Honda CB500X, si affina e diventa più matura nel look [PROVA SU STRADA]

La versione crossover della piccola bicilindrica è perfetta per tutti

Honda CB500X – La famiglia delle CB500, nata nel 2013, si aggiorna dopo un bel successo di vendite in questi tre anni. Noi avevamo provato la “F”, mentre ora, per raccontarvi il MY2016 siamo andati in Sardegna e guidare in un contesto spettacolare la nuova Honda CB500X. Versione crossover che strizza l’occhio alla porzione di motociclisti amanti dell’avventura, almeno per il look della propria due ruote. Si tratta anche della versione che ha riscosso il maggior successo, sia in Europa che in Italia, dei tre modelli, con la CB500F scarenata e la sportivetta CBR500R.

Cambia fuori
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Le novità principali riguardano il look, rivisitato ed affinato. Si tratta ora di una moto più “matura” e piacevole da vedere, che appare più snella nell’insieme e più gradevole. Si accentua la filosofia denominata “Feel the Adventure”, quella tipica dei modelli “X” di Casa Honda. Come oramai abitudine di Honda i fari passano alla tecnologia LED sia anteriormente che al posteriore. Davanti è compatto e più potente, con le luci di posizione di colore leggermente azzurrato. Dietro il fanale più piccolo ha permesso ai designer regalare al codino un dettaglio più accattivante. Le forme più armoniose sono accompagnate da dettagli curati, come la finitura nera per i coperchi laterali del motore. Grande novità, nel senso vero e proprio dell’aggettivo, per il parabrezza, che cresce in altezza di ben 10 cm, con le due regolazioni che guadagnano 4 mm sia verso l’alto che in basso. Ora la protezione è discreta ed anche in caso di pioggia la miglioria è significativa. Troviamo poi tanti altri dettagli nuovi e migliorie che accrescono la percezione della qualità. Ad esempio la chiave diventa più corta e compatta, un nuovo selettore del cambio migliora gli innesti dei rapporti, la pinza freno anteriore, sempre della Nissin, è più grande e disperde meglio il calore. Infine citiamo il tappo del serbatoio, prima restava “in mano” quando si apriva la serratura, ora è incernierato. Un insieme di novità non eclatanti se prese singolarmente, che nell’insieme migliorano però il look e l’utilizzo della nuova Honda CB500R.

Il motore è lui, solo con alcune piccole modifiche
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Il motore è quello che conoscevamo già, a parte qualche modifica sul lato aspirazione. Sono stati infatti migliorati i passaggi dell’aria, incluso quello nel filtro, che guadagna una rete meno fitta. Il bicilindrico in linea frontemarcia raffreddato a liquido, bialbero con 4 valvole per cilindro, con una cilindrata totale di 471 centimetri cubi è in grado di erogare 48 cavalli. Dettaglio che tengono a sottolineare in Casa Honda, si tratta di un propulsore progettato per arrivare a questo valore e che quindi si esprime al meglio, non è depotenziato per rispettare il vincolo della patente A2, come in molti altri casi. Oltretutto, pur nel suo piccolo, ha affinità importanti con i motori delle sportive, come la CBR600RR con cui condivide il valore dell’alesaggio e la proporzione della triangolazione tra albero motore, albero della trasmissione primaria e del contralbero. Si tratta di superquadro quasi perfetto nel rapporto corsa ed alesaggio (67×66,8 mm), dettaglio che, se qualcuno fosse indeciso tra la CB500X e la NC750X, sulla carta capace di una potenza simile (55 cavalli), li rende probabilmente i due motori più diversi di Casa Honda. Il corsa lunga 750 infatti gira basso ed esprime tutto prima che il più piccolo bicilindrico “tradizionale” della CB500 inizi a dare il meglio di se. La coppia arriva infatti a 7.000 giri, con 43 Nm, il regime di potenza massima è di 8.500 giri, ma il gioco continua fin quasi in doppia cifra. Quello che accomuna le due motociclette Honda è però il consumo molto contenuto. La nuova CB500X riesce a spuntare addirittura un 29,4 Km/l nel ciclo medio WMTC. Aumentando la capacità del serbatoio a 17,5 litri (+0,2), l’autonomia arriva ora in zona 500 Km, davvero tanti, soprattutto per una piccola cilindrata.

Telaio e ciclistica anche loro confermate con affinamenti
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La forcella anteriore da 41 mm guadagna la regolazione in precarico, mentre si confermano il disco wave anteriore da ben 320 mm e quello posteriore da 240. Di serie l’ABS a 2 canali Bosch. La leva del freno anteriore guadagna la regolazione. Buone notizie anche sulla bilancia, con 196 Kg in ordine di marcia. Rispetto alle due sorelle con cui condivide motore e piattaforma, l’escursione della forcella sale a 140 mm, l’interasse è di 10mm in più e l’altezza di 25, con la sella a 810 mm da terra. Si tratta di una moto agile, comoda da gestire con il largo manubrio, con una generosa altezza da terra di 170 mm, che consente di passare dislivelli importanti senza colpire la parte inferiore della meccanica. Al posteriore si conferma il monoammortizzatore regolabile nel precarico molla su 9 posizioni, con leveraggio progressivo Pro-Link. I cerchi da 6 razze sdoppiate montano gomme da caratteristiche prettamente stradali, di misura 120/70 17 e 160/60, sempre 17.

Si sale in sella, per dirvi come va la MY2016
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Delle novità estetiche vi abbiamo raccontato, in gran parte incidono sull’appagare il gusto, migliorando il look della nuova CB500X. Una volta saliti in sella invece notiamo che è stata confermata la strumentazione digitale. Si comanda con i due tasti posti appena inferiormente ed è piuttosto completa Non mancano i dati sul consumo, inclusi i litri di benzina utilizzati, dobbiamo però purtroppo constatare che si conferma anche l’assenza dell’indicazione del rapporto inserito, che avremmo invece molto gradito. Con una sesta marcia piuttosto corta (a 4.000 giri siamo a circa 80 Km/h), come vedremo durante la nostra prova si finisce spesso per cercare una marcia superiore, che non c’è. A dispetto di chi crede che un guidatore esperto si possa annoiare con una moto dotata di un propulsore di piccola cilindrata e con 48 cavalli, dobbiamo dire invece che nei bellissimi 210 Km percorsi sulle strade della Sardegna intorno a Chia (CA), ci siamo proprio divertiti, senza sentire in modo particolare l’assenza di ulteriore potenza. Solo nelle ripartenze da fermo il 500 bicilindrico non è un portento, ma via via che si sale di rapporto inizia a spingere bene ed asseconda le esigenze anche di piloti esperti, soprattutto su strade tortuose. Ha un bel tiro fin dai 4.000 giri circa, che come detto di traducono in 80 Km/h in sesta. Questo vuol dire che non serve nemmeno accanirsi troppo con il cambio, prima di una curva. L’erogazione è molto fluida e senza picchi particolari da dover gestire, caratteristica che rende questa moto perfetta anche per chi di esperienza ne ha poca. Semplice e maneggevole, non disdegna nemmeno un passaggio su una strada bianca, dove il peso contenuto, ottimamente distribuito e molto centralizzato, rende fattibili cose che questa gommatura proprio non asseconderebbe al meglio. Abbiamo provato anche un esemplare con allestimento Travel Edition, con borse laterali montate, notando un piacevole cambiamento di assetto, con i circa 20 Kg di aggravio di peso sul posteriore (supporti innclusi), che la rendono più stabile, ma ovviamente un pizzico meno maneggevole e pronta nei rapidi cambi di direzione. Si conferma una moto con tanti punti di forza. Il motore, tra quelli in gamma, è quello della cilindrata minima per farne una moto “vera”, facile da guidare, ma anche divertente, agile e leggera. Come vedremo il prezzo di acquisto è contenuto ed i costi di gestione ancora di più. Se verrebbe naturale abbinarla a chi ha appena conseguito la patente A2, quindi primi tra tutti i diciottenni, in realtà piace anche a piloti esperti, magari alla ricerca di una moto facile e dai costi bassi. Motociclisti di ritorno ed anche automobilisti che la preferiscano ad uno scooter per risparmiarsi il traffico nei movimenti cittadini. Non è nemmeno legata al sesso, perché piace ed è adatta sia agli uomini che alle donne. Una moto che nasce come entry level, ma piace invece un po’ a tutti. Ottime notizie sul fronte consumi, dove il dato dichiarato non è rimasto affatto lontano da quanto abbiamo potuto rilevare nella nostra prova, su un percorso tortuoso, affrontato ad andature piuttosto sostenute. A fine prova ci siamo attestati su un notevole valore di 27.5 Km con un litro di benzina. Abbiamo curiosato anche tra le moto dei colleghi, forse meno fluidi di noi nella guida, ma comunque i valori non erano di molto differenti.

Prezzo ed accessori
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La nuova Honda CB500X MY 2016 è a listino a 6.490 euro, mentre la Travel Edition ne costa 7.280, con un cospicuo vantaggio cliente sull’acquisto degli accessori presenti. La “X” è anche l’unica delle CB500 a poter montare le borse laterali. Lunga la lista di accessori per personalizzare la moto a proprio piacimento: valigie laterali da 29 litri in tinta, set barre tubolari antiurto, luci antinebbia a LED, portapacchi posteriore, top box da 35 litri in tinta, paramani, manopole riscaldabili, cavalletto centrale, presa 12V, terminale di scarico Akrapovic, antifurto meccanico ad U, tank-pad, telo coprimoto. Per l’Italia la si può scegliere in quattro colorazioni: Asteroid Black, Millennium Red, Pearl Horizon White (come nelle foto della nostra prova) e Matt Gunpowder Black, unica tinta che non prevede gli adesivi sulle ruote in abbinamento. In vendita già da inizio stagione, la CB500X si conferma come una delle più valide alternative per avvicinarsi al mondo delle due ruote, senza troppe rinunce, spendendo il giusto.

Abbigliamento del test:
Giacca: Dainese Carve Master Gore-Tex
Pantaloni: Dainese New Galvestone Gore-Tex
Guanti: Dainese Ergotour Gore-tex X-trafit
Stivali: Dainese TRQ-Tour Gore-tex
Casco: Caberg Stunt blade Black Orange

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