Over2000riders, intervista a Corrado Capra
Intervista esclusiva ad uno degli attori italiani principali dell'Adventouring
Over2000riders, promotrice della ormai famosissima Hat Hardalpitour, Sanremo – Sestriere, lancia quest’anno il terzo evento “agonistico turistico” in stile Hat, la Pavia – Sanremo, che insieme alla Sestriere Adventourfest ed alla Sanremo Sestriere – Hard Alpitour, contribuisce a creare una vera e propria Hat Series su territorio nazionale.
Prima ad utilizzare questa formula in Italia e sempre attenta ai veri valori di spirito di condivisione, partecipazione e scoperta, che rappresentano gli eventi, ha contribuito a creare nel nostro paese quello che oggi viene denominato Adventouring. Oggi possiamo parlarne con Corrado Capra, suo fondatore, motociclista navigato, esperto pilota off road e grandissimo viaggiatore.
Corrado Capra, cominciamo presentandoti ai nostri lettori che ancora non ti conoscono:
Ho iniziato come quasi tutti quelli della mia generazione, andando in moto da sempre, ma sempre attratto dal viaggiare, tutte le moto che ho avuto, come il mio percorso di motociclista, sono sempre stati rivolti alla scoperta di posti, e viaggi da affrontare, l’avventura insomma. Mi sono sempre trovato coinvolto nell’organizzare viaggi, per me e per amici, sino ad una decina di anni fa, quando feci una scelta di vita ed inizia a dedicarmi con sempre maggior impegno a questa attività, da qui nasce l’associazione Over2000riders, che ha come obbiettivo offrire l’esperienza del viaggio, della scoperta di posti nuovi, dell’avventura senza ambizioni agonistiche professionali.
Da qui nasce quello che oggi è un evento conosciutissimo, la Hat Sanremo Sestriere, Hardalpitour:
Si, con Over2000Riders, abbiamo iniziato a creare viaggi piccoli e medi come durata, sempre legati alla nostra filosofia dello scoprire nuovi percorsi e conoscere nuove mete, ed eventi, l’aspetto eventi è diventato sempre più importante, e dal 2009 abbiamo iniziato con la Hat Hardalpitour, che oggi si chiama Sanremo – Sestriere, sei anni fa abbiamo poi creato la Sestriere Adventurefest, e quest’anno si aggiunge la Hat Pavia – Sanremo, sono eventi con lo scopo di aggregare persone tra loro, e che richiamano in tutto sempre la nostra filosofia.
Lei è stato praticamente il primo in italia a proporre eventi con formula HAT, come è nata l’idea?
L’idea della Hat è nata da esperienze personali, quindi ho riproposto ad altri con la mia stessa passione, l’idea di un viaggio da condividere con un gruppo di amici, infatti queste manifestazioni si svolgono a piccoli gruppi, di 2/4 persone, e di inserire in questi eventi anche cose insolite, come la guida in notturna per esempio, che se un minimo organizzata e gestita può essere una bellissima esperienza. La prima edizione ebbe 15 partecipanti, nel 2017 eravamo quasi 500, abbiamo dovuto porre un numero limite.
Oggi presentate la Hat Series:
Si, una sorta di circuito, che raggruppa le tre manifestazioni, con un livello di difficoltà crescente, diciamo così, la Sestriere adventourfest ha una breve notturna, i motociclisti sono accompagnati dalle guide della IGAST Federazione Motociclistica Italiana, e si rivolge anche a chi vuole avvicinarsi per la prima volta a questo mondo e scoprirlo, con un percorso a margherita. La Pavia – Sanremo è più impegnativa, prevede una notturna, è itinerante, un secondo livello quindi come impegno, per poi arrivare alla Sanremo Sestriere con due formule la classic e la extreme.
Tengo a sottolineare che non sono percorsi particolarmente tecnici, quindi affrontabili anche con bicilindriche di grosse dimensioni.
Esiste anche la formula Discovery:
Si, la Discovery è una forma di partecipazione inserita per chi vuole iniziare a partecipare a questi eventi, ma non ne è convinto fino in fondo, una formula senza notturna, con percorsi più brevi, fatta per scoprirsi, per iniziare a sfidare se stessi e lasciare le prime impronte in questo tipo di avventure.
Eventi, ma sopratutto turismo, le vostre manifestazioni hanno sempre un occhio attento ai luoghi da scoprire:
Un occhio molto attento al turismo. Sull’onda di queste nuove attività, nel ruolo di coordinatore del Turismo Adventouring della federazione motociclistica italiana, mi sono impegnato per organizzare e sviluppare un circuito di eventi a livello nazionale, e in 4 anni abbiamo creato un calendario per la Federazione motociclistica italiana, con 11 eventi organizzati da vari motorclub che coprono 18 regioni italiane.
Parliamo dei percorsi, che hanno un ruolo chiave nei vostri eventi, come vengono scelti?
Nei nostri eventi inseriamo un 50% digiuna su strade a fondo naturale e un 50% di strade asfaltate, l’obbiettivo primario è sempre quello di portare i nostri partecipanti in località meno note, fuori dai flussi di turismo tradizionali, cercando di unire paesi attraverso un percorso che prima non esisteva, questo modo di arrivarci offre occasione di scoprire piccole realtà lasciate fuori dai percorsi del turismo classico, e invoglia i partecipanti poi a tornarci con più calma e scoprirle per bene. C’è poi la parte amministrativa, il lavoro svolto con le Regioni e i Comuni, noi ci sforziamo di operare sempre nel rispetto dei luoghi che attraversiamo e creare il giusto equilibrio di scambio con gli enti pubblici e locali che incontriamo.
Con la Hat Pavia – Sanremo si attraversano tre regioni e finalmente viene dato risalto anche alla Lombardia in un evento di questo tipo:
Certo, con la Pavia – Sanremo, partiamo da una città d’arte, Pavia, per arrivare, attraversando le montagne, ad una città di mare, Sanremo, attraversando 3 Regioni e 4 Province, attraversandole da un punto di vista diverso, su percorsi alternativi che hanno richiesto un gran lavoro a livello di organizzazione, sia di scouting che sopratutto burocratico, amministrativo, sempre però tenendo fermo al centro il concetto che la moto è il mezzo, non il fine, il mezzo con cui condividere l’esperienza in gruppo, la sfida con se stessi e con i propri amici, scoprendo luoghi nuovi, e mettendosi alla prova, non tanto per la difficoltà dei percorsi, quanto per lo spirito di avventura e la voglia di condividerla in gruppo.
Qual’è l’utente tipo dei vostri eventi?
Diciamo che i nostri partecipanti vanno dai 35 ai 70 anni, tutti motociclisti con una certa esperienza, e con gran voglia di avventura e di mettersi alla prova, ma non solo, quello che mi piace è vedere un sempre maggior numero di motociclisti che non hanno mai fatto questo tipo di viaggi, pensando in precedenza che fosse troppo difficile, ecco, non è vero, non è difficile o particolarmente tecnico, è un occasione per scoprire magari se siamo pronti ad un viaggio in Africa, se il nostro gruppo di amici è giusto per questo tipo di esperienze, e lo spirito che prevale, più che il motociclista, è sempre lo stesso, divertirsi mettendosi alla prova nel condividere un viaggio comunque impegnativo per tappe e durata. Perché superare difficoltà e arrivare tutti insieme alla meta è una cosa che lega molto, chi lo ha fatto lo sa, chi lo fa per la prima volta lo scopre.
Grazie a Corrado Capra per la chiacchierata.
Ricordiamo che la Hat Pavia – Sanremo si svolge dal 18 al 20 maggio 2018, per iscrizioni e tutte le informazioni vi rimandiamo al sito di Over2000riders.
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