MV Agusta Rivale 800, Trepistoni di adrenalina

Estetica coinvolgente, un motore potente e poi tanto divertimento

Un faro appuntito ed affilato e poco dietro un manubrio quasi orizzontale con le belle frecce a led integrate nei paramani, ai bordi gli specchietti ripiegabili: è la nuova MV Agusta Rivale 800, una vera fun-bike con una fisicità da naked e l’animo motard.Come per altre MV, anche Rivale è una creazione per la quale lo stile ed una guida da sorriso “grande così” è elemento fondante. Grigio Avio, Nero metalizzato oppure il classico MV colour Rosso/argento, a 12.990 euro.

Una matita stilistica tagliente definisce la zona anteriore, faro, parafango, e poi il posteriore, con quella codina corta e larga, ai cui margini sono state posizionate le luci a led e poco più in basso le pedane del coraggioso passeggero. Parafango, niente. Solo un’unghia a sbalzo a sorreggere la targa ed i bellissimi indicatori di direzione posteriori. Una soluzione già vista, ma l’effetto è comunque notevole. La posizione di guida è davvero d’attacco, da motard, peso in avanti ad impugnare il largo ed aperto manubrio. Nonostante le dimensioni contenute, tutto sommato, questa MV si rivela comoda anche per i piloti di statura alta e medio-alta. Il rovescio della medaglia è che la moto è così compatta che il cruscotto si vede solo piegando in giù la testa, ed anche gli specchietti retrovisori sono bassi e posizionati oltre i contrappesi manubrio.

Al di là delle mere considerazioni stilistico-ergonomiche, l’elemento caratterizzante di questa fun-bike è senza dubbio lo splendido e compatto 3 cilindri 800 cc con 125 CV a 12.000 giri/min e 84 Nm a 8.600 giri/min. La distribuzione è a doppio albero a camme in testa, con quattro valvole per cilindro; l’aspirazione e lo scarico sono stati progettati specificamente per Rivale, alla luce delle caratteristiche di erogazione peculiari di questo modello. Il basamento del tipo “closed-deck” è fuso in conchiglia, con canne integrali e albero controrotante di equilibratura; un motore che pesa solo 52 chilogrammi. Il rapporto peso/potenza si ferma ad 1,42 kg per cavallo. Il comando dell’acceleratore è Full Ride By Wire, il cambio dispone di 6 rapporti e si avvale dell’EAS (Electronically Assisted Shift), ossia il “cambio elettronico”.

Il telaio come per altre MV è Tubi di acciaio ALS e piastre in lega di alluminio. Un forcellone monobraccio molto lungo in rapporto all’interasse estremamente compatto della moto aiuta ad avere la giusta trazione. Tutte le quote, rispetto alle altre tricilindriche, sono state riviste, tra cui l’escursione della ruota anteriore portata a 150 mm, in grado di ridefinire la distribuzione dei pesi tra avantreno e retrotreno. Grandi decelerazioni sono garantite dall’impianto frenante Brembo, due dischi da 320 mm e pinze a quattro pistoncini; l’unità di appoggio posteriore è composto da un disco in acciaio da 220 ed una pinza a doppio pistoncino; per ora manca l’ABS, arriverà nel 2014.

Una moto così reattiva, con una dinamica di riferimento, non può non avere un’elettronica di livello. Qui entra in gioco la piattaforma MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control System) che gestisce e tutti i parametri di controllo elettronico del mezzo. Quattro mappe motore di cui tre definiscono altrettante modalità di erogazione: la prima specifica per la performance, la seconda per la guida su strada, la terza per condizioni di fondo scivoloso; la quarta, invece, è una mappatura personalizzabile dov’è possibile definire parametro per parametro l’erogazione più adatta in base alle proprie preferenze.

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