realizzazione di prodotti che sembrano proprio urlare al “vorrei ma non posso”. Non è il caso della CB650F. Soprattutto in questa colorazione, osservarla da ferma è un piacere, il livello di cura, dell’assemblaggio e degli abbinamenti tra i vari pezzi, è di ottimo livello. La mezza carena nasconde gli inestetici cavi e tubi, lasciando in vista un bellissimo motore, con lo scarico 4 in 2 in 1 che richiama chiaramente i CB Four anni ’70, ma che finisce con un terminale corto e tozzo, un bel tocco di modernità e di sportività. Anche il serbatoio ed il telaio sono curati, nelle finiture, come dimostra la presenza delle protezioni in gomma, comode per appoggiare le ginocchia mentre si guida, e per proteggere la vernice. Belli i cerchi color oro a 6 razze sdoppiate, abbinati a dischi freno a margherita, per ribadire che vuole essere sportiva. La CB650F è compatta, ma non piccola come la sorella minore bicilindrica CB500, muscolosa e con la coda tronca, proprio come le fun bike più di moda. Osservando la zona del comando del cambio è evidente la cura e lo studio che è stato fatto anche per elevare il livello estetico della meccanica. Qui è stato studiato un elemento di plastica nera, che si accoppia con il traverso del telaio, coprendo i tubi e lasciando pulito l’aspetto della moto. Frontalmente il faro è l’elemento centrale, sovrastato dalla copertura nera della strumentazione (manca anche solo un accenno di cupilino), il cui aspetto è moderno ma conservativo, con due LDC separati, a sinistra il tachimetro e un contagiri che richiama uno strumento analogico classico, sulla destra tutti gli altri dati, incluso il consumo medio ed il livello del carburante. Manca solo la marcia inserita, per il resto è ben completa e con una ottima leggibilità in ogni condizione di luce. Ben rifina e comoda la sella, con una imbottitura sufficiente a non farsi odiare nemmeno dopo una giornata intera alla guida. Il look del codino è più moderno ed il fanale a LED. Nel complesso la CB650F ha linee spigolose e di carattere, pulite e con motore e scarico che sono elementi centrali del suo look. Non le serve nemmeno la forzatura di una forcella a steli rovesciati per farsi apprezzare, ed anche alla guida abbiamo avuto la conferma della bontà di questa scelta semplice e conservativa, spesso è meglio una forcella tradizionale di buon livello piuttosto che una up-side-down economica.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★☆☆ 

La potenza è quella che serve, le manca però un pizzico di carattere
CB650F_motore

In altri casi siamo rimasti entusiasti di moto con potenze come quella espressa dal 4 cilindri in linea del CB650F. Il problema è che non bastano i numeri per dare carattere ad un propulsore. Gli 87 cavalli, erogati a 11.000 giri, e i 63 Nm a 8.000, di per se potrebbero bastare per divertirsi, e a fine prova ve lo possiamo confermare, per strada bastano e avanzano. Quello che le manca è quel brivido, forse sarebbe bastato un sound più cattivo (in questo uno scarico after market potrebbe dare una mano), o un’erogazione più brusca, invece la CB650F è fin troppo razionale, con una regolarità che rasenta la perfezione, ottima per non tradire il neofita che ci inizi a prendere gusto e spalanchi il gas a moto piegata, ma spegne il desiderio dello smanettone alla ricerca di quella cattiveria che non c’è proprio, nemmeno tenendo il motore molto allegro. Non vuole essere la nuova Hornet, lo dichiara esplicitamente e guidandola lo conferma. Attenzione però, non è una moto da bocciare, perché è proprio nella sua filosofia essere come è. Una moto piacevole da guardare, semplice da guidare, e molto efficace. Per strada si finisce per tenere l’andatura di una sportiva con qualche decina di cavalli in più, in totale relax e sicurezza. Fin dai 4.000 giri la spinta inizia ad essere buona, con un secondo gradino intorno ai 6.000, inutile tirarle il collo portando tutte le marce a limitatore, non c’è nessuna esplosione in allungo, quindi è molto meglio sfruttare il propulsore tra i 4 e gli 8 mila giri, proprio intorno al regime di coppia massima. Il cambio è ottimo, gli innesti sono sempre precisi, con una frizione a filo leggera che ben si abbina al traffico cittadino ed alle continue cambiate. Anche la rapportatura è corretta, abbastanza corte le marce basse ed una sesta piuttosto lunga che le consente di tenere un regime non impiccato ai canonici 130 km/h autostradali, che percorre a circa 6 mila giri. Contenute le vibrazioni, che si fanno sentire più sulle pedane che sul manubrio, ma solo a regimi elevati.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Una moto facile, che ti fa sentire subito a tuo agio e che non tradisce mai
CB650F_guida

Honda è forse la più grossa certezza da questo punto di vista. Abbiamo provato moto che ci hanno lasciato “incuriositi” da alcune scelte, con un’impostazione volutamente troppo estrema, che finisce per farle diventare moto per piloti esperti, quando si propongono ad un pubblico più vasto, che finiscono per essere sottoutilizzate, o peggio per diventare più pericolose e scomode di quanto non potrebbero essere. Il riferimento, tanto per essere trasparenti, è alla Yamaha MT09 che abbiamo provato proprio insieme alla CB650F. Tanto motore in più ed una ciclistica più raffinata, che finiscono per essere “neutralizzate” da una posizione troppo avanzata, alla ricerca di una impostazione da motardista, che è tipica di una limitatissima minoranza dei motociclisti. Sali invece sul CB650F e ti trovi immediatamente a tuo agio, la ciclistica è ottima, basata su soluzioni stracollaudate, con un telaio in acciaio e una forcella tradizionale, con steli da 41 mm, ed un monoammortizzatore regolabile nel precarico. Il risultato è una moto non leggerissima, con i suoi 208 Kg, ma sincera e semplice da guidare, con una posizione comoda, senza finire per essere troppo turistica. Si trova il limite senza correre rischi, ed il piacere di guida aumenta di curva in curva. Non è rigida, ma nemmeno troppo “morbidona”. Anche nei rapidi cambi di direzione, durante gli spostamenti di carico da un lato all’altro, è sempre precisa e non si sposta mai. Le giova anche l’erogazione molto fluida del motore, che non mette in crisi la ciclistica. I freni sono all’altezza, grazie ai due dischi wave anteriori da ben 320 mm, abbinati ad uno da 240 posteriore e coadiuvati dall’ABS, di serie. Da notare un dettaglio estetico particolare, con i dischi fissati direttamente ai cerchi, e non con la flangia. Ovviamente non sono quindi flottanti, ma “in blocco” con il cerchio. La frenata è ottimamente modulabile, mai spugnosa, anche se, quando le andature di fanno sostenute, si avvisa che la potenza non è esagerata, d’altronde le pinze sono delle classiche a due pistoncini, per ovvii motivi di contenimento di costi.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★½ 

7.300 che ne fanno una tra le moto più ambite, i consumi sono contenuti
CB650F_chiusura

Il serbatoio ha 17 litri di capacità, con una autonomia buona, di circa 350 km. Il consumo è infatti di circa 20 km/l, in linea con il dato dichiarato, che è appena più contenuto (21 km/l). Anche utilizzandola al limite, non siamo riusciti ad andare oltre i 16 con un litro, ma difficilmente si arriva su questi livelli. Il prezzo è di 7.300 euro, davvero interessante alla luce della qualità della CB650F, che offre tanto, anche l’ABS di serie. Tre le colorazioni disponibili, anche se ci è piaciuta così tanto la Tricolour della prova che vi consigliamo di preferire al giallo (Pearl Queen Bee Yellow) ed al nero (Matt Gunpowder Black Metallic).

PRO E CONTRO
Ci piace:
Estetica riuscita e ben curata, ciclistica facile ed efficace, prezzo e consumi contenuti

Non ci piace:
Le manca un po’ di carattere, altrimenti sarebbe quasi perfetta

Honda CB650F: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★☆☆ 
Maneggevolezza:★★★★½ 
Cambio e trasmissione:★★★★½ 
Frenata:★★★★☆ 
Sospensioni:★★★★☆ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★½☆ 
Dotazione:★★★★☆ 
Qualità/Prezzo:★★★★½ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★½ 

Abbigliamento del test:
Giacca: Spidi Street Tex jacket
Pantaloni: Furious Tex JEANS
Stivale: Dainese TR-COURSE OUT AIR
Guanti: Spidi Jab RR
Casco: Airoh Phantom

Un ringraziamento per le foto a Matteo Zuccolo, un ristoratore con la passione per i motori e per la fotografia.
Zuccolo

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