Piaggio Medley 125, il ruota alta che mancava nella gamma [PROVA SU STRADA]

Di nuovo in sella, ci conferma tutti i suoi pregi. Difetti? Poteva arrivare prima

Piaggio Medley 125 Dopo averlo conosciuto alla presentazione di un paio di mesi fa (qui il nostro articolo), abbiamo ora potuto provare a lungo un esemplare 125 del nuovo arrivato della Casa di Pontedera, che lancia la sfida agli Honda SH di più ridotta cilindrata, con un prodotto davvero ben fatto. Unisce il design italiano che, non per campanilismo, è una spanna sopra a quello della concorrenza, con qualità inattese per uno scooter a livello di dinamica di guida, oltre che una parte tecnica degna di nota con il nuovi propulsori della famiglia i-get, qui accoppiati con un innovativo sistema di Start&Stop. Il vano sottosella più capiente del segmento e tra i meglio tagliati, oltre a consumi contenuti, completano un prodotto a cui trovare un difetto vero sembra quasi impossibile. Peso e prezzo sono sostanzialmente allineati con quelli della migliore concorrenza diretta a cui, ne siamo certi, il Medley andrà a prendere una bella quota di mercato.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Eleganza e stile da primo della classe
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Nella scelta dello scooter possono prevalere anche altri fattori, essendo un mezzo con cui ci si muove quotidianamente e che deve rispondere a tante esigenze, ma il lato estetico è sempre la principale voce da soddisfare. Soprattutto per noi italiani, che più di altri siamo attenti al gusto ed al piacere che un look curato riesce a regalare. Per questo siamo anche i migliori a creare oggetti che spesso sono diventati pezzi della storia del design. Tanto per non andare lontano, sono appena state spente le 70 candeline per una delle due ruote più famose di sempre: la Vespa. In Casa Piaggio non si può certo dire che non sappiano fare gli scooter ed il nuovo Medley ne è una bella conferma. Si propone come un mezzo comodo e perfetto per muoversi in città, ma non rinuncia ad un impatto estetico davvero molto piacevole. Si tratta di un prodotto tutto nuovo, che richiama alcuni elementi sia dal fratello minore, il Liberty, che da quello maggiore, il Beverly. Nell’insieme è gradevole e rende evidente che le sue linee siano studiate almeno per due scopi: appagare il gusto di chi lo guardi e trasmettere una sensazione di qualità molto elevata. Materiali ed accoppiamenti molto ben curati, ma anche le linee sono morbide e sinuose, con scelte cromatiche azzeccate e tutti gli elementi in gioco che si abbinano senza lasciare nulla al caso. Una eleganza degna di nota, che non sconfina mai in un eccesso di fronzoli.

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Frontalmente la cravatta cromata, ormai un classico della Casa di Pontedera, impreziosisce ed alleggerisce il look dello scudo, delimitato lateralmente anche dai due elementi che racchiudono luci diurne a LED e frecce. Una unione di linee tese e curve che fa venire quasi voglia di sfiorarlo con le mani, quasi fosse una bella donna. Ok, è “solo” uno scooter, però una cura ed una attenzione al dettaglio così meritano un plauso. Sella e zona interna della parte frontale sono in tinta, mentre i fianchi sono scavati da due nervature che formano una parte concava ed una convessa. A dimostrazione dell’attenzione per l’estetica, le pedane del passeggero sono grigio chiaro ed è stato inserito un baffo nel medesimo colore che finisce sotto la pedana. Posteriormente, sotto il portapacchi, che fa da base per un eventuale bauletto e che integra le maniglie per il passeggero, troviamo un piccolo doppio fanale, anch’esso a LED. I cerchi sono disegnati da sei leggere doppie razze, mentre la strumentazione è classica nella parte analogica, a cui unisce un display per completare l’esposizione dei dati. Gli indici e le lancette bianche sono retroilluminati in blu, con il gradevole effetto di un cambio di look al calar del sole.

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Oltre al lato estetico, come anticipato il sottosella è il più capiente di categoria con oltre 36 litri, oltretutto ben tagliato ed in grado di ospitare due caschi veri. Merito della collocazione del serbatoio della benzina, che trova posto sotto la pedana, con due ulteriori vantaggi: l’abbassamento del baricentro e la possibilità di rifornire più comodamente. Lo scotto da pagare è invece la forma della pedana, che non è piatta, ma che comunque offre una discreta capacità di ospitare oggetti, che possono essere fissati con il pratico gancio a scomparsa del controscudo.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★☆ 

Il 125 è fluido e silenzioso, porta al debutto per Piaggio lo Start&Stop
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Il Medley è mosso da un propulsore che può essere 125 o 150. Si tratta di una unità monocilindrica a 4 valvole per cilindro, della stessa famiglia di quelli a 3 valvole destinati al Liberty. Gli i-get sono raffreddati a liquido e dotati di una moderna iniezione elettronica. Il 4 valvole è anche il primo Euro 4 di questo segmento. Nella guida se ne apprezzano molto alcune doti, in primo luogo la silenziosità di marcia e l’erogazione molto fluida. Come tutti i 125 non è un fulmine di guerra e le qualità dinamiche del Medley possono far desiderare una potenza maggiore, ma i suoi circa 12 cavalli sono egregiamente “spalmati” da una curva di erogazione ottima e da una trasmissione molto ben tarata. La coppia massima di 11,5 Nm viene erogata a 6.500 giri ed è proprio in questa zona che viene fatto lavorare il motore, fino al regime di potenza massima, poco oltre quota 8 mila. Perfetto per la città, con un discreto brio nelle accelerazioni e nelle riprese nel traffico, è molto progressivo ed ha dalla sua anche un buon allungo. Non sembra soffrire mai, nemmeno tenendo costantemente l’acceleratore aperto in un lungo rettilineo, mostrando una propensione alla guida in autostrada anche in questa cilindrata, nella speranza che prima o poi le norme gli possano consentire di farlo.

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Fino a qui abbiamo parlato di un buon motore, con il plus dell’Euro 4, ma la chicca del Medley è evidente fin dall’accensione. Una sonorità particolare all’avviamento a freddo, che dopo una frazione di secondo di incertezza diventa più naturale. Il motivo di questa caratteristica è l’assenza di un motorino di avviamento classico, con relativi ingranaggi. Il Medley porta infatti al debutto per Piaggio un sistema di Start&Stop, chiamato RISS (Regulator Inverter Start & Stop System) e basato sull’innovativa accensione con un sistema brushless montato direttamente sull’albero motore. La comodità è evidente nella guida cittadina, dove al semaforo il motore si spegne dopo pochi secondi, per riavviarsi in modo molto veloce, oltre che istantaneo e senza le vibrazioni o il rumore di un normale avviamento. Oltre al beneficio sui consumi, è chiaro che anche in termini di comfort si tratti di una soluzione interessante. L’indicatore della carica della batteria sul display è solo un dettaglio, perché il sistema si disattiva in automatico, se il livello scende sotto soglia, senza che lo si debba fare con il tasto sul blocchetto di destra.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★★ 

Un telaio sorprendente, oltre che pratico riesce ad essere molto divertente
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La dinamica di guida non è probabilmente tra i principali pregi degli scooter di questo segmento. Il Medley invece si fa apprezzare e stupisce proprio per quanto telaio e ciclistica consentano in termini di divertimento di guida. Lo avevamo potuto constatare tra le tortuose strade dell’entroterra dell’Argentario, ne abbiamo avuto una conferma nella nostra prova su strada. Nemmeno scooter di media cilindrata ritenuti dei riferimenti riescono ad arrivare a tanto. Il Medley ha una taratura un po’ rigida delle sospensioni posteriori (peraltro regolabili in precarico su 5 posizioni), che si fa sentire sulle buche, in modo comunque non eccessivo, ma di contro ha un amore quasi innaturale per le pieghe. Così ti ritrovi a grattare il cavalletto sulle rotonde cittadine o a percorrere uno svincolo ad andatura motociclistica, senza mai mettere minimamente in crisi il Medley. Merito di una stabilità pazzesca per uno scooter 125, con un telaio che sarebbe all’altezza di una motorizzazione ben più performante e che è rigido ed estremamente preciso.

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La forcella anteriore è meno secca nelle reazioni rispetto alla coppia di ammortizzatori posteriore, offrendo anche un buon comfort. La posizione in sella è buona, con una seduta comoda e spazio abbondante anche per il passeggero. I piedi sono invece vincolati da una pedana tagliata in due parti dalla presenza del serbatoio. Poco male, si sta comunque in una posizione ottimale e pratica. Eredita dal fratello minore gran parte della sua maneggevolezza e facilità di guida, restando molto compatto e con un peso contenuto, di poco oltre i 130 Kg. Anche l’impianto frenante è lodevole, grazie ad un moderno ABS Bosch, che agisce sulla coppia di dischi, da 260 all’anteriore, 240 dietro. Le ruote sono da 16” davanti, da 14 dietro, anche per lasciare spazio e capacità al sottosella, con gomme 100/80 e 110/80. Nell’uso quotidiano non mancano la pratica presa USB per ricaricare lo smartphone all’occorrenza, ma nemmeno un vano portaoggetti davanti alle gambe.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★½ 

Allineato con il suo rivale più diretto nel prezzo, con una qualità però superiore
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La scelta, listino alla mano, pare scontata: andare a dar fastidio a sua maestà Honda SH (lo è almeno stando alle classifiche di vendita) proponendo ad un prezzo molto simile un prodotto che promette di più. Il nuovo Medley parte infatti da 3.100 euro per il 125, 200 in più se scegliete il 150, quando l’avversario giapponese in pari versione con ABS, ne costa 3.180. L’italiano ha poi in canna una serie di cartucce importanti, a partire da un progetto più giovane essendo appena nato, ma soprattutto un design ricercato ed una cura costruttiva eccellente, una dinamica di guida inarrivabile ad un altro pari cilindrata, l’omologazione Euro 4 ed un sistema di Start&Stop all’avanguardia. Anche sul fronte consumi, con un dato dichiarato di 47,5 Km/l nel ciclo WMTC, il Medley non delude. Nel nostro test abbiamo potuto toccare con mano quanto il dato sia reale e non solo teorico. In effetti i 40 con un litro sono “nelle sue corde” anche con una guida non troppo attenta, mentre pare quasi impossibile scendere sotto i 30. L’i-get in declinazione a 4 valvole per cilindro, rispetto al 3 che avevamo provato sul Liberty, soffre meno la guida a velocità costante in tratte extraurbane, dove il consumo resta molto contenuto anche andando sempre a gas aperto al 100%. Quanto agli accessori, partiamo prima di tutto dalla possibilità di scegliere il Medley S, con 150 euro in più, che offre finiture in grigio antracite per i cerchi e per alcuni dettagli a contrasto delle carene, incluso il maniglione portapacchi. All’S” sono anche dedicate colorazioni specifiche, con il Nero Grafite, il Rosso Ibis ed il Blu Sport. Poi c’è spazio per personalizzarlo in funzione delle proprie esigenze, con cupolini e parabrezza che incrementino la protezione aerodinamica (assente per il busto in configurazione base), bauletti in tinta da 30 o 37 litri, ma non mancano optional tecnologici come PMP (Piaggio Multimedia Platform) e PSS (Piaggio Sound System).

PRO E CONTRO
Ci piace:
Estetica elegante, design e qualità eccellenti, dinamica di guida di riferimento, consumi contenuti

Non ci piace:
Un po’ rigide le sospensioni posteriori

Piaggio Medley 125: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★☆ 
Maneggevolezza:★★★★★ 
Cambio e trasmissione:★★★★½ 
Frenata:★★★★☆ 
Sospensioni:★★★★☆ 
Guida:★★★★★ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★★☆ 
Dotazione:★★★★☆ 
Qualità/Prezzo:★★★★½ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★½ 

Abbigliamento del test:
Giacca: Spidi Evorider Tex
Guanti: Spidi STR-4 Coupe
Pantaloni: Spidi Ronin Pants
Scarpa: Stylmartin Sunset
Casco: Nolan N21 Visor

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