Nuove Suzuki GSX-8T e GSX-8TT: Quando il passato chiama, il futuro risponde

Spirito Classico e Innovazione che si fondono su due ruote

Suzuki ha presentato in anteprima le sue nuove GSX-8T e GSX-8TT alla Location Morotti di Milano, un luogo che cattura perfettamente lo spirito degli anni ’60 e ’80. Entrambi i modelli sono stati concepiti presso il Centro Stile Suzuki a Torino. I modelli incarnano il concetto “Retro Spirit, Next Generation Performance“, un’ambiziosa fusione di linee classiche, elementi moderni e tecnologia all’avanguardia per creare “autentiche instant classic”. La presentazione è stata coinvolgente con una sessione di domande e risposte tra Marco Quaglino, Sales Manager Suzuki e Arthur Vidal il designer delle moto. Quella che ha poi realmente catturato la mia attenzione, facendomi esclamare “wow”, è stata senza dubbio la versione GSX-8TT. Anche la sorella, la GSX-8T, con il suo affascinante colore Oro Lima, era notevole. Ma se dovessi scegliere la moto da portare nel mio box, opterei per la GSX-8TT, poiché richiama in modo ancora più evidente uno stile del passato che mi affascina. Adoro il suo iconico cupolino anteriore “bikini”, il puntale pronunciato e la combinazione cromatica verde Rio con i cerchi oro la rende davvero bellissima.

UN DESIGN CHE RENDE OMAGGIO ALLA STORIA

Il cuore del design delle nuove GSX-8T e GSX-8TT batte al ritmo della storia di Suzuki, attingendo a modelli iconici che hanno segnato un’epoca. La fonte d’ispirazione principale è la T500 Titan del 1967, la prima motocicletta Suzuki importata in Italia nel 1970. La “T” nel nome dei nuovi modelli è un chiaro omaggio a questa leggendaria “Titan”, a testimonianza di come Suzuki voglia “riportare oggi nella nostra nuova era questo spirito” delle moto senza tempo. La GSX-8TT si distingue ulteriormente con un cupolino che evoca la Suzuki GS1000 nella sua configurazione racing, celebre nel campionato americano AMA degli anni ’80. La seconda “T” nel nome GSX-8TT, infatti, sta per “Timeless”, a sottolineare un design duraturo e la “rinascita di queste linee vintage in stile contemporaneo”. Le differenze principali tra i due modelli risiedono nella loro essenza estetica. La GSX-8T si presenta come una naked bike pura, con una sella “tuck and roll” dalla texture raffinata, pensata per il comfort sulle lunghe distanze. La GSX-8TT, invece, sfoggia un carattere più sportivo, grazie al suo cupolino anteriore “bikini” e al puntale inferiore. La sua sella, con impunture rosse, aggiunge un tocco di grinta.

DETTAGLI CHE FANNO LA DIFFERENZA: L’ANIMA RETRÒ E LA TECNOLOGIA MODERNA

Entrambi i modelli condividono una serie di elementi di design distintivi che fondono sapientemente il passato e il presente. Il serbatoio da 16,5 litri, con le sue linee arrotondate che richiamano la T500, non è solo un omaggio estetico, ma è stato studiato per offrire un’ottima presa per le ginocchia e per catturare i riflessi del sole. L’emblema GSX-8, ispirato alla “palla da biliardo con il numero 8”, simboleggia l’importante serie del motore da 800cc, mentre lo stemma SUZUKI è scolpito in 3D, un richiamo ai loghi più spessi delle moto d’epoca. Il faro anteriore circolare, con la sua finitura metallica, evoca i gruppi ottici degli anni ’60 e ’70, ma è modernizzato con una striscia LED orizzontale e luci full LED. Gli specchietti “bar end”, i primi proposti da Suzuki in produzione di massa, sono posizionati alle estremità del manubrio per ridurre l’interferenza visiva e migliorare la visibilità posteriore, mantenendo un look vintage raffinato. Anche la cover dello scarico, ora in acciaio inox anziché in plastica, contribuisce a un tocco più “autentico” e fedele allo stile anni ’60-’70. Come ha sottolineato Marco Quaglino durante la presentazione, Suzuki è “veramente riuscita a fondere un elemento del passato da un nostalgico in chiave contemporanea, senza però scadere troppo nel classicismo che al giorno d’oggi forse non è più neanche così ricercato e poi è comunque bilanciato dalle grandi performance che offre la piattaforma in termini di ciclistica, di telaio e di motore.”

PRESTAZIONI E TECNOLOGIA DI ULTIMA GENERAZIONE

Le nuove GSX-8T e GSX-8TT, sono equipaggiate con un motore bicilindrico parallelo da 776 cm³ con distribuzione bialbero DOHC, capace di erogare una potenza massima di 61 kW (83 CV) a 8.500 giri/min e una coppia massima di 78 Nm a 6.800 giri/min. Con un consumo di 4,2 l/100 km (ciclo misto WMTC), sono disponibili anche in versione depotenziata da 35 kW per i possessori di patente A2. Il Suzuki Cross Balancer, un sistema brevettato a doppio contralbero, riduce le vibrazioni per una guida estremamente fluida. La suite elettronica Suzuki Intelligent Ride System (SIRS) include il Suzuki Drive Mode Selector (“Scegliiltiro”) con tre modalità di guida, il Suzuki Traction Control System (“Aprisereno”) regolabile su tre livelli e disattivabile, e un acceleratore ride-by-wire. Non mancano il Suzuki Easy Start System e il Low RPM Assist (“Partifacile”), così come il Bi-directional Quick Shift System (“Cambiarapido”), affiancato da una frizione assistita antisaltellamento. La dotazione di serie include una strumentazione TFT LCD a colori da 5 pollici e una pratica porta USB Type-C per la ricarica rapida. Debutta anche una nuova batteria Hy Eliiy Power agli ioni di litio, compatta, leggera e più affidabile.

PREZZI, DISPONIBILITÀ E IL RUOLO DEL CENTRO STILE SUZUKI ITALIA

La GSX-8T avrà un prezzo di partenza di 10.910 euro, disponibile nelle colorazioni Verde Lisbona, Oro Lima e Nero Parigi. L’Oro Lima, in particolare, è una miscela ispirata ai colori originali degli anni ’70 per una tonalità intensa e profonda. La GSX-8TT partirà da 11.560 euro, offerta nelle colorazioni Nero Dubai (con accenti rossi e gialli) e Verde Rio (con accenti dorati e arancioni). Queste colorazioni, insieme ai cerchi (oro per la versione verde, rosso per la nera), sono ispirate ai road racer degli anni ’70 e ’80 per esaltarne il lato sportivo.
Questa presentazione ha anche messo in luce il forte legame di Suzuki con l’Italia. Già nel 1969, le prime quattro T500 Titan furono importate da un’azienda di Torino che, 25 anni dopo, sarebbe diventata Suzuki Italia. Nel 1995, Suzuki ha istituito un Centro Stile a Torino, uno dei quattro centri stile globali del marchio. Il designer Arthur Vidal, di origine francese e appassionato motociclista, ha giocato un ruolo chiave nel progetto, ispirato anche dalla sua T500 personale.

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