Triumph Speed Triple 1050RS MY2018: Tre, il numero perfetto [PROVA SU STRADA]

S ed RS sono sigle che, nel nostro immaginario, definiscono esclusivamente gli allestimenti più sportivi di blasonati marchi a due e quattro ruote. Ed ora anche le pestifere nude di Hinckley ne fanno parte

La Casa anglosassone ha dato il via allo spettacolo delle naked nel lontano 1994 presentando al mondo intero quello che sarebbe stato uno dei progetti più longevi della storia motociclistica internazionale. Il 2018 ci ha regalato le Speed Triple più potenti e reattive di sempre, forti di un look maleducato che ve ne farà innamorare

Triumph Speed Triple 1050RS MY2018 – Sensazioni, emozioni, “good vibes”, per dirla all’inglese. La serranda del box si alza e, celati dietro ad un gioco di luci ed ombre attraverso il quale il sole cerca di intrufolarsi, si intravedono due noti gruppi ottici che – anche se ammodernati – hanno fatto la storia. Con in tasca la chiave Keyless (di serie sulla versione RS) ci avviciniamo e accarezziamo l’interruttore del piacere: l’inedita strumentazione TFT full-colour si anima con tinte e definizione mai viste prima. Un’ulteriore pressione verso il basso del medesimo tasto ed il Triple prende vita con quel suono rauco ma cadenzato che ti mette il buon umore. Saliamo in sella e lei, appoggiata su sospensioni Öhlins talmente belle da lasciare senza fiato, accenna un sag minimo (ossia l’abbassamento naturale delle sospensioni sotto il peso del rider) lasciando immediatamente intendere di che pasta è fatta. Purtroppo però, oggi non è il day-off e dunque si punta verso l’ufficio ma… basta impugnare saldamente le manopole dell’inglesina e la giornata prende tutta un’altra piega.

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Da oltre vent’anni nel Leicestershire e, più precisamente nello stabilimento di Hinckley, Triumph Motorcycles produce moto uniche per design, carattere e prestazioni. Questa però, è storia moderna dato che in realtà, il marchio inglese nacque nel lontano 1902 e per oltre 100 anni ha profuso innumerevoli sforzi nella ricerca e sviluppo destinata al mondo delle due ruote. Una tappa importante per la storia del marchio risale al 1956, anno durante il quale Triumph conquistò il record di velocità su terra presso le Bonneville Salt Flats nello Utah e dando vita alla famosa e fortunata serie di moto in stile “modern classic” che continua ancora oggi a riscuotere un notevole successo. A cavallo dell’ultima Speed, la qualità percepita non disattende le aspettative del cliente che si trova tra le mani un gioiello di tecnologia racchiuso in un telaio con struttura a doppia trave in alluminio. Bisogna solo fare i conti con il look che non da adito a mezze misure: o si ama, o si odia.
Stuart Wood – Chief Engineer di Triumph Motorcycles – ha dichiarato: “abbiamo introdotto importanti cambiamenti nel motore della nuova Speed Triple. Il risultato è un propulsore che raggiunge un numero di giri superiore e più a lungo, con la linea rossa spostata in avanti di 1000 giri/min rispetto alla generazione precedente. Il nuovo motore sprigiona ancora più carattere, una risposta precisa dell’acceleratore e lo straordinario ed inconfondibile sound del tre cilindri Tirumph”. Una piccola rivoluzione insomma, che merita approfondimenti dettagliati per capire se questa Speed Triple 1050RS ha le carte in regola per difendersi da una concorrenza più che agguerrita.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

E’ pronta alla rissa, non guardatela male…
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Ribelle: lo è sempre stata e sempre lo sarà. Non ci sono mezzi termini per descrivere l’estetica della Speed, anche se negli anni è stata addomesticata nei tratti. Il segno distintivo è rappresentato dai gruppi ottici anteriori con luci DRL integrate che offrono un’illuminazione eccellente in situazioni di scarsa luminosità. Subito sopra, il rastremato cupolino – che in realtà funge più da guscio – raccoglie al suo interno una delle strumentazioni meglio realizzate oggi in circolazione. Sotto agli occhi del pilota c’è un bel display TFT full-colour da 5” che rende estremamente facile visualizzare e gestire la moltitudine di informazioni alle quali è possibile attingere. Sono disponibili tre diversi stili preimpostati per lo schermo che variano a seconda della modalità di guida selezionata; indispensabile la funzione di contrasto automatico che regola il colore dello sfondo a seconda della luce ambientale, azzeccando sempre il contrasto migliore. Nella sezione fissa, il computer mostra tachimetro, contagiri, indicatore della modalità di guida, indicatore di marcia, di livello carburante, orologio e temperatura ambientale. Le altre informazioni sono disponibili nella barra inferiore dello schermo e comprendono: conta km parziale, consumo medio ed istantaneo, autonomia residua, selezione tipologia mappa in uso, informazioni sulla manutenzione e sui simboli di avviso. Il tutto completamente personalizzabile da parte dell’utente in quanto a visualizzazione. Sulla sola versione RS, è presente anche un cronometro per i tempi parziali e sul giro, ad indicare la specificità di questa particolare versione top di gamma. Strettamente legate al sistema Ride-By-Wire, le modalità di guida Road, Rain, Sport e Rider sono di serie su Speed Triple 1050R. La RS offre anche l’estrema modalità Track con impostazioni avanzate per ABS e Traction Control (completamente disattivabili).
La navigazione tra i menù è facilitata dagli innovativi blocchetti con interruttori retroilluminati per un facile accesso anche al buio; su quello sinistro è situato il joystick di controllo a 5 vie che consente di gestire i parametri con un dito.

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Che piaccia o meno, la Speed Triple ha un look inconfondibile che divide la folla; a noi piace, e tanto anche, proprio per qual fare rissoso con cui ti guarda quando ti avvicini per saltarle in sella. Il parafango anteriore è in carbonio così come lo sono i fianchetti logati RS e le paratie che proteggono i terminali Arrow di sezione romboidale che si integrano perfettamente con la forma rastremata del codino. Il telaietto posteriore in tinta Matt Aluminium è un’altra caratteristica distintiva della sola versione RS mentre i bellissimi specchi retrovisori in alluminio installati ai lati del manubrio offrono regolazioni ed angolo di visuale pressoché perfetti e sono comuni ad entrambe le versioni. Cerchi neri con finitura super lucida e design a 5 razze con copridado posteriore ricavato dal pieno, completano la dotazione estetica della supernaked di Hinckley.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★★ 

Tre cilindri per esaltare il proprio ego
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Che la prendiate per andare in ufficio o per il giretto del week end, non fa differenza. Selezionate la mappa che più vi aggrada e partite. Non escludete da subito i controlli perché un aiuto in frenata o in accelerazione – quando il fondo stradale non è omogeneo – fanno davvero comodo, soprattutto con asfalto umido. Se andate in pista invece, via specchi e targa, vestitevi a dovere e assicuratevi di avere la pressione idonea degli pneumatici.. Selezionate il “casco” tra le varie modalità disponibili ed entrate: aspettate il tempo necessario agli esaltanti Pirelli Diablo Supercorsa di attaccarsi all’asfalto e date gas a palate. A patto di saperla domare, vi si stamperà in faccia un sorriso che durerà tutta la settimana.

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Sia nel caso in cui scegliate la “strada” di tutti i giorni o la “pista” per il week-end, il protagonista indiscusso rimane sempre lui, il poderoso tre cilindri in linea di 1050cc oggetto di una ulteriore evoluzione mirata all’ottimizzazione delle prestazioni contrapposta alla riduzione del peso. Sono ben 105 i nuovi componenti che svolgono un ruolo chiave per offrire più potenza a tutti i regimi garantendo così un’erogazione più fluida e lineare, grazie anche al comando Ride-By-Wire. La concorrenza a questo livello, è spietata, motivo per il quale gli ingegneri inglesi hanno lavorato alacremente per incrementare la potenza di un ulteriore 7% raggiungendo la soglia dei 150cv capaci di regalare un picco di coppia di 117Nm (4% in più rispetto alla versione precedente). La riduzione delle masse ha previsto l’utilizzo di un albero motore nuovo e più leggero, camicie dei cilindri in alluminio rivestito in Nikasil, un motorino di avviamento più piccolo nonché batteria ed alternatore alleggeriti. Sono nuovi anche i pistoni profilati e la testa dei cilindri con aperture di scarico ottimizzate che migliorano il flusso dei gas ed offrono un rapporto di compressione ancora superiore ottenendo così più potenza a disposizione del suo pilota.

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Una nuova coppa riduce il livello di olio nel motore diminuendo l’attrito e migliorando ancora una volta la distribuzione del peso. L’impianto dell’olio – a sua volta – è stato reindirizzato internamente attraverso la guarnizione della testata fino alla testa del cilindro consentendo la rimozione dei tubi esterni ed ottimizzandone anche lo stile complessivo. Il magico sound del tre cilindri di Hinckley viene amplificato – esclusivamente sulla versione RS – dalla coppia di terminali Arrow con fondello in carbonio che riproducono una delle colonne sonore più belle e particolari in circolazione. Quando si da fuoco alle polveri, la Speed si fionda in avanti con una furia incontenibile ed il Triple urla come un dannato bruciando i 400 metri in meno di 12 secondi e raggiungendo il chilometro da fermo in poco più di 21”. Il motore però, è solo uno degli elementi che contribuisce al perfetto equilibrio della moto: le dinamiche in gioco sono tante e solo se sapientemente mescolate tra loro consentono il pieno utilizzo della potenza a disposizione. Inutile tirarla per le lunghe: questa Speed Triple 1050RS va forte e l’erogazione sempre lineare restituisce emozioni forti appena si ruota la manopola del gas. La risposta pronta ad ogni regime fa sì che il motore non abbia mai indecisioni e se si insiste nel farla salire di giri, lei ci sta e vi accompagna fino al punto in cui arriva il vostro buon senso. Certo è che con il traction control disattivato, la “prima” è una marcia da circo: faticherete a tenere l’avantreno incollato all’asfalto e, anche in seconda, la tendenza dell’inglesina isterica sarà quella di puntare il cielo. Ci vuole polso per gestirla, nel vero senso della parola.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Precisa ed equilibrata. Ma per raggiungere il limite bisogna osare
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E’ nel momento in cui devi restituire le chiavi della moto che ti vengono in mente i ricordi più belli. Nel caso specifico della Speed Triple 1050RS, la separazione ha portato con sé giorni di vuoto. Perché l’hanno portata via? Nel periodo in cui la abbiamo avuta in prova, ci ha regalato emozioni forti ed il merito è solo ed esclusivamente tecnici di Hinckley perché sono riusciti a migliorare ulteriormente qualcosa che era già praticamente perfetto. E vero: nell’utilizzo quotidiano la RS è forse un pochino troppo estrema ma 5 giorni alla settimana di sofferenza per due di puro godimento, sono solitamente una condizione accettabile dagli amanti di questo genere. Generosa nelle dimensioni e con la sella ad 825mm dall’asfalto, è comoda anche se si è alti: pedane, leve e manubrio sono proprio dove dovrebbero essere; il peso del corpo è caricato sugli avambracci ma è questa la caratteristica che rende la guida della Speed sempre più esaltante all’aumentare dell’andatura. Il tre in linea si accende dopo aver dato vita al quadro strumenti di nuova concezione e borbotta in attesa che qualcuno gli dica cosa fare; siamo praticamente certi che – chiunque la compri – passerà una buona parte di tempo a smanettare con le mappe e con la possibilità di personalizzazione delle stesse. Per guidarla al massimo delle sue capacità, bisogna portarla in circuito dove potrete godere appieno del raffinatissimo reparto sospensioni che Triumph ha dedicato alla sua RS: l’anteriore prevede una forcella Öhlins NIX30 a steli rovesciati da 43mm mentre, il posteriore, fa affidamento sul mono Öhlins TTX36 pressurizzato in azoto con serbatoio separato, facilmente regolabile in compressione ed estensione e con precarico molla idraulico. Il produttore svedese, leader nel settore degli ammortizzatori, è sinonimo di garanzia: per ottenere il massimo però, bisogna avere un minimo di confidenza con le regolazioni perché – se non si conoscono almeno le nozioni di base – si rischia di ottenere il risultati inversi a quelli desiderati. Certo è che con un avantreno così, impostare le curve e scavare traiettorie perfette nell’asfalto, è un gioco da ragazzi. Dietro, il supporto del mono si fa sentire e la moto schizza tra le curve con una facilità disarmante facendo sentire il pilota sicuro e sempre a suo agio. La tecnologia gioca un ruolo essenziale e raggiunge livelli ancora più elevati con ABS e Traction Control ottimizzati per un miglior controllo in curva e che garantiscono una gestione eccellente di forza frenante, tasso di slittamento e coppia, migliorando l’esperienza di guida in modo totale.

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Il merito è dell’evoluta Unità di Misura Inerziale (IMU – Inertial Measurement Unit) sviluppata in collaborazione con Continental ed artefice del monitoraggio costante di parametri importantissimi quali rollio, beccheggio, imbardata, angolo di inclinazione ed accelerazione; in base ai dati raccolti, adotta automaticamente le misure di sicurezza attiva regolandosi di conseguenza per garantire sempre la massima sicurezza e correzione di eventuali errori. Triumph non ha lesinato nemmeno per quanto riguarda l’impianto frenante che è di livello superiore: la pompa freno Brembo MCS – acronimo di Multiple Click System – con interasse variabile, comanda le pinze radiali monoblocco Brembo M4.34 a quattro pistoncini capaci di imprimere una forza frenante spaventosa sui generosi dischi da 320mm. Al posteriore invece, un monodisco da 255mm è accoppiato ad una più classica pinza Nissin a 2 pistoncini.
Il pacchetto emozionale che ci si porta a casa con la versione RS è costituito da componenti ricercati che conferiscono un’immagine di prestigio alla due ruote inglese. Unica pecca, un cambio elettronico (optional) da migliorare, duro e dall’escursione troppo lunga. Dopo averla testata in ogni condizione, possiamo affermare che la posizione di guida non è certo tra le più comode ma, grazie alla sella comfort, i trasferimenti non sono mai drammatici; discorso ben diverso per le blasonate sospensioni di casa Öhlins che si rivelano poco gestibili su strade sconnesse dove faticano ad assorbire le asperità, trasformando ogni avvallamento in un colpo diretto alla schiena.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★☆ 

1050S o RS? Questione di feeling!
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Per mettere in garage una Speed Triple 1050 si parte dai 14.000€ della versione S per arrivare ai 16.300€ della più completa versione RS. I prezzi si intendono “a partire da”, perché sul configuratore Triumph è possibile personalizzare i due modelli con accessori ufficiali che ne esaltano stile, prestazioni e praticità.
Sulla base degli allestimenti, le due versioni sono allineate con i prezzi della concorrenza ma il ragionamento da fare è tutto in famiglia: vale la pena spendere 2300€ in più per la versione RS? Dipende dall’utilizzo che ne volete fare. A livello estetico, la più economica S ha fianchetti laterali e parafango anteriore verniciati in tinta carrozzeria, non ha il puntale sottocarena ed ha il telaietto posteriore dello stesso colore con cui è verniciato il doppio trave anteriore in alluminio. Il motore e le prestazioni sono identiche; un domani potrebbe venirvi la voglia di installare un impianto di scarico che esalti il sound del Triple ma tra ricambi originali ed offerte aftermarket, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

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E se mettiamo sul piatto della bilancia gli altri 2300€, cosa otteniamo? Fianchetti e parafango anteriore in carbonio fanno la loro porca figura ma potrebbero non essere indispensabili, esattamente come il puntale sottocarena in tinta carrozzeria ed il telaietto posteriore verniciato in Matt Aluminium… E poi? E poi arriva il bello. C’è la pompa MCS by Brembo, una frizione coordinata e la sella comfort con impunture rosse che richiamano i profili sui bordi dei cerchi. E ancora ci sono di serie i silenziatori Arrow con corpo in titanio e finale in carbonio che, tanto per gradire, avrebbero un costo di 1148€ ai quali bisogna sommare un’ora di manodopera per il montaggio. Quello che invece non potrete aggiungere alla versione più economica, sono la forcella NIX30 ed il mono TTX36 by Öhlins che – inutile dirlo – valgono un buon 65% del gap economico che divide le sorelle. Sulla versione più completa l’accensione è keyless ed il peso ferma l’ago della bilancia a 189kg rispetto ai 192kg della S. Da aggiungere in ogni caso, il cambio elettronico Triumph Shift Assist che costa 367€ installazione a parte. Servirebbero ancora 166€ per il kit guscio monoposto ed il gioco è fatto.

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Il tre cilindri in linea ha consumi idonei alla motorizzazione e che si attestano sui 18km/l nel ciclo urbano, 18,6km/l in quello extraurbano e 16km/l in quello autostradale; il serbatoio ha una capacità di 15,5 lt di benzina.
A giochi fatti, l’analisi è servita anche a noi per capire che la Speed Triple 1050RS offre un plus di accessori che la trasformano in un vero e proprio oggetto del desiderio con sospensioni pregiate, sound maleducato e dettagli eccitanti che ne impreziosiscono l’estetica. Ah, l’estrema mappa “Track” è presente solo su questo modello. A buon intenditor….

PRO E CONTRO
Ci piace:
Temperamento del tre cilindri in linea – Sospesioni e mono Öhlins – Mordente impianto Brembo – Strumentazione intuitiva

Non ci piace:
Feeling sullo sconnesso – Abitabilità passeggero – Cambio elettronico non di serie

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Triumph Speed Triple 1050RS: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★★ 
Maneggevolezza:★★★★½ 
Cambio e trasmissione:★★★★☆ 
Frenata:★★★★½ 
Sospensioni:★★★★★ 
Guida:★★★★★ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★☆☆ 
Dotazione:★★★★★ 
Qualità/Prezzo:★★★★☆ 
Linea:★★★★☆ 
Consumi:★★★★☆ 

Ha collaborato Matteo Pozzi

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Abbigliamento del tester:
Guanti, guanti, pantaloni e scarpe: Dainese
Casco: X-Lite X803 Ultracarbon

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