Michelin Power GP2: la PROVA sul circuito del Mugello [FOTO]
Lo pneumatico francese capace di far divertire sia su strada che in pista in piena sicurezza
L’immancabile appuntamento di Michelin Power Days arriva puntuale ad aprire la stagione motociclistica, in un periodo che ha visto spesso il Nord Italia alle prese con il maltempo. Come un raggio di sole che squarcia le nuvole del cielo, i nuovi pneumatici francesi illuminano la giornata con l’ultima evoluzione del Bibendum, le Power GP2. Progettate per poter essere utilizzate sia su strada che in pista (50% e 50%) per dare sfogo in tutta sicurezza alle proprie emozioni. La tecnologia deriva direttamente dall’esperienza di Michelin nel Campionato del Mondo FIM MotoGPTM. Le GP2 sono la novità del 2024 che sostituiscono le ormai collaudate Power GP.
Le Michelin Power GP2 hanno una struttura in tela in aramide abbinata alla tecnologia Radial-XEVO. Tecnologie che permettono di conferire stabilità, indipendentemente dalle sollecitazioni. Il nuovo pneumatico posteriore è costituito da una mescola dura per tutta la larghezza del battistrada (Michelin 2CT+), dove ai lati vi è sovrapposta una più morbida. Le Michelin Power GP2, essendo in bi-mescola hanno la parte centrale realizzata in materiale Michelin Silica (silice) per garantire un’elevata aderenza sul bagnato e resistenza all’usura superiore. Mentre le spalle sono in tecnologia Michelin Carbon Black (nero di carbone), che permettono una massima trazione e aderenza sull’asciutto fino agli alti angoli di piega, entrando rapidamente in temperatura. Il disegno del battistrada è di tipo “sportivo/pistaiolo” con un rapporto vuoti/pieni del 6,5%. Come parametro di confronto possiamo guardare le Michelin Power 6 che sono prettamente stradali, col disegno del battistrada dal rapporto vuoti-pieni dell’11%. Il pneumatico anteriore invece si differisce che è in tecnologia Michelin 2CT, ovvero, il materiale della parte centrale non si estende fino ai lati.
LA PROVA AL TEMPIO DEI MOTOCICLISTI
Quanto è bello ritornare in pista e quanto è bello girare sul tracciato disegnato tra le colline toscane al nome del Mugello. Noto anche come il Tempio dei Motociclisti. Ci aspettano ben 5.245 metri di asfalto che si snodano tra 15 curve ed un rettilineo così lungo da percorrere a tutta manetta. Possiamo scegliere se provare i nuovi Power GP2 in sella ad una “estrema” Aprilia RS 660 Extrema, o su una “tuonante” Aprilia Tuono 660 Factory. Al di là del gioco di parole, preferiamo scendere in pista con la RS 660, una moto che abbiamo già avuto modo di conoscere (clicca qui).
Inizia il primo turno, giù la visiera e si parte con cautela sia per toglierci un po’ di ruggine da dosso e sia per le gomme fredde. Una delle caratteristiche principali di questi pneumatici è che entrano rapidamente in temperatura e non necessitano dell’utilizzo delle termo-coperte. Le pressioni di partenza a freddo sono di 2.1 bar per l’anteriore e 1.9 bar per il posteriore. Completiamo tutto il primo giro di lancio e sentiamo un buon grip sulle spalle. Le gomme sono nuove e di grip ne hanno da vendere ma facendole entrare per bene in temperatura, si rischia meno di “strapparle” inutilmente. Giunti nuovamente tra le curve (Luco-Poggio Secco) iniziamo a tirare un po’ la corda. Ottimo è l’inserimento e la percorrenza che abbiamo nelle due S che si seguono fino a giungere alla Casanova-Savelli. L’avantreno lavora bene, da fiducia.
La trazione del posteriore è fondamentale nella percorrenza delle due arrabbiate, che per quanto lo pneumatico venga schiacciato a terra dalla forza centrifuga, sentiamo che possiamo spingere tranquillamente un po’ di più per non perdere velocità lungo salita. Tra una curva ed un’altra però, notiamo che il Traction Control sta tappando un po’ le ali per il nostro stile di guida e allora preferiamo impostarlo a “0”, così come la marcia che riteniamo sia più indicata da utilizzare tra le curve sia la 3°, mentre la 4° la sfruttiamo solo per le Arrabbiate. Puntiamo ad guida scorrevole, pennellando le traiettorie, per sfruttare al meglio il potenziale delle gomme e soprattutto della media cilindrata della RS. Bandiera a scacchi, tutti fuori e si esce con buona soddisfazione rientrando ai box. Moto ferma e misuriamo subito le pressioni e le temperature a caldo. La pressione è di 2.3 bar per entrambi i pneumatici e la temperatura del posteriore di 52.3 gradi, mentre l’anteriore è di 47.8 gradi.
Le GP2 hanno lavorato molto bene e non hanno subito alcuna forma di stress. Il tempo scorre veloce e la giornata passa in fretta tra chiacchiere tra appassionati, addetti ai lavori, special guest (Marco Lucchinelli e Fausto Ricci) e tanti altri ancora. Il Michelin Power Days è l’occasione per vivere insieme agli amici ed ai propri idoli, una due giorni in full gas da ricordare.
Le Michelin Power GP2 si confermano essere l’evoluzione delle GP proprio per una maggior sensazioni di fiducia dell’anteriore. Il posteriore è sempre stato sincero anche a fine giornata con la gomma alquanto “sfruttata”. All’ultimo turno, all’uscita della Correntaio, il posteriore ci ha avvisato che iniziavamo a spalancare troppo rapidamente la manopola del gas. Subito abbiamo parzializzato e ripreso il controllo senza alcun timore.
Questo è un ottimo segno di feeling che sa trasmettere la gomma. Capace di non mollarti improvvisamente ma che è lì a sussurrarti nell’orecchio quando è il momento di non esagerare. Lo pneumatico Power GP2 è un amico sincero, un amico di viaggio perché dobbiamo ricordare che è un pneumatico stradale. La sua missione, è dare il meglio di se anche nelle condizioni non perfettamente ideali come quelle di una pista e se poi utilizzato in un circuito, deve essere capace allo stesso tempo di farci divertire senza risparmiarsi.
L’Aprilia RS 660 Extrema è stata la co-protagonista della giornata e ci vorrebbe un intero capitolo a parte per poterla raccontare. Magari in una prossima prova dettagliata.
Dal Michelin Power Days è tutto e vi diamo appuntamento col Bibendum al prossimo evento!
Dimensioni disponibili dei pneumatici MICHELIN POWER GP2
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