Shark Spartan Carbon, al top della gamma stradale

Nel nome richiama gli antichi guerrieri, ma è innovativo

Shark Spartan Carbon, al top della gamma stradaleShark Spartan Carbon, al top della gamma stradale

Shark Spartan Carbon – Il marchio francese negli ultimi anni ha riscosso un bel successo anche dalle nostre parti, merito di prodotti che, forse più di tutti gli altri brand sul mercato, hanno saputo stupire ed innovare, regalando una immagine diversa e di successo al marchio Shark. Nel 2016 ha già venduto i caschi che si erano distribuiti in tutto il 2015, a conferma di questo trend. Lo scorso anno, dopo il debutto ad Eicma 2014, avevamo avuto modo di apprezzare l’attenzione alla sicurezza attiva dello Skwal che grazie ai LED rende ben visibile l’elemento più importante di un motociclista, oltre che quello posizionato più in alto. Un’altra novità recente è il nuovo Evo One, modulare con doppia omologazione in grado di permettere l’uso della visiera anche a mentoniera aperta. Migliorato in alcuni aspetti continua ad avere un gran successo, malgrado abbia un prezzo piuttosto elevato (dai 407 euro circa) per essere un casco con calotta in resina termoplastica iniettata e non in fibra.

Spartan_front34_carbon_DRK

Il 2016 continua per Shark con interessanti novità, grazie al lancio del nuovo top di gamma per la Pulse, la famiglia di caschi premium dedicati all’uso stradale, mentre per l’uso in pista trovano posto i modelli più estremi della divisione Racing. In questo caso di tratta di un prodotto che unisce elementi come la aggressiva calotta in carbonio lasciato in vista, ad altri votati al comfort. Lo Spartan Carbon si propone infatti come il casco più silenzioso in assoluto sul mercato. Per questo sul meccanismo laterale della visiera è stato posizionato un inserto a “pelle di squalo”, che consente una sensibile riduzione dei rumori. Il sistema “Autoseal” completa l’insonorizzazione per quanto riguarda la visiera, mentre un gran lavoro è stato fatto per la parte interna al casco, per canalizzare l’aria e per rendere la struttura più avvolgente, in modo da evitare appunto il rumore in velocità. Ne è una dimostrazione la presenza di un interessante sottogola richiudibile, grazie ad un piccolo telaietto interno.

Il merito di un risultato che promette di essere un riferimento assoluto è anche della CFD (Computational Fluid Dynamics) con cui si sono studiati ed ottimizzati i flussi di aria, sia in chiave comfort, ma anche per garantire una ottima ventilazione ed una stabilità aerodinamica del casco. Non a cosa nella zona posteriore sono presenti delle alette che hanno la doppia funzionalità di stabilizzare e di permettere l’estrazione dell’aria calda abbassando la temperatura all’interno del casco. Sul fronte sicurezza è invece stato utilizzato il FEA (simulazione a computer di crash test multidirezionali).

Per il resto si tratta di un casco per utilizzo stradale, quindi prevede anche un visierino parasole interno, molto ampio e che copre anche la fascia bassa, a differenza di tanti altri che finiscono per tagliare fastidiosamente il campo visivo. La calotta in carbonio è disponibile in due misure e copre ben 6 taglie, inclusa per la prima volta per Shark la XXL. Il peso e gli ingombri esterni sono molto contenuti, con la taglia M che si ferma addirittura a 1.290 grammi. Non mancano il sistema Easy Fit per infilare comodamente gli occhiali, il Pinlock e la predisposizione per il Bluetooth. Abbiamo per ora avuto modo di toccare con mano un esemplare quasi definitivo, perché lo Spartan Carbon debutterà in negozio a metà giugno, con un prezzo di listino di 406,70 euro e tre opzioni per la colorazione: tutto carbonio (DKA), carbonio e rosso (DDR), carbonio e bianco (DWS).

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