Piaggio MP3 310 HPE: Sicurezza e agilità assieme! [PROVA SU STRADA]
Dal 2006, il primo scooter a tre ruote al mondo, ha reinterpretato la mobilità urbana rendendola alla portata di tutti
Piaggio MP3 310 – Alzi la mano chi, nel lontano 2006 quando ha visto il primo MP3, non ha storto il naso dicendo frasi del tipo “ma cos’è? Ma chi mai lo comprerà?” E invece, il tre ruote più famoso al mondo, è diventato un oggetto da copiare e da avere a catalogo per molte aziende produttrici di motocicli. Qualcuno, addirittura, ha aggiunto anche la quarta ruota sperando di emularne il successo ma il risultato è sempre quello: dici “scooter a tre ruote” e le persone visualizzano un MP3. Perchè MP3 non è uno solo uno scooter ma uno stile di vita! Declinato in 3 cilindrate – 310, 400 e 530 – abbiamo avuto la fortuna di provare il più piccolo e nuovo della famiglia in un periodo dell’anno – l’inverno – durante il quale moltissime persone abbandonano moto e scooter a fronte delle temperature in calo e del manto stradale che si fa scivoloso sotto al peso delle intemperie e dello smog che avvolge le nostre città. Ma il modo per stare in sella “all-year-round” c’è e si chiama Piaggio MP3!
Il più piccolo è già premium
Può piacere o non piacere: le scuole di pensiero che stanno nel mezzo, non esistono. C’è chi lo odia perchè ha tre ruote quindi “non è uno scooter e nemmeno una moto”, e chi lo ama perchè “ma vuoi mettere la comodità del commuting quotidiano in sella ad un MP3?” Io, personalmente, sono sempre stato abbastanza neutrale, rispettandolo ma non impazzendo all’idea di testarlo perchè pensavo che – date le due ruote anteriori – potesse limitarmi nel quotidiano, penalizzandomi nel muovermi rapidamente dentro Milano. Ecco perchè, quando in redazione è arrivato il nuovo MP3 310, ho deciso di prendermene cura, scegliendo di uscire dalla comfort-zone e superare il preconcetto che le tre ruote non fossero adatte alle mie esigenze. Ho abbandonato per più di tre settimane il mio fido SH300 per vivere appieno l’esperienza MP3. E ora rimpiango di non averlo fatto prima! La terza generazione del modello più agile e leggero che ha stravolto la mobilità urbana stabilendo nuovi standard di comfort, sicurezza e divertimento alla guida, si pone quale alternativa più pratica e altrettanto sicura all’automobile, essendo guidabile con la sola patente B. Il nuovo MP3 condivide ora lo stesso stile dei fratelli maggiori, contribuendo a completare una gamma contraddistinta da un inconfondibile family-feeling che fa del frontale l’elemento caratterizzante di questo nuovo studio stilistico. Ora più ampio e protettivo – grazie anche al nuovo parabrezza dall’ingombro limitato – il muso ospita il nuovo gruppo ottico anteriore full led a sviluppo orizzontale, caratterizzato nella parte centrale da una presa d’aria contenente una griglia tridimensionale a nido d’ape. Nella visuale anteriore si nota subito il lungo spoiler posizionato nella parte inferiore che, assieme ai deflettori laterali, garantisce maggiore stabilità e una velocità massima più elevata. I nuovi cerchi con design a 5 razze accoppiate e il frontale imponente ed aggressivo sono chiari richiami alle ultime tendenze del design automobilistico mentre, la linea posteriore, si chiude con un codino slanciato che integra il comodo maniglione per il passeggero ed il gruppo ottico sempre con tecnologia full LED.
Sicurezza al top, in ogni condizione
Milano in questo periodo è fredda e, se il sole non fa capolino, anche umida e “scivolosa”. Il pavè ed i binari del tram diventano ostacoli per ogni utente delle due ruote, per non parlare della segnaletica orizzontale che – una volta si e una anche – rappresenta una trappola per ogni controllo di trazione che si rispetti. L’arma definitiva per viaggiare veloci e dinamici nel traffico quotidiano senza paura di finire sdraiati in qualche angolo delle nostre metropoli, ce la propone – da quasi vent’anni – Piaggio: tre ruote, ASR e ABS sono la formula della salvezza, anche quando il meteo avverso non da tregua. MP3 basa il suo successo sulla tecnologia esclusiva brevettata Piaggio delle ruote anteriori indipendenti e basculanti, comandante dalla futuristica (già nel 2006) sospensione a quadrilatero articolato. Il meccanismo di rollio è composto da quattro bracci fusi in alluminio , articolati su altrettante cerniere solidali al cannotto centrale e da due cannotti laterali collegati ai suddetti bracci mediante perni e cuscinetti a sfere. All’interno dei cannotti laterali ruotano i due tubi di sterzo, nel più classico schema monobraccio. Grazie al dispositivo di blocco della sospensione anteriore, è possibile “bloccare” il veicolo sulle tre ruote non appena si arriva al semaforo: questo consente di non mettere mai i piedi a terra durante il tragitto e – quando fermo – di spostarlo con estrema facilità per poi posizionarlo sul cavalletto centrale. Avendolo utilizzato a lungo in città, ho apprezzato tantissimo il sistema ASR (acceleration Slip Regulation) che eleva lo standard di sicurezza evitando lo slittamento della ruota posteriore sui fondi più scivolosi; la frenata è affidata ai generosi dischi da 258 mm all’anteriore e 240 mm al posteriore che, grazie all’ABS a tre canali sviluppato assieme a Continental, fermano l’MP3 in spazi ridotti anche se, la pressione sulle leve dei freni, deve essere abbastanza incisiva soprattutto nella parte iniziale della corsa. L’ampia strumentazione con display LCD da 5″ è posta al centro del ponte di comando e mostra tutte le info necessarie, navigabili attraverso il tasto MODE posto sul blocchetto di destra. Sono stati riposizionati i comandi al manubrio e sulla plancia, ora più pratici e funzionali; nel vano portaoggetti posto sopra la strumentazione, è presente l’ormai indispensabile presa USB. Sull’MP3 310 è di serie il sistema Keyless. L’allestimento premium del nuovo MP3 prevede anche la sella a due livelli separati che usa ora un nuovo schiumato scelto per le sue maggiori doti di comfort, pedane estraibili per il passeggero ed un ampio vano sottosella per contenere comodamente un integrale o due demi-jet.
Il nuovo 310 Piaggio HPE ed il downspeeding
Il monocilindrico Piaggio da 310 cc è tutto nuovo e si fregia della dicitura HPE – acronimo di High Performance Engine – che riassume la filosofia dell’azienda di Pontedera nel creare propulsori in grado di migliorare sostanzialmente l’esperienza di guida sotto ogni punto di vista: dal comfort di marcia superiore alla guidabilità migliorata, passando per la riduzione della rumorosità ed un ulteriore decremento dei consumi, aumentando però le prestazioni. L’incremento dai 278 cc della precedente versione ai 310 cc attuali ha portato ad un motore meno appuntito capace di erogare 26,4 cv a 7500 giri ed un picco di coppia pari a 27,3 Nm a 6000 giri, con una velocità massima che raggiunge i 129 km/h rispetto ai precedenti 120. I valori di potenza e coppia lievemente più alti del precedente modello, si raggiungono a regimi di giri inferiori: questo è il risultato del lavoro di downspeeding che porta anche ad incrementate doti di guidabilità abbinate ad una sostanziale riduzione delle vibrazioni e della rumorosità. Il risultato ottenuto, sotto il punto di vista dei consumi, è il passaggio dei già ottimi valori di percorrenza dai precedenti 31,2 km/l agli attuali 32,3 km/l nel ciclo WMTC.
MP3 310 HPE: come va
Se avete sempre guidato esclusivamente veicoli a due ruote, per passare alle tre bisogna cambiare un pochino il mindset e approcciare la guida in un modo diverso, ma non troppo. Seduti in sella all’MP3 ci si sente sicuri e protetti, anche se l’ampiezza del muso può spaventare all’idea di muoversi agevolmente nel traffico metropolitano. Ma è solo la prima impressione! L’avviamento è rapido e silenzioso grazie al nuovo motorino di dimensioni maggiorate, all’alberino di rinvio scomposto e all’eliminazione del decompressore: gas in mano e appena accelero, il classico “doppio-bip”di sblocco della sospensione anteriore mi avvisa che il quadrilatero articolato anteriore è libero da vincoli e posso quindi iniziare a muovermi. Il 310 HPE è lineare e spinge subito bene soprattutto considerando il peso da spostare (206 kg a secco) e muove in avanti l’MP3 con agilità; la percezione di maggior stabilità sul dritto – rispetto alle 2 ruote – non tarda ad arrivare ma questo me lo aspettavo; sono invece le sensazioni in curva che mi hanno lasciato senza parole, non in termini di performance quanto di sicurezza percepita. L’MP3 si guida come un normalissimo scooter fino a quando non si decide di curvare: qui, il lavoro (perpetrato negli anni) degli ingegneri, viene fuori e fa letteralmente scendere in piega il veicolo con una linearità assoluta, anche se è bene usare anche il busto per velocizzare l’operazione. Una volta piegato, non ci sono asperità, tombini, rotaie o pavè che tengano: l’MP3 prosegue la sua corsa con le ruote anteriori che contano l’una sull’altra, permettendo al posteriore di chiudere la traiettoria con la precisione di un compasso. Con il fondo milanese scivoloso, l’ASR ha più volte “tagliato” la potenza per non far slittare la ruota posteriore, anche se forse in modo un pò irruento. La mia curiosità più grande però, era la sua effettiva agilità nel traffico, negli slalom che spesso si è costretti a fare, sempre con attenzione… e qui mi ha stupito di più in assoluto: l’ingombro anteriore non è mai stato un problema e svicolare da situazioni di impasse spostandolo rapidamente, si è rivelato facile ed immediato. Il trucco è sempre lo stesso: farsi aiutare dalla posizione in sella e dal busto che deve essere usato come contrappeso per velocizzare i movimenti. Frenata ottima alle leve anche se un pò dure nel momento dell’attivazione mentre, quella azionata dal pedale posto sulla parte destra della pedana, è molto incisiva me, se usata con cura, può essere utile per correzioni o rallentamenti dolci a veicolo piegato. L’MP3 “Experience”, come mi piace definirla, è stata un qualcosa di unico specialmente per chi – come me – le tre ruote non le aveva mai utilizzate così a lungo. Le comodità, rispetto ad un classico scooter, sono molteplici partendo dalla protezione aerodinamica totale per arrivare alla percezione di sicurezza che trasmette in ogni condizione grazie all’anteriore stabile e preciso.
Autentico urban traveller… e non solo!
Il nuovo, elegante MP3 310 con il performante motore HPE costa 8.099€ f.c. ed è disponibile in due tinte lucide: Bianco Luna (la versione in prova) e Grigio Grafite, entrambe abbinate a finiture in grigio metallico satinato. A chi si rivolge? A tutti i possessori di automobile che vogliano un veicolo più smart da guidare con la patente B, così come a quelle persone che utilizzano lo scooter tutti i giorni e vogliono sentirsi più sicuri rispetto alle classiche due ruote. Sono disponibili tantissimi accessori per rendere unico il proprio MP3 come, ad esempio, l’antifurto elettronico, il bauletto da 32lt con sistema di aggancio rapido e la possibilità di adottare il paraschiena per il passeggero o, ancora, l’utile parabrezza maggiorato e le manopole riscaldate da abbinare al telo coprigambe Comfort+ che – grazie al modulo di gestione accessori riscaldati – può essere dotato di un comodissimo inserto riscaldante per innalzare ancora di più il comfort di guida nei periodi più freddi dell’anno. Non può mancare il sistema di connettività Piaggio MIA che consente di connettere via Bluetooth il proprio smartphone al sistema elettronico di bordo, permettendo all’utente di usufruire di numerose funzioni per il monitoraggio delle chiamate, dei messaggi della musica e di moltissimi altri parametri di bordo. Il nuovo Piaggio MP3 310 offre ora le caratteristiche dei fratelli più grandi con un motore in formato “ridotto” ma senza rinunciare al comfort ed alla sicurezza che ha reso famoso questo modello nel mondo.
Dimensioni: lunghezza 2035 mm; larghezza 800 mm.; interasse 1455 mm; altezza sella 790 mm
Motore: Monocilindrico monoalbero 4 tempi Piaggio HPE a camme in testa (SOHC)
Cilindrata: 310 cc – 26,4 cv a 7500 giri/min – 27,3 Nm a 6000 giri/min
Cambio: variatore aut. CVT con asservitore di coppia
Peso: 206 kg a secco
Sosp. anteriore: Quadrilatero articolato con imp. blocco elettroidraulico
Sosp. posteriore: Doppio ammortizzatore idraulico reg. nel precarico.
Impianto frenante: Doppio disco ant. Ø258 mm – post. singolo Ø240 mm
Pneumatici: 110/70-13″ ant., 140/60-14″ post.
Capacità serbatoio: 11 lt
Consumo: 32,3 km/l
Prezzo: da 8.099 € f.c.
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