Monopattini e micromobilità: si può circolare a Milano, parte la sperimentazione

Completata la posa dei cartelli

Aperta la circolazione sperimentale dei mezzi di micromobilità nel capoluogo lombardo
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Monopattini, segway, hoverboard e monoruote a propulsione elettrica possono circolare a Milano, dopo il posizionamento dei cartelli che segnalano le strade sulle quali è possibile o meno utilizzarli.

Informazioni

La notizia, comparsa sul sito del comune cittadino, sottolinea non solo la posa della segnaletica, ma anche la selezione di tre società che possono gestire il servizio sharing di micromobilità in città, disponendo ciascuna di una flotta di 750 monopattini, quindi “2.250 dispositivi presenti in città” come sottolineato. Completate le pratiche con l’amministrazione, può prendere forma il servizio di sharing, si indica ancora nell’occasione.
Tra gli aspetti messi in evidenza anche l’uso di mezzi omologati, equipaggiati con luci, limitatori di velocità, oltre alle buone condizioni generali che garantiscano sicurezza e impiego. Senza dimenticare il rispetto delle norme. Tra queste, la sosta dei monopattini e degli altri veicoli citati risulta consentita negli stalli dedicati alle biciclette o al lato della strada, salvo non sia permesso, comunque “mai in contrasto con quanto previsto dal codice della strada e sempre con buonsenso affinché non costituiscano un intralcio o un pericolo”, si evidenzia ancora. Nella sola Cerchia dei Navigli sono presenti oltre 4.300 stalli e, in città, se ne calcolano oltre 32.000, di cui 6.900 all’esterno del Municipio 1 nei pressi di fermate della metropolitana, quindi altri 3.350 lungo le ciclabili.

Il via

I 130 cartelli posti lungo la cintura esterna della città milanese consentono, dunque, questa sperimentazione programmata sino a luglio 2021, secondo le linee guida del Ministero dei Trasporti stabilite a giugno. Si consente la circolazione di questi mezzi di tipo elettrico nelle aree pedonali a una velocità non superiore ai 6 chilometri orari, considerando che lo stesso decreto indica la dotazione di un limitatore. Quindi, parlando solo di monopattini e segway, anche su piste e percorsi ciclabili, ciclopedonali e nelle Zone 30, limitando la velocità sino a 20 chilometri orari, riprendendo ancora le indicazioni.
Segnalate anche delle eccezioni riferite ad alcune di queste strade o porzioni di esse, in base agli 80 cartelli stradali di divieto posti all’ingresso. Si tratta di percorsi con la pavimentazione in pietra di fiume, corsie preferenziali presenti anche in aree contrassegnate “Zone 30” prossime ai binari delle linee tranviarie, salvo “non siano in una sede stradale separata”, quindi spazi di parcheggio a fondo cieco e gallerie pedonali, come riferito.
Previsto l’impiego anche in tratti ciclopedonali delle aree verdi, solo dopo l’approvazione del Consiglio comunale, in base a una “modifica al regolamento del verde”, è stato ancora comunicato.

Foto di repertorio

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