Una iena in sella: Matteo Viviani racconta la sua passione per la moto [INTERVISTA ESCLUSIVA]

Il conduttore TV è stato avere mattatore della presentazione del nuovo corso di Moto Morini

"fa effetto vedere il passaggio di un'azienda storica interamente a una proprietà cinese, ma è innegabile che questo possa dare un nuovo trampolino di lancio - ha detto -. L'augurio comune è quello di vedere Moto Morini diffondersi nel mondo così come accaduto ad altri marchi
Una iena in sella: Matteo Viviani racconta la sua passione per la moto [INTERVISTA ESCLUSIVA]Una iena in sella: Matteo Viviani racconta la sua passione per la moto [INTERVISTA ESCLUSIVA]

“Una iena in sella”. Potremmo intitolare così l’intervista che abbiamo realizzato oggi a Matteo Viviani. Il noto conduttore e inviato de Le Iene è anche un grande appassionato di motociclette ed è stato il mattatore della presentazione del nuovo corso di Moto Morini. Ecco cosa ci ha raccontato.

Matteo, da dove nasce la passione per le moto?
“La mia passione per la moto nasce nel passato, prima come crossista scarso, poi mi sono fermato per un po’ per riprendere 15 anni dopo. Con l’arrivo dei figli sono cambiati gli orizzonti e sono approdato all’enduro”.

Hai girato l’Europa in lungo e in lago: i viaggi sono ispirati dal tuo lavoro?
“Sono conseguenza del mio lavoro. Volente o nolente, chi fa il mio mestiere viene a contatto con così tanto dolore che a un certo punto c’è bisogno di depurarsi. Dopo il mio primo viaggio in solitaria, solo con moto e tenda, mia moglie mi ha detto che avevo cambiato faccia e così ogni anno lei mi sprona a partire per ritrovare il mio equilibrio”.

Quindi in moto sempre da solo.
“Sì sì, da single. In moto devi soffrire, sudare e non usare i campeggi, ma solo dormire in tenda dove capita”.

Hai già pensato alla prossima meta?
“Sono reduce da un tour in Norvegia lungo 20 giorni e devo dire che è stata una bella prova. Una delle prossime scelte potrebbe essere la nuova Zelanda o l’Alaska. Non so perché, lo scopriremo, ma posso dire che io parto sempre con le gomme tassellate perché venendo dal cuore dalla Toscana aborro le autostrade e adoro i boschi, quindi la scelta va in quella direzione”.

Moto_Morini_Viviani_2018_12

Moto Morini da qualche giorno è di proprietà cinese. Sorpreso?
“Devo essere onesto: fa effetto vedere il passaggio di un’azienda storica interamente a una proprietà cinese, ma è innegabile che questo possa far superare alcuni limiti e dare un nuovo trampolino di lancio. L’augurio comune è quello di vedere Moto Morini diffondersi nel mondo così come accaduto ad altri marchi”.

Ti intriga il progetto Morini di investire sull’elettrico?
“Da Morire. Io ho una Volto T8 ibrida e per andare al lavoro cerco di non usare mai il motore a combustone. Alla questione green tengo particolarmente, quindi ben vengano gli investimenti nell’elettrico. Io stesso ho provato delle moto da cross elettriche e devo dire che mi hanno impressionato per le loro prestazioni”.

La moto è tornata a essere uno status symbol anche tra i giovani. Sei d’accordo?
“Sì e ne sono molto felice. Una grassa mano è stata data dalle tendenza scrambler che ha ampliato gli orizzonti, facendo avvicinare alla soddisfazione che solo la moto sa dare a coloro che di per sé non proverebbero certe emozioni sulle due ruote. Lo stile è diventato la prima caratteristiche su cui porre attenzione. A noi più vecchi fa strano pensare che nel futuro ci siano sempre più moto di piccola cilindrate, ma ci sta che le esigenze di mercato siano cambiate e che una casa le assecondi”.

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