BMW F800R – Prova su strada

La naked della famiglia F è una moto equilibrata, maneggevole e versatile

Abbiamo avuto modo di provare una F800R, che ci è stata affidata al corso di GuidarePilotare alla BMW Motorrad Riding Academy (link all’articolo) ed il caso ha voluto che il giorno successivo fossimo in Bmw a ritirare proprio una moto identica, colori a parte, per una prova su strada. I casi della vita! La versione R della F800 è in commercio, identica se non per qualche piccolo ritocco, da ormai quattro anni, ha riscosso un discreto successo, grazie al prezzo, ma non solo. La media della casa dell’elica è una naked che si sfrutta bene in ogni contesto: molto maneggevole in città, ma anche potente e con una ottima ciclistica per potersi divertire su tortuosi percorsi extraurbani. La BMW F800R è facile e comoda anche nelle manovre da fermo, grazie a sella e baricentro bassi ed un peso contenuto in 182 kg a secco. Si presta bene, di conseguenza, per l’utilizzo da parte del pubblico femminile o di chi voglia approcciarsi al mondo delle due ruote. Attenzione però: se ci si prende gusto non è necessario cambiare moto alla ricerca di qualcosa in più a livello di prestazioni, qui siamo di fronte ad una moto divertente ed apprezzabile anche da parte di guidatori esperti, abituati a cilindrate e potenze ben superiori.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Bella, ben rifinita e di carattere, anche se meno BMW dei modelli di fascia alta

Il family feeling è ben evidente nel sempre presente faro anteriore asimmetrico, nel caso della R troviamo poi chiari richiami alla sorella maggiore K 1300 R. Il look è ben riuscito, i pareri di chi si ferma a guardarla sono sempre dai toni positivi, è una moto ben equilibrata e curata nei dettagli. Come ad esempio i cerchi fucinati con la valvola montata lateralmente su una razza, più facile e comoda nell’utilizzo rispetto alla soluzione classica. Il serbatoio, in plastica, è posto sotto al passeggero, BMW dice sia una soluzione che garantisce una distribuzione dei pesi più ottimale. Inoltre si lascia spazio ad un ampio airbox ed alle centraline nello spazio occupato dal finto serbatoio davanti al pilota, con la presa d’aria posta lateralmente. Proprio questa è in tinta con il resto della moto, mentre era nera nella prima versione, lanciata all’Eicma 2008. Rispetto ai prodotti BMW di fascia alta, i puristi della casa dell’elica contestano alle “F” l’eccessiva standardizzazione e somiglianza alle giapponesi. Certo, non ci sono il motore boxer, il cardano, il telelever all’anteriore o i comandi delle frecce separati sui due lati del manubrio, ma troviamo comunque dei particolari che si sono ormai affermati come marchio di fabbrica, vedi il faro asimmetrico, il quadro strumentazione o la sonorità del bicilindrico, tipicamente BMW anche se la geometria non è la più classica a cilindri contrapposti. La BMW F800R non è per nulla una moto banale, ha carattere da vendere anche nell’aspetto estetico. Lo scarico contribuisce a darle un po’ di “cattiveria” in più, essendo più corto di quello montato sulla S. Questo grazie al fatto che il catalizzatore qui è separato. La strumentazione ha due indicatori analogici per tachimetro e contagiri, oltre ad un display che riporta le altre informazioni su livello benzina, temperatura, marcia inserita, oltre a quelle del computer di bordo (optional) su pressione delle gomme, consumo, ed altro ancora. Una piccola nota negativa riguarda l’indicatore del livello della benzina, che purtroppo è andato il tilt sull’esemplare in prova. Ha iniziato passando dal pieno alla riserva in pochi chilometri, e alla fine siamo rimasti a piedi! Con l’indicatore che dava ancora tre tacche, quindi un’autonomia ancora abbastanza importante, la moto si è spenta perché la benzina era, in realtà, finita. Si sente la mancanza di un buon vecchio galleggiante, a volte.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★½ 

Motore e potenza sono sufficienti a divertirsi in qualsiasi situazione

Il motore otto valvole bicilindrico in linea, soluzione con cui solitamente si abbina un contralbero di equilibratura, ne è invece privo. I tecnici BMW hanno optato per una soluzione alternativa, unica nel panorama motociclistico attuale, con un sistema cinematico di compensazione delle forze di inerzia tramite una biella, sfasata di 180° rispetto ai pistoni, ed una massa di equilibratura. Il risultato è molto buono, anche se il propulsore, montato trasversalmente ed inclinato in avanti di 30°, non è completamente privo di qualche vibrazione. Il propulsore è dotato anche di una raffinata lubrificazione a carter semisecco, solitamente prerogativa di moto di categorie superiori. Sono garantiti dalla casa interventi di manutenzione limitati ed un livello di affidabilità molto elevato. Gli 87 cavalli non sembrano mai troppo pochi, nemmeno percorrendo strade su cui abitualmente veniamo a divertirci con moto anche da oltre 140 cavalli. Certo, con le marce più alte la spinta non è da supersportiva, ma su strade aperte è forse meglio così, la patente ringrazia! La potenza massima viene erogata a soli 8.000 giri, gli 86 Nm di coppia a 6.000, non le manca certo la dote dell’elasticità, consente infatti di riprendere bene da regimi ridotti, anche se la rapportatura è abbastanza lunga sui primi tre rapporti. Ottima invece la scelta di optare per le tre marce alte con una rapportatura più corta della F800S. Vista l’assenza di una carenatura completa era infatti inutile inseguire una velocità massima troppo elevata, meglio favorire l’accelerazione. Anche la sonorità del bicilindrico è apprezzabile, oltre al fatto che, non di rado, scoppietta piacevolmente in rilascio.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★★ 

Superlativa per la semplicità con cui si lascia guidare, adatta anche all’utilizzo cittadino

Sarà che dopo una giornata passata ad esercitarsi sulla pista di handling di Misano tutto riesce più facile, ma la BMW F800R ci è sembrata una regina di maneggevolezza e guidabilità. Si guida con una semplicità ineguagliabile, si piega tanto e senza fatica e le si fa fare praticamente di tutto, anche in città, dove non ci saremmo attesi di trovarla così comoda. Il manubrio alto farà venir voglia di cambiare moto a chiunque sia abituato ad una supersportiva con gli scomodi semimanubri. Ottima la trazione in uscita di curva, non si sente mai la mancanza del controllo di trazione. La ciclistica è semplice ma di ottimo livello, da segnalare di serie l’ammortizzatore di sterzo. All’anteriore troviamo una forcella tradizionale con steli da 43 millimetri. Dietro monta un mono regolabile in estensione e precarico. Il forcellone in alluminio è dedicato, non è infatti lo stesso della S. Il telaio è perimetrale sempre in alluminio, abbinato ad un telaietto posteriore in tubi di acciaio. I cerchi da 17” sono sportivi nel disegno, in alluminio fucinato, con una classica gommatura da 120/70 all’anteriore e 180/55 al posteriore. L’impianto frenante prevede un doppio disco anteriore da 320 millimetri, con pinze della italiana Brembo, a quattro pistoncini, mentre dietro il disco è da 265 mm. Di serie i tubi in treccia d’acciaio, che garantisco una maggior costanza di rendimento ed un feeling migliore con la leva del freno, che non diventa mai spugnosa. Davvero un ottimo impianto frenante, nella prima simulazione di frenata di emergenza in pista, con uno sforzo contenuto ed utilizzando due sole dita, ci siamo ritrovati sulla sola ruota anteriore! Da segnalare solo la sensazione che l’Abs tenda ad allungare un po’ le frenate sulle sconnessioni, “tagliando” un po’ troppo la frenata nella situazione tipica di passaggio su un tombino o su un dislivello marcato dell’asfalto. Ottimo invece il comando della frizione, di tipo tradizionale “a filo” e non idraulico, ben modulabile ma molto morbido, per la felicità delle donne.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★½ 

Una moto da almeno 20 con un litro, a listino da 8.950 euro.

Disponibile, senza sovrapprezzo, anche nella versione depotenziata per neopatentati. L’esemplare in prova era praticamente full optional, con 1600 euro di equipaggiamenti aggiuntivi: verniciatura opzionale (270 euro), Dynamic Package (350), Touring Package (530), RDC per il controllo della pressione degli pneumatici (225) e antifurto (sempre 225). Il listino è di 8.950 euro, un prezzo interessante, soprattutto alla luce dei contenuti e del marchio. I consumi sono ridotti, in linea con quelli di uno scooter piuttosto che di una moto così divertente. Il raffinato sistema di alimentazione e di gestione dei corpi farfallati da 46 mm consente, con un po’ di attenzione, di percorrere 25 chilometri con un litro. Nel nostro test siamo stati intorno ai 20, difficilmente si scende al di sotto di questa soglia, anche nella guida cittadina.

PRO E CONTRO
Ci piace:
Una moto completa ed adatta a tutti, dal neopatentato allo “smanettone” che voglia un mezzo comodo e fruibile con cui divertirsi e che consuma poco

Non ci piace:
Indicatore del livello benzina un po’ “ballerino”, qualche vibrazione ai regimi più elevati

BMW F800R: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★½ 
Maneggevolezza:★★★★★ 
Cambio e trasmissione:★★★★½ 
Frenata:★★★★½ 
Sospensioni:★★★★½ 
Guida:★★★★★ 
Comfort pilota:★★★★½ 
Comfort passeggero:★★★★½ 
Dotazione:★★★★☆ 
Qualità/Prezzo:★★★★☆ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★★ 

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