In pista con l’abbigliamento Dainese [PROVA TUTA RACING]

Come scegliere una tuta da pista? Esperienze, consigli e riflessioni...

La moto è una passione che riesce a far battere forte il cuore, e spesso da appassionati conosciamo per filo e per segno ogni caratteristica tecnica delle moto da cui siamo affascinati. Snoccioliamo dati, cifre e considerazioni costruendo valutazioni più che specifiche del modello che ci interessa o che desidereremmo in garage. Il “motociclismo” però non è la stessa cosa, è un vero e proprio sport, con determinate tecniche per ogni specifica disciplina, da scoprire, conoscere, imparare, e far proprie mettendole in pratica durante la guida fino a trasformarle in automatismi. Il livello tecnologico delle moto moderne, consente una guida estremamente appagante ed efficace, con prestazioni che dovremmo essere capaci di gestire in ogni momento in sella, ma spesso la realtà si rivela molto diversa e infatti, è vastissima l’offerta di corsi di perfezionamento di guida a vari livelli sia su strada che in pista e in off road, durante i quali oltre alle carenze tecniche in proporzione alle prestazioni delle moto moderne, spesso emerge anche la necessità di un approfondimento specifico relativo ai capi di abbigliamento tecnico che oggi il motociclista acquista per “proteggersi”.
Per suscitare qualche riflessione e curiosità su questo aspetto, abbiamo scelto di affrontare il tema abbigliamento nel modo migliore, visto che devo acquistare un completo tecnico da pista, e sappiamo bene tutti quanto la pratica sia il miglior modo per raccontare qualcosa, proprio come nei test delle moto che proviamo e che poi vengono raccontate sulle pagine di Motorionline.

COME, DOVE E QUANDO

Come si sceglie l’abbigliamento da pista? Già la parola abbigliamento in realtà può confonderci, perché se compriamo una camicia o un jeans quando ci sta bene addosso, questo può non bastare se si tratta di capi da moto, figuriamoci per capi tecnici da pista che utilizzeremo durante la nostra massima performance tra i cordoli. Sentirci a nostro agio indossando e utilizzando al  nostro massimo l’abbigliamento scelto sarà fondamentale.
Siamo sicuri di essere in grado di decifrare ogni necessità da soli, quando compriamo ad esempio una tuta specialistica o uno stivale oppure un guanto tecnico che debbano necessariamente funzionare al meglio insieme a noi e alla nostra fisicità?

Per questo, un acquisto online per riuscire a risparmiare qualcosa, talvolta può diventare un problema da gestire. Se è vero che nel caso di una taglia sbagliata si può anche cambiarla aspettando un po’ di tempo e  organizzando la resa del prodotto, non vale altrettanto con la vestibilità e il rendimento tecnico durante lo sforzo fisico, poiché anche il pistaiolo esperto che si concede la pista più di qualche volta all’anno, effettivamente indossa quel capo per quanto tempo? 5, 8, 10 giorni a stagione per i più fortunati?
E’ comunque una quantità di tempo limitata, che in qualsiasi sport rende poco più che amatori, per cui un buon consiglio,  soprattutto a chi non ha tanta esperienza, è di valutare l’acquisto di capi tecnici dopo averli indossati, provati e confrontati con altri, magari anche dello stesso marchio, ascoltando e facendo tesoro di qualche input ricevuto da parte dei tecnici addetti alla vendita nei negozi specialistici.
Perché ci si può stupire di quanto una stessa taglia abbia vestibilità differenti, specie nelle tute racing, nei guanti e negli stivali. Un esempio? Una tuta che stringerà sull’avambraccio durante lo sforzo nelle frenate più intense a fine turno in pista, soltanto provandola “a freddo” in negozio o “per osmosi” online, difficilmente ce lo mostrerà, ma è un aspetto che in un negozio specialistico, il tecnico che ci aiuta nella scelta può intercettare proprio perché…..è semplicemente il suo mestiere.
Addirittura, in pista mi capita ancora di incrociare amatori che indossano gilet airbag sotto tute assolutamente non idonee e non progettate per assecondare le necessità del miglior dispositivo di sicurezza per motociclisti, che però in quella situazione potrebbe anche crearne di problemi, piuttosto che evitarne. Anche per questo, Dainese, leader indiscusso nell’abbigliamento per motociclisti, in ogni D-store mette a disposizione dei clienti squadre collaudate e performanti di tecnici specialisti in uno o più settori specifici, e per questo motivo proprio a loro ci siamo rivolti per rinnovare il nostro “completo da pista”.
Al D-Store Roma mi accoglie il manager Matteo, che dopo uno sguardo sulla mia stazza e due domande per decifrare le mie necessità, capisco subito che sta già elaborando i dati per accompagnarmi alla scelta migliore, nella vastissima gamma di prodotti Dainese.

SUA MAESTÀ LA TUTA DA PISTA

In questo primo capitolo del nostro viaggio nel mondo dell’abbigliamento tecnico da pista, raccontiamo la scelta della tuta racing, un prodotto che spesso viene valutato con troppa approssimazione in base alle fasce di prezzo che alla vestibilità. Niente di più sbagliato, ed iniziamo dalla zip che unisce giacca e pantalone nelle tute divisibili. E’ una zip, cucita su un tessuto elasticizzato, che mai e poi mai avrà la resistenza di una tuta completa in caso di necessità, per cui se è verissimo quanto le tute divisibili siano pratiche su strada, se il vostro obiettivo è divertirvi fra i cordoli vi raccomandiamo la scelta di una tuta da pista intera, maggiormente performante dal punto di vista della sicurezza e perché no, molto più racing e figa una volta indossata.
A dispetto di quanto possa sembrare, la vestibilità delle tute moderne dei marchi premium offre un ottimo confort, a patto però di saper compiere la scelta giusta. A me, piace sentire la tuta ben aderente che si modella addosso al corpo col tempo e con l’utilizzo, e percorrendo tanti chilometri l’anno in pista, il prodotto che scelgo deve essere di assoluta qualità, e deve poter resistere all’usura. Per questo, evito sempre marchi emergenti o prodotti che in genere attirano l’attenzione più che altro o soprattutto, per il prezzo allettante. Questo è proprio il caso di dire che “chi più spende  meno spende”, perché un marchio come Dainese, che so bene non abbia il prezzo più concorrenziale sul mercato, propone sempre tute di qualità anche se a vari livelli di tecnologia e protezione, che dureranno per anni e diverse stagioni di pista.

Nello specifico, non sto cercando una tuta con la massima tecnologia di sicurezza attiva e passiva ovvero la D-Air. Oggi sto acquistando un prodotto da utilizzare in Test e prove libere in pista con moto grosse e anche in giornate di allenamento con pit bike o 12 pollici sportive per allenarmi e divertirmi con gli amici. Insomma, una tuta classica e performante, che sia in grado di proteggermi al meglio, lasciandomi la possibilità di muovermi in sella tanto e bene come piace a me. Non tutte le tute, anche della stessa marca vestono allo stesso modo, e Matteo vista la mia fisicità mi propone due modelli in gamma, ai quali io però incuriosito chiedo di aggiungerne anche un terzo precedentemente studiato sul sito. Lui mi fa uno sguardo un po’ dubbioso ma lo va a prendere, e nemmeno a farlo apposta, quello che gli ho chiesto io mi sta peggio degli altri due, proprio per dimostrare che se lo avessi acquistato online sarebbe stato un flop. E per ribadire quanto un tecnico sappia sempre dove andare a consigliare per il meglio un cliente, semplicemente guardandomi Matteo già sapeva cosa avrebbe fatto o meno al caso mio. E infatti, a fine prove la scelta ricade sulla Laguna Seca 5.

In bovino pieno fiore e quindi estremamente resistente alle sollecitazioni meccaniche di abrasione in caso di caduta, che specialmente con le moto “piccole” sono all’ordine del giorno e spesso più volte al giorno, è stata progettata per offrire la massima libertà di movimento, che in effetti riscontro anche appena indossata, semplicemente accucciandomi e muovendomi lateralmente. Il sistema Dainese TRI AXIAL sulla schiena, con inserti in pelle elastica denominati XF Arrow che vanno in tre direzioni, rende flessibile il comportamento della tuta indossata pur garantendo lo stesso livello di resistenza all’abrasione degli altri strati di pelle. Classiche e affidabili protezioni su gomiti e ginocchia, insieme a protettori morbidi Pro-Shape 2.0 sui fianchi, nella Laguna Seca 5 sono abbinate alla costruzione del sistema spalla flottante, con protezioni composite e placche in metallo che assecondano lo scivolamento in fase di caduta. L’interno D-Tech Racing Core, offre un nuovo livello di traspirazione e confort, e all’interno delle ginocchia è presente sopra la pelle l’innovativo sistema KGI che offre attraverso un inserto in materiale gommato un ottimo grip tra ginocchia e serbatoio specialmente in curva e nelle frenate più dure. Ma tornando al concetto iniziale, ovvero il sentirmici a mio agio, già non vedo l’ora di provarla e scelgo lei.  La scelgo in una colorazione che mixa benissimo il bianco della parte anteriore con un nero che dal fianco prende tutta la parte posteriore della schiena e che indossata mi fa sembrare meno “ingombrante” in sella. Davvero bella!

DALLA TEORIA ALLA PRATICA – LA PROVA

Ho già scritto e pubblicato il Test in pista della nuova Honda CBR 1000 RR-R Fireblade SP effettuato sul circuito di Vallelunga. Quello è stato il debutto della mia nuova Laguna Seca 5, ma ho lasciato decantare le sensazioni e l’ho riprovata al Cremona Circuit e al Tazio Nuvolari di Cervesina in sella ai nuovi e fiammanti bombardoni tedeschi di BMW.
La tuta Dainese Laguna seca 5 sembra addirittura su misura per quanto efficaci siano le aree elasticizzate che le permettono di modellarsi sul mio corpo che non è esattamente da pilota.
Non sto esagerando, potrebbe non essere così per tutti, ma mi offre una vestibilità di altissimo pregio, e mi ha infuso sicurezza dalla prima piega dove il ginocchio interno alla curva flesso al massimo, lo sentivo ben contenuto dal sistema di protezione, mentre la tuta mi lasciava muovere senza alcun limite e impedimento, dal primo all’ultimo giro. Sensazione alquanto unica, perché di solito quando le tute sono nuove non sempre donano quell’elasticità e morbidezza già al primo utilizzo.

Non è leggerissima come una tuta in canguro ma non  pesa come una dotata del sistema D-Air, e forse non è particolarmente alla moda come alcuni modelli più moderni in gamma. E’ semplicemente bella. Comode sono le zip e la tasca interna, ottima la traspirabilità del tessuto del rivestimento interno con aree a ventilazione differenziata, e in ultimo ma non da sottovalutare per i pistaioli, l’area delle saponette sulle gambe è centrata alla perfezione e non bisogna spostarle più in su o in giù per consumarle uniformemente.
Vi pare poco? Per me che di saponette ne consumo, non lo è affatto. Già dopo un solo turno non sarei tornato indietro, e nonostante la precedente tuta si sia già adattata alla mia fisicità, il confort e l’elasticità dove serve offerti da questa tuta Dainese me la fanno promuovere a pieni voti. Sono felicissimo per la scelta della Laguna Seca 5 e i consigli ricevuti al D-Store, che mi hanno aiutato e tolto ogni dubbio in pochi minuti. La scelta del completo da pista non è terminata, e continua a brevissimo nel secondo capitolo (clicca qui) con Casco, Stivali e Guanti Racing.

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