Prova Triumph Trident 660: Tre cilindri… per iniziare!

Una entry-level con allestimento premium

Triumph Trident 660 – Spesso, la soluzione sta nel mezzo: bicilindrico o quadricilindrico per muovere i primi passi nell’affascinante mondo delle due ruote? Un bel “tre” potrebbe essere la soluzione giusta. E qui entra in gioco Triumph, la Casa di Hinckley che dei cilindri dispari, ne ha fatto il suo credo. Famosa per le naked esaltanti siglate RS, ha trasferito tutto il suo know-how alla più piccola della famiglia, dando vita ad un oggetto che è il perfetto mix tra contenuti di rilievo ed un prezzo azzeccato per quello che offre. Con l’intento di raggiungere una platea di appassionati varia e multisfaccettata, la Triumph Trident 660 mira a crescere tanti nuovi “Triumph riders” che magari, una volta provata la fantastica erogazione del tre cilindri, continueranno il loro cammino a bordo delle più performanti 765 o addirittura della poderosa 1200RS.

 

Semplicemente accattivante

Per la Trident 660 ad Hinckley hanno pensato ad uno stile contemporaneo e moderno che vede protagonista il cortissimo codino privo di fronzoli, con luce di stop integrata e verniciato – nella parte inferiore – in tinta Triumph Racing Yellow in netto contrasto con il preponderante Jet Black usato per gli altri elementi. Per snellire ulteriormente il posteriore, il portatarga e la relativa luce sono fissate al forcellone nel più classico stile cafè-racer. Il gigantesco logo Tiriumph fa bella mostra di se sulla parte anteriore del capiente serbatoio da 14lt che ospita anche gli utilissimi alloggiamenti in plastica per le ginocchia tipo “knee-pad” con – anche qui – il logo Trident che ne identifica immediatamente il modello. Il parafango anteriore e gli elementi a protezione del radiatore sono le uniche sovrastrutture presenti: tutto il resto è lasciato a nudo e permette di apprezzare la bellezza del tre cilindri che viene incorniciato dall’impianto di scarico compatto che ben si integra nella visuale laterale della moto. Qui, nulla è lasciato al caso e la sensazione che si percepisce è di cura e qualità totale, esattamente ciò che Triumph teneva a comunicare. Una moto entry level ma con una dotazione e una ingegnerizzazione di livello superiore, esteticamente accattivante e capace di attirare differenti categorie di utilizzatori grazie ad un sapiente mix tra look e prestazioni. Il frontale rispecchia i canoni delle naked made in Hinckley, così come le linee che riprendono i concetti visti sulle sorelle maggiori; i cerchi a cinque razze dal design dinamico ne esaltano il look, rendendo la piccola Triumph Tident 660 la scelta giusta per chi cerca un mezzo dal carattere dominante.

La bellezza della semplicità

Certe volte, un “pacchetto totale” ben bilanciato, è molto meglio di tante singole caratteristiche “estremizzate”. La Trident 660 fa il suo ingresso in categoria a fine 2020, anno fortemente tormentato da una situazione globale a dir poco catastrofica. I pensieri erano altri ma l’inglesina ha saputo attendere il suo momento, fiorendo in un secondo tempo. A Hinckley, la piccola di casa Trimph è stata sviluppata per soddisfare tre richieste raccolte analizzando il mercato: avrebbe dovuto avere un motore performante, tecnologia e guidabilità di categoria superiore e… un prezzo incredibilmente competitivo per il livello qualitativo offerto dal prodotto. Tutto questo per accaparrarsi la famosa fetta di mercato conosciuta con il nome di “new generation of Triumph Riders”. Il pacchetto offerto rispecchia i tre dogmi e, addirittura, va oltre, a partire dal propulsore che – con i suoi tre cilindri – regala comunque emozioni degne di nota, soprattutto se consideriamo la categoria nella quale si posiziona. L’esperienza di guida è super coinvolgente e la Trident 660 regala stabilità e precisione da moto di livello superiore, soprattutto in quanto a reattività. I blocchetti – semplici ed intuitivi –  permettono di muoversi agevolmente nel semplice menù visualizzabile sul displey TFT racchiuso in un elemento circolare stile Cafè Racer. Illuminazione totalmente a led, tecnologia all’avanguadia e soprattutto la seduta a soli 805mm dal suolo, rendono la piccola Triumph accessibile a chiunque.

Dotazione premium

Le sovrastrutture sono ridotte al minimo e in bella vista c’è il piccolo ma divertente tre cilindri in grado di erogare 81cv a 10.250 giri e 64Nm a 6.250 giri/min., un propulsore brillante e parsimonioso dal funzionamento lineare e progressivo che, ovviamente, non spaventa per cattiveria ma impressiona per fluidità. Il telaio perimetrale in acciaio tubolare abbinato al forcellone posteriore bibraccio in acciaio, è la struttura che dona stabilità e reattività alla Trident 660, forte anche di un reparto sospensioni di categoria superiore che prevede una forcella Showa a steli rovesciati da 41mm con funzioni separate (SFF) abbinata al mono sempre del medesimo produttore, regolabile nel precarico. L’interasse di soli 1401 mm abbinato all’inclinazione del cannotto di sterzo pari a 24.6° e all’avancora di 107,3 mm, regalano una sensazione di agilità senza pari, soprattutto se considerata la maneggevolezza ai vertici di categoria e all’aderenza sempre impeccabile delle Michelin Road 5, gomme capaci di coniugare eccellenti doti di tenuta sull’asciutto, ad altrettanto eccellenti doti in caso di fondo umido e scivoloso. Queste innovative coperture del produttore francese utilizzano intagli alveolari a forma di cono inverso che sono concepiti per “aumentare” di dimensione man mano che gli pneumatici si usurano, garantendo sempre il medesimo tasso di drenaggio dell’acqua. La frenata, sicura e ben modulabile, è garanzia di casa Nissin e prevede due dischi da 310 mm all’anteriore ed uno singolo da 255 mm al posteriore. 

Daily ride… ma non solo

Un motore perfettamente bilanciato, dai bassi fino agli alti regimi, supportato dall’inimitabile sound del tre cilindri inglese: premere il pulsante di accensione della Triumph Trident 660 è un’emozione che stabilisce un primo legame con le sorelle di cubatura superiore. In sella si sta seduti comodi, con le gambe che toccano bene terra ed il busto in posizione praticamente orizzontale; le braccia tese verso il manubrio largo 795 mm fanno desiderare fin da subito un’ampiezza lievemente maggiore ma, in questo caso, bisogna apprezzare la scelta di Triumph perchè questa misura permetterà a più categorie di scegliere questa moto. Se è vero che i motociclisti più esperti potrebbero avere la sensazione di sentire le mani troppo vicine tra loro ma, è vero anche che la stragrande maggioranza dei riders si sentiranno perfettamente a loro agio in sella alla piccola inglesina. Ottima la posizione appena arretrata delle pedane, ideale per stare in sella ore e ore, sia nel traffico che nelle giornate dedicate alle gite fuori porta. Sono disponibili due modalità di guidaRoad e Rain – con la possibilità di escludere totalmente il controllo di trazione: tutto è gestibile dal blocchetto di sinistra tramite l’utilizzo dei quattro tasti adibiti alla navigazione. Il bello della Trident 660 sta nella sua semplicità e nel bilanciamento perfetto delle sue caratteristiche: il motore fruibile ad ogni regime e un telaio eccellente abbinato a sospensioni che lavorano in modo soddisfacente su ogni tipo di fondo, sono la formula di questa daily-ride instancabile. Ovviamente, queste considerazioni vanno contestualizzate: è chiaro che salendo di livello si possono trovare soluzioni nettamente migliori ma qui, il lavoro svolto dagli ingegneri Triumph, eccelle proprio per il modo in cui sono riusciti a creare una moto entry-level che poi, tale non è. La differenza tra le due modalità di guida è minima e in entrambe, la taratura del controllo di trazione è troppo invasiva; spesso – in uscita dalle curve più strette o anche percorrendo semplici rotonde – la completa apertura del gas porta all’intervento del traction che taglia l’erogazione (non certo violenta) rendendo la moto fin troppo lenta a riprendere giri e, di conseguenza, velocità. Anche in città la Trident 660 si rivela un’alleata perfetta per muoversi velocemente nel traffico: agile e maneggevole ai bassi giri, assorbe le asperità senza mai perdere il contatto con l’asfalto. Quando la si porta fuori e si inizia a spingere un pò di più, l’inglesina comunica stabilità, rivelandosi sempre sincera fin dal momento in cui si imposta la traiettoria. In piega è stabile e “incollata” all’asfalto, merito anche delle eccellenti coperture di primo equipaggiamento. Tenere aperto il gas fino al limitatore è pressochè inutile perchè la curva di coppia tende a sciamare agli alti ma… farlo per ascoltare il sound del tre cilindri, è comunque una valida motivazione. La Triumph Trident 660 è una moto tuttofare che non brilla per qualcosa in particolare ma che cela nel suo bilanciamento perfetto la chiave del divertimento.

La “entry-level” definitiva

Riders alle prime armi, neopatentati o anche tutte quelle ragazze che vogliono una moto leggera dal look dinamico e facile da guidare: la platea della nuova generazione di Triumph Riders si amplierà non poco grazie a questo piccolo gioiello. La Triumph Trident 660 nella tinta base Sapphire Black è disponibile in tutte le concessionarie a d un prezzo di 8.395€ f.c. al quale dovrete aggiungere 100€ se preferite le tra varianti costituite da tinte a contrasto (Jet Black-Triumph/Racing Yellow, Matt Jet Black/Matt Silver Ice, Silver Ice/Diablo Red) e mega logo sul serbatoio. Se invece volete distinguervi totalmente, è disponibile a 8.595€ – in produzione limitata per un solo anno – l’accattivante colorazione Trident 660 Triple Tribute Edition. Una volta scelta la combinazione grafica preferita, avrete la possibilità di personalizzare la vostra moto scegliendo tra ben 41 accessori disponibili a catalogo: che siate viaggiatori, urban commuter o se semplicemente volete rendere la vostra moto differente dalle altre, Triumph offre tutto quello che fa per voi. La gamma delle Roadster secondo Triumph, ora è completa: se cercate una moto totale con la quale fare il vostro ingresso nell’emozionante mondo a tre cilindri, la piccola Trident 660 è quello che fa per voi.

Dimensioni: lunghezza 2020 mm; larghezza 795 mm; interasse 1401 mm; altezza sella 805 mm; avancorsa 107,3 mm
Motore: 3 cilindri in linea, raffreddato a liquido, 12 valvole, potenza max 81 CV a 10.250 giri/min, coppia max 64 Nm  a 6.250 giri/min
Cilindrata: 660 cc
Cambio: a 6 rapporti
Peso: 189 kg in ordine di marcia
Sospensione anteriore: Forcella Showa a steli rovesciati con funzioni separate (SFF) Ø41
Sospensione posteriore: Mono Showa regolabile nel precarico
Impianto frenante: Ant. a doppio disco Ø 310mm, post. disco singolo Ø 255mm
Pneumatici: Michelin Road 5 120/70 R17 – 180/55 R17
Capacità serbatoio: 14 lt
Consumo: 4, L/100km
Prezzo: a patire da 8.395 € f.c.

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