Anlas Capra Extreme: il nuovo pneumatico da enduro da competizione

L'azienda turca introduce diverse novità nella mescola e nei compositi usati

Due le varianti per lo pneumatico posteriore: la prima, Standard, per chi non vuole farne un uso professionistico; la seconda, la Soft, dedicata esclusivamente alle competizioni

Anlas leader turco nel settore pneumatici per moto e scooter, presente da più di due anni nel nostro Paese, fa le cose per bene e con calma. Instauratasi nel settore pneumatici moto e scooter nel nostro paese, con idee chiare e un approccio al cliente “sartoriale”, come amano definirlo, ha nel settore moto creato una linea di pneumatici che si adattano alla scelta del  motociclista per la sua cavalcatura, come una scarpa cucita a mano, tenendo cioè presente le esigenze della situazione di impiego, il tipo di percorso e la performance richiesta.

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Ormai conosciutissima e consolidata la linea Capra, che con le sue derivazioni copre l’intero settore di impiego delle maxienduro, dalla Capra RD 90% stradale e 10% off-road alla Capra X, tassellato studiato appositamente per avere ottime performance anche sull’asfalto, e permettere un utilizzo a tutto tondo, con buone prestazioni anche sul bagnato, grazie all’inserimento del silice all’interno della mescola, una carcassa radiale permette stabilità alle alte velocità e la particolare costruzione del tassello riduce sensibilmente il rumore, “ululato” da rotolamento, e garantisce lunga durata di percorrenza, sia in off, limitando i tagli da “wheeling”, che su bitume grazie alla consistenza della mescola usata sui tasselli centrali. Era il momento per Anlas, di cimentarsi in un settore più specialistico, e, fedeli alla loro filosofia aziendale, che non lascia nulla all’improvvisazione, la scelta è stata semplice, enduro da competizione. Ecco nascere Capra Extreme, uno pneumatico da enduro da competizione, che porta diverse novità nel settore, a partire dalla mescola e i compositi usati, grazie al settore di ricerca e sviluppo chimico Anlas in Turchia, dove i laboratori a stretto contatto con il reparto tecnico sviluppano in tandem nuove mescole e soluzioni di fusione, a braccetto con tester e prove di utilizzo sul campo,  mantenendo il concetto di sviluppo “sartoriale” attivo sin dalla prima decisione strategica aziendale.

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Per lo sviluppo di Capra Extreme, Anlas pone in primo piano un utilizzo a 360 gradi dello pneumatico, testato in tutti gli scenari possibili, con più di 2000 ore di guida, e 7300km percorsi, tra il livello del mare sino ai 3000 metri, con 3000km di rally e una Dakar inclusa, a opera del tester  Serkan Ozdemir. La carcassa dei Capra Extreme, è realizzata con una struttura Bias con angoli sovrapposti delle tele, che donano morbidezza e sopratutto una maggior resistenza alle forature, garantendo l’evitarsi di deformazioni in frenata, grazie alla conformazione del tallone rinforzata. Per il disegno dei tasselli Anlas sceglie una configurazione differenziata, che permette allo pneumatico di aderire in maniera efficace anche sulle superfici viscide, il particolare disegno, da alla zona centrale nel gioco tra pieni e vuoti ottimo grip in apertura e frenata, accentuando sulle spalle a geometria differenziata, con profilo della carcassa molto accentuato, la trazione sia in curva che su fondi fangosi e poco aderenti. La vera novità, però arriva nella mescola, qui Anlas, introduce una nuova tecnologia di fusione, sul mercato, la LRT, (liquido,rubber,tecnology) letteralmente, gomma liquida, questa nuova tecnica di fusione permette un’elevata resistenza agli strappi, grande stabilità, forte resistenza all’abrasione e buoni livelli di aderenza sia sui terreni asciutti sia bagnati, la “formula magica” di casa Anlas, che garantisce di aver trovato, in questo sistema, la soluzione ideale che non scende a compromessi tra tenuta su fondi impervi e stabilità dello pneumatico.

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Le Capra Extreme vengono offerte in due varianti per lo pneumatico posteriore, la prima, Standard, per chi non vuole farne un uso professionistico, ma comunque richiede performance superiori, “sempre di Extreme stiamo parlando”, la seconda, la Soft, dedicata esclusivamente alle competizioni, mentre per l’anteriore la mescola è unica. La presentazione, ha dato modo, a Salice Terme, di mettere subito alla prova gli pneumatici nelle condizioni più avverse che l’oltrepò pavese poteva offrire. La pioggia battente che da giorni non dava tregua, ci ha accompagnato per tutta la giornata di test, divisi tra un fettucciato tecnico, ed un sottobosco argilloso e bagnato, che ci hanno permesso di scoprire il comportamento delle gomme e la trazione del posteriore nella situazione più ostica per un tassellato, lasciando emergere l’ottime direzionalità all’anteriore, e il grip del posteriore, sopratutto per la Soft, che aggrappa bene e spinge anche su salite fangose, e permette cambi di direzione decisi anche spalancando il gas. Per prestazioni su terreno asciutto e “grippante” dove poter valutare il comportamento in velocità e curva si dovrà attendere un test con clima più clemente, ma se il buongiorno si vede dal mattino, e se il grip in queste condizioni era già ottimo, stupirsi dei risultati su terreni ideali non sarà per nulla difficile.

 

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