PROVA Honda Transalp 750 MY2025. Concretezza che fa scuola… e tanta strada
Due settimane in sella alla rinnovata media di casa Honda
EICMA 2022. Dopo 10 anni di assenza dal mercato, Honda presenta la nuova XL750 Transalp. Una moto tutta nuova ed alimentata dal bicilindrico parallelo 750cc frontemarcia superquadro che condivide con la Honda Hornet CB750, capace di 92cv a 9500 giri min (75nm di coppia massima). La nuova XL750 Transalp, adotta come dal debutto negli anni ’80 la ruota anteriore da 21 pollici, pur non mostrando una spiccata vocazione fuoristradistica…e la sua carena affilata, a prima vista non sembrerebbe farne nemmeno una gran viaggiatrice. In questa versione, è la sapiente miscela di soluzioni tecniche scelte dai progettisti Honda che ha dato origine a un equilibrio che ne ha decretato il successo anno dopo anno, con un riscontro del pubblico nel nostro paese che la pone costantemente tra le moto più vendute e di maggior successo. Abbiamo già avuto un primo contatto con la nuova Honda XL 750 Transalp durante il lancio stampa internazionale (clicca qui) e se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, quelle prime sensazioni di guida già dicono molto. Le riprendo fedelmente perchè ricordo come fosse ora la sensazione provata in sella: “Non è possibile che si tratti di un 21 pollici all’anteriore “mi dico”, e il grip offerto dalle Metzeler Karoo Street di primo equipaggiamento è superlativo. Ma non finisce qui, perché se è vero che l’appetito vien mangiando, allungando un po’ il passo nei curvoni in percorrenza apprezzo il sostegno del mono posteriore e in inserimento l’appoggio offerto dalla forcella anteriore, che dopo aver lavorato egregiamente in frenata, comunica in maniera ineccepibile a chi guida come si sta comportando la ruota anteriore.”
IL MODELLO 2025 TRA NOVITA’ E CONFERME
La nuova Honda XL 750 Transalp 2025 si riconosce subito per il nuovo frontale con doppio proiettore LED, e per un parabrezza riprogettato in materiale Durabio (bioplastica ad alta trasparenza) che beneficia di una aerodinamica che migliora il passaggio del flusso d’aria, riducendo le turbolenze sulle spalle del pilota e mantenendo più stabile la testa a velocità autostradali. Queste novità ben si mescolano alle grafiche che creano un filo diretto con i ricordi (non solo per la mia generazione) che rimandano alle prime versioni degli anni ’80. Il bicilindrico parallelo Unicam da 755 cm³ con albero a 270° resta invariato, efficace già dai medi regimi, con i suoi 92cv (67,5 kW) a 9.500 giri e 75 Nm a 7.250 giri. Il pacchetto elettronico conferma i riding mode multipli con gestione di potenza, freno motore e controllo di trazione/ABS su più livelli, mentre l’omologazione passa a Euro 5+. La mappatura dell’acceleratore ride-by-wire è stata perfezionata dai tecnici Honda, con particolare attenzione alle risposte del gas ai regimi più utilizzati durante la guida in urbano. Sul fronte praticità, Honda amplia i pacchetti di accessori ufficiali (Urban, Touring, Adventure, ecc.) con borse morbide impermeabili, parabrezza più alto e migliorato che può contare sul beneficio dei deflettori aria laterali, sella comfort (+20 mm), fendinebbia e allarme.
COME VA NELLA VITA REALE. IN CITTA’
La nuova Honda XL 750 è la naturale evoluzione di un progetto sano e intelligente. Posizione in sella neutra, con 850 mm di altezza che, se da soli mostrano un valore sopra la media, in questa moto sono ben coadiuvati dagli svasi laterali che consentono anche a chi non ha le gambe lunghe, di toccare terra senza troppa difficoltà. Questa posizione in sella, insieme al baricentro favorevole facilita i movimenti già a bassa velocità, e in questi contesti il bicilindrico con manovellismo a 270° ha quel battito pastoso che si avvicina al sound di un V2, con il benefit che allo stesso regime restituisce meno vibrazioni sul manubrio. L’on/off del model year 2025, probabilmente complice l’omologazione Euro5 plus, è più educato rispetto alla precedente versione e offre una dolcissima e azzeccata risposta già ad impercettibili aperture di gas. In questa architettura motoristica è qualcosa che apprezziamo e che dona una risposta del motore molto lineare. Nel traffico l’impianto frenante anteriore (doppio disco da 310mm) mostra buona progressione più che potenza bruta al richiamo della leva, ma il bilanciamento dei pesi consente di apprezzare molto l’utilizzo del posteriore, che partecipa con disinvoltura a costruire una frenata globalmente molto efficace. Nell’utilizzo urbano è una moto snella che si lascia condurre con naturalezza in ogni condizone, e il confort offerto dalle sospensioni completamente riviste per questa nuova versione è la ciliegina sulla torta dell’intero pacchetto. Il motore non scalda troppo nonostante i limiti dettati dalle norme anti inquinamento, e l’ ampia apertura di sterzo praticamente non le da limiti nelle manovre da poter costruire (e inventare) nel traffico delle grandi città. E’ così pratica, questa Honda XL 750 Transalp, che letteralmente è in grado di alleggerire la guida nelle città congestionate dal caos, consentendo al motociclista in sella di divertirsi anche se c’é un marciapiede tra…il traffico e la libertà.
COME VA NELLA VITA REALE. EXTRAURBANE E AUTOSTRADA
Nella guida fuori città la nuova Honda XL 750 Transalp si lascia condurre con disinvoltura, ed è probabilmente più divertente di quanto si pensi quando si sceglie una strada tortuosa e ricca di curve. Scende in piega pulita, percorre rotonda, ed esce sfruttando la buona coppia del motore piuttosto che la potenza, che comunque non manca mai. La nuova ciclistica con forcella Showa da 43mm SFF-CA (regolabile nel precarico con funzioni di smorzamento idraulico separate tra gli steli e con 200mm di escursione) sorretta da piastre in alluminio, parla la stessa lingua del nuovo mono ammortizzatore studiato per offrire un miglior sostegno in compressione, che a sua volta dialoga perfettamente con il forcellone, attraverso un leveraggio Pro Link. Il risultato è che la nuova Transalp, ha un comportamento che a primo impatto sembrerebbe più da 19” all’anteriore che da 21” e che offre buon appoggio e serenità in sella anche quando il manto stradale non è perfetto. In extraurbano, si apprezzano le nuove gestioni elettroniche e si confermano le belle sensazioni già provate nei percorsi urbani sulle sospensioni, che offrono una taratura azzeccata per chi alterna la città e gli impegni lavorativi a tragitti extraurbani nei fine settimana…anche tortuosi e perchè no, affrontati con piglio sportive. Quello che (dopo aver preso confidenza con la nuova Transalp) emerge nel fine settimana fuori porta, è che questa moto ti porta con naturalezza a tenere un buon passo senza lavorare troppo col cambio e con i freni, appoggiandosi in piega e contando sul sostegno di mono e forcella. ma anche sulla buona trazione offerta dal forcellone “in alluminio”. In autostrada, il nuovo parabrezza in Durabio e il profilo del frontale aiutano il flusso d’aria a non essere troppo invadente su casco e spalle, riducendo il fruscio laterale. A velocità codice la posizione è buona, ma durante la presentazione stampa in inverno, avevo apprezzato molto il parabrezza maggiorato e i deflettori laterali, che questa volta non ho a disposizione. La triangolazione sella manubrio pedane resta valida, ma col parabrezza di serie la mia schiena un pò più lunga della media sceglie di flettersi un pochino per proteggermi dall’aria, comunque mai troppo fastidiosa. A 130Km/h indicati la nuova Honda XL 750 Transalp viaggia a un filo di gas, superando agevolmente I 20km/litro di benzina, e i suoi circa 210kg di peso in ordine di marcia che non disturbano mai, durante la guida sembrerebbero meno. Sulle strade bianche, la nuova Transalp my 2025 non tradisce le aspettative: sicuramente la aiutano i pneumatici 90/90–21 ant., 150/70–18 post., ma poi è l’ erogazione pastosa e l’ elettronica ben calibrata (che lascia scodinzolare quel tanto che basta il posteriore) che fanno il resto. Non vuole apparire per qualcosa che non è: questa Transalp non è una specialistica, ma neanche una stradale rialzata e camuffata da enduro.
MOTORE, ELETTRONICA, FRENI
Il suo 755 twin parallelo è lo stesso della Hornet, ma con un carattere addolcito ai bassi e medi, grazie alla specifica fasatura e mappature. La sua dote è la regolarità, non ha picchi ne buchi di erogazione. Il meglio lo da tra I 3.000 e i 7.500 giri, ma si lascia usare bene anche a regimi più bassi. Nei sorpassi lunghi l’uso del cambio aiuta perchè la rapportatura finale un pò lunga premia i consumi e la rilassatezza più che la reattività, ma ci piace anche per questo. Quando occorre, basta scalare e tutto si risolve…considerando che se si tira la quinta, raggiunge i 200km/h indicati…e manca ancora una marcia. L’elettronica lavora bene, miscelando potenza e gestione del freno motore con il traction control nei 4 riding mode fissi preimpostati (SPORT-STANDARD-RAIN-GRAVEL). Oltre questi, Honda offre due riding mode personalizzabili (USER1 e USER2) dove si può scegliere in base alle esigenze personali l’intervento della risposta dell’acceleratore, del freno motore, del controllo di trazione che include la gestione dell’antimpennata e anche la modalità di ABS (stradale o off road, che permette di disinserire il suo intervento sulla ruota posteriore). Non sono approcci invasivi, concorrono nel poter guidare rilassati senza pensare troppo a gestire gli imprevisti. Chiariamoci, in mappa Rain la Transalp risponde molto dolcemente, mentre in Sport è sensibilmente più reattiva, ma stiamo citando i due estremi di una moto che nel complesso è molto versatile, coerente sia con l’uso quotidiano sia con il viaggio di qualche giorno a pieno carico. L’impianto frenante prevede all’anteriore due dischi da 310 mm con pinze assiali a 2 pistoncini, mentre al posteriore un singolo disco da 256 mm. Abbinati ad una ciclistica da lunghe escursioni e una accoppiata 21/18 dei pneumatici è una scelta appropriata che funziona bene e partecipa in quel bilanciamento globale che è tanto stato apprezzato dal pubblico.
LA VITA A BORDO
La sella da 850 mm (820 mm in caso di sella ribassata) fa sentire chi guida inserito dentro la moto e non sopra, e non va sottovalutato perchè in moltissimi casi è una scelta che regala feeling di guida e buona confidenza in ogni condizione. Il serbatoio da 16,9 litri e i consumi reali garantiscono intervalli molto lunghi tra una sosta e l’altra e difficilmente un viaggio in sella alla Transalp si dovrà interrompere per necessità di carbutante, a patto di non tirarle continuamente il collo. Lo schermo TFT da 5 pollici è dotato di una nuova tecnologia ad incollaggio ottico, ovvero una resina che interponendosi tra display e vetro di protezione, riduce i riflessi e migliora la leggibilità dei dati. Allo stesso tempo, offre migliori gradazioni cromatiche e integra il noto sistema Honda Roadsync per connettere il proprio smartphone con la moto. Chiamate, navigazione, musica, messaggi e meteo, vengono gestite attraverso il blocchetto elettrico sinistro di nuova fattura, dove il joystick retroilluminato migliora la facilità di intervento. E’ anche presente una comoda presa USB sotto la sella passeggero per ogni evenienza.
CONCLUSIONI
E’ veramente dura trovare un difetto in questo nuovo modello della Honda Transalp. Se proprio devo trovare qualcosa, avrei gradito maggiore protezione aerodinamica. Sono però un energumeno extra percentile, abituato a muoversi con moto più grosse e avvolgenti, anche se ad onor di cronaca la prima versione nei fantastici anni ’80, fu un incredibile successo proprio per la sua carena avvolgente che proteggeva da freddo e pioggia durante i viaggi. A parte questo, che con il plexi e le ali opzionali si risolve benissimo, il model year 2025 ha efficacemente perfezionato un progetto nato già bene, una moto equilibrata e facilmente gestibile in ogni condizione, alla quale se si vuole si può anche chiedere di giocare con facilità tra le curve. Senza doversi preoccupare troppo della lunga escursione delle sospensioni che adesso funzionano veramente bene, entra in curva meglio di tutte le sue competitor…e su questo sarei pronto a giocarmi una birra. Ha un prezzo invitante per quanto offre sia a livello prestazionale, sia di qualità complessiva e accoppiamenti plastici in puro stile Honda, e può contare su un motore vigoroso già dai medi, gestito elettronicamente in maniera impeccabile. E’ una moto comoda, ben fatta e bella da vedere. Vorrei poterla usare per andarci in vacanza in estate…on, un pò di off e tenda al seguito…con questa Transalp sarebbe una vera passeggiata.
Abbigliamento tecnico in collaborazione:
- Casco NEXX X.Lifetour Zero Pro Carbon
Scheda tecnica — Honda XL750 Transalp MY2025
- Motore: bicilindrico parallelo 4T, 755 cm³, 8V, Unicam, albero 270°, PGM‑FI; 67,5 kW (≈92 CV) a 9.500 giri, 75 Nm a 7.250 giri; Euro 5+.
- Cambio/trasmissione: 6 rapporti; frizione assistita/antisaltellamento; finale a catena.
- Telaio: acciaio tipo diamond; interasse 1.560 mm; inclinazione cannotto 27°; avancorsa 111 mm.
- Sospensioni: ant. Showa SFF‑CA 43 mm USD (precarico); esc. ~200 mm. Post. Pro‑Link Showa (precarico); esc. ~190 mm.
- Freni: ant. doppio disco 310 mm (pinze 2 pist.); post. 256 mm; ABS 2 canali.
- Ruote/Pneumatici: 21″ (90/90‑21) ant., 18″ (150/70‑18) post.
- Dimensioni/pesi: 2325×838×1455 mm; sella 850 mm; luce a terra 210 mm; peso ~210 kg; serbatoio 16,9 L.
- Elettronica: ride‑by‑wire con riding mode (EP/EB/HSTC/ABS su livelli), TFT 5″, USB/Bluetooth.
- Novità 2025: doppio LED anteriore; parabrezza Durabio; pacchetti accessori ampliati (borse morbide impermeabili, sella comfort +20 mm, parabrezza alto, deflettori, fendinebbia, allarme).
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