Un giro nel Terzo Meeting Epoca in Pista FMI 2018 [FOTO]

Giorgia Bonadiman si racconta, prima di dominare questa corsa, che riporta gli appassionati indietro nel tempo

“Quando corri è difficile pensare ad altro, io do sempre il massimo, un pilota pensa sempre e solo di arrivare davanti a tutti”, ci racconta

In pista, per divertirsi in sicurezza! Sembra quasi uno slogan, magari sentito già, ma se a pronunciarlo è una giovane donna in sella ad una velocissima Minarelli 50cc d’epoca, ecco che scatta la curiosità, la voglia di conoscere a chi appartenga il pensiero e soprattutto cosa possa spingere una donna a trascorrere i week end in pista a correre, tra miscela e additivi, indossando tuta e casco integrale, piuttosto che ai bordi di una piscina o al mare, in bikini, infradito, leggendo un libro e sorseggiando un aperitivo.

Abbiamo incontrato Giorgia Bonadiman – è lei “l’aliena” – lo scorso fine settimana all’Autodromo di Franciacorta in occasione del “Terzo Meeting Epoca in Pista FMI 2018” e nonostante sarebbe scesa in pista dopo pochi minuti per le prove, ci ha raccontato di lei e della sua passione. Poco più che quarantenne – ma ne dimostra molti di meno – Giorgia è nata a Isola della Scala, in provincia di Verona e come tutti gli adolescenti – magari un po’ meno le ragazzine – a 14 anni sognava di avere un motorino. Da allora, di “motorini” Giorgia ne ha avuti tanti, di varie cilindrate, fino alla 600cc. Ad un certo punto della sua vita Giorgia conosce Paolo, il suo compagno, anche lui con la passione per le 2 ruote e preparatore, oltre che pilota; da lì è cominciata l’avventura che ha portato Giorgia a gareggiare ed a vincere, nella classe Vintage Mini a bordo della sua DZM Minarelli 50, preparata da GP Corse, il Team di Paolo.

Giorgia, non ti senti un po’ un “pesce fuor d’acqua” in un ambiente tradizionalmente maschile?

“No, perchè da quando ho iniziato ad andare sulle due ruote, ho sempre frequentato l’ambiente maschile, dalle scampagnate con i motorini, alle varie gite in moto o ai ritrovi in compagnia al bar. E poi, a più di qualche uomo fa piacere vedere una donna in moto e per questo sono sempre stata ben accolta”.

Oltre che a vincere, cosa pensi in gara?

“Quando corri è difficile pensare ad altro, io do sempre il massimo, un pilota pensa sempre e solo di arrivare davanti a tutti”.

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La tua “prima volta” in pista?

“La mia prima uscita in pista con una moto 2 tempi e di piccola cilindrata è stato all’autodromo di Modena nel 2013 con il gruppo 3, sempre nel campionato FMI Meeting d’Epoca. Mi ricordo benissimo la domanda che mi sono fatta appena entrata in pista ‘ma cosa ci faccio qui?’ e la cosa che mi fa ridere ripensandoci è che durante il giro in pista, ai commissari di percorso, mentre mi segnalavano la bandiera blu, annuivo con la testa ad ognuno di loro per dire di avere capito. Il turno successivo si è rivelato più divertente ed ero meno agitata e alla fine con l’ultimo turno, mi avrebbero dovuto sparare alla schiena per fermarmi, per fortuna ci ha pensato la bandiera a scacchi. 
Da allora, mi sono sempre più appassionata e partecipo regolarmente alle gare del gruppo 4 Mini Vintage del campionato Italiano FMI d’Epoca”.

Il tempo intanto è volato, Paolo ha ultimato la messa a punto del Minarelli che “gira come un orologio” e Giorgia sembra non vedere l’ora di entrare in pista per andare a divertirsi! E che divertimento, visto che in gara ha messo in fila tutti gli altri 13 concorrenti, vincendo e realizzando anche il cosiddetto giro perfetto, che ufficializza la migliore continuità di guida nella gara.

Articolo e foto di Pierangelo Gatto

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