Suzuki presenta a Intermot la nuova Katana
Il motore deriva da quello della Suzuki GSX-R1000 K5 del 2005, una moto dalle prestazioni eccezionali e capace di ottenere negli anni innumerevoli vittorie in ambito internazionale
Suzuki è una delle match che ha vivacizzato l’edizione 2018 di Intermot, portando nel proprio stan diverse novità tra cui la GSX-R1000, che beneficia di importanti aggiornamenti, la versione depotenziata a 35 kW della naked GSX-S750 e la nuova RM-Z250 per la prima volta in Europa. Ma a catturare l’attenzione è stata soprattutto la nuova Katana.
Suzuki Katana: le novità per il 2019
A 37 anni di distanza dalla sua nascita, la Katana vive una nuova giovinezza grazie a una serie di novità presentate aIntermot 2018. Il progetto della Katana prende spunto dalla Katana 3.0 Concept, realizzata da Engines Engineering su disegno dell’italiano Rodolfo Frascoli ed esposta a EICMA 2017 tra i commenti entusiastici del pubblico e degli addetti ai lavori. Un’accoglienza tanto calorosa ha convinto Suzuki a credere in questo modello e ha spinto gli uomini di Hamamatsu a bruciare le tappe per proporre in tempi brevi una nuova Katana. la versione 2019 ha un bel cupolino che ospita un faro a LED e rende un doveroso tributo all’antenata, con una forma che richiama per certi versi la tradizionale spada giapponese che dà il nome a questo modello.
Anche gli accenti rossi e la sella bicolore che movimenta un codino essenziale, a sua volta con luce a LED, sono un omaggio alla Katana degli anni Ottanta. Il risultato è una sagoma dalla personalità decisa, che guarda al passato proiettandosi verso il futuro, trasmettendo un’idea di sportività e dinamismo, ma con tanta attenzione alla praticità nell’uso quotidiano. La Katana offre una posizione di guida leggermente eretta, perfetta per avere una sensazione di controllo totale nella guida veloce e il giusto comfort negli spostamenti urbani. L’altezza della sella di 825 mm, i fianchi snelli e la particolare conformazione del serbatoio permettono di poggiare bene i piedi a terra. Il ponte di comando è completato da una strumentazione multifunzione, con un pannello LCD che fornisce al pilota tutte le informazioni necessarie in modo chiaro, in ogni condizione meteo e di luce.
Suzuki Katana: cuore sportivo
Il motore deriva da quello della Suzuki GSX-R1000 K5 del 2005, una moto dalle prestazioni eccezionali e capace di ottenere negli anni innumerevoli vittorie in ambito internazionale. Gli ingegneri di Hamamatsu hanno lavorato a lungo su questo quattro cilindri, trovando una messa a punto ideale per un impiego stradale, grazie anche all’adozione di un impianto di scarico 4-in-2-in-1 con uno spettacolare silenziatore nero che punta verso l’alto. La potenza massima è di ben 150 cv, abbinata a risposte dolci all’acceleratore e a una grande disponibilità di coppia ai bassi e ai medi regimi, per un guida piacevole ed emozionante a qualsiasi andatura.
Le dimensioni contenute del motore hanno permesso di realizzare un telaio in alluminio a doppio trave rigido e molto compatto, che collega in modo diretto il cannotto di sterzo al forcellone. Quest’ultimo è ereditato dalla GSX-R1000 del 2016 e sostiene direttamente il braccetto laterale portatarga, che integra gli indicatori di direzione. La forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm è completamente regolabile, mentre il monoammortizzatore permette di intervenire sul precarico molla e sul freno idraulico in estensione. Un altro componente di pregio sono le pinze freno anteriori Brembo ad attacco radiale, che lavorano assieme a un evoluto sistema antibloccaggio ABS, fornito invece da Bosch.
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