Airoh presenta ad EICMA 2022 un concept di casco da moto con airbag integrato
L'airbag integrato è stato sviluppato da Autoliv e funziona come quello presente nelle auto
Airoh ha sfruttato l’evento EICMA 2022 per presentare un nuovo concept di casco da moto proveniente dal reparto di ricerca e sviluppo e ispirato al lavoro della giovane ingegnera Roberta Descrovi.
Il nuovo prodotto è stato realizzato in collaborazione con Autoliv, azienda leader nei sistemi di sicurezza per autoveicoli. Si tratta del concept del primo casco da moto al mondo ad avere un airbag integrato e capace di offrire una maggiore protezione per la testa.
L’airbag integrato può essere attivato elettricamente in caso di incidente
Airoh e Autoliv hanno avviato un pre-studio nel 2020 con l’intento di progettare e sviluppare un concept di casco con airbag integrato che può essere attivato elettronicamente in caso di incidente. In questo modo, è possibile aumentare di parecchio la protezione per i motociclisti.
I primi test condotti internamente mostrano che, combinando le due tecnologie di assorbimento dell’energia (casco + airbag), l’accelerazione della testa e il rischio di lesioni possono essere ridotti in maniera sostanziale.
Il concept di casco con airbag integrato è stato sviluppato da Airoh con l’intento di soddisfare gli standard di sicurezza indipendentemente dall’attivazione di questo sistema di Autoliv come elemento per estendere l’assorbimento di energia e offrire la protezione aggiuntiva garantita dai caschi normali.
In base a quanto riportato dall’azienda, l’airbag viene gonfiato da un sistema specifico che utilizza una tecnologia simile a quella impiegata negli airbag per auto. Il modulo è interamente integrato nel casco ed è ricoperto da scudi che possono aprirsi e consentire il gonfiaggio dell’airbag.
Il sistema è capace anche di non compromettere il design del casco stesso, mantenendo le caratteristiche che da sempre contraddistinguono i prodotti concepiti da Airoh, ossia leggerezza e compattezza. Il concept presentato ad EICMA 2022 si basa su un numero considerevole di prove virtuali fatte in una prima fase, seguite da prove di impatto fisico correlate.
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