Morbidelli T1002VX – Un Crossover ambizioso con tutto di serie, che parla Italiano [PROVA SU STRADA]

Il gruppo Keeway rilancia il marchio italiano, con investimenti importanti per stabilizzare ricerca e sviluppo nel bel paese

Con la Morbidelli T1002VX, il gruppo Keeway entra di fatto nel segmento delle maxi con la sua interpretazione della moto per far tutto, proponendo un crossover che offre dotazioni di serie a livello di marchi premium, ad un terzo della spesa.
Non stiamo esagerando, poichè la dotazione della T1002VX parla chiaro: paracoppa in alluminio, barre di protezione tubolari in acciaio, manopole e sella pilota riscaldabili su tre livelli, paramani protettivi, blocchetti elettrici retroilluminati, plexiglass regolabile, cruise control, strumentazione tft da 7 pollici con modalità giorno e notte, presa 12v, presa USB e presa USB type C, luce di emergenza, cavalletto centrale, traction control, abs Bosch pro, fari full led, leve regolabili nella distanza e posizione della leva del cambio gestibile  con un eccentrico, cerchi a raggi tangenziali per permettere l’utilizzo di  pneumatici tubeless e addirittura una App dedicata per connettere lo smartphone con la moto. Questa App, sfrutta una SIM all’interno della moto gratuita per i primi 12 mesi (e poi qualora lo si desideri il servizio costa circa 30 euro annui), permettendo una completa connessione attraverso il display TFT che fa molto bene il suo lavoro, offrendo molte funzioni utili, tra le quali persino l’indicazione della pressione dei pneumatici. Al prezzo di 9.990 euro, la Morbidelli T1002VX offre sempre di serie tre valigie in alluminio (rivestite internamente con piacevole tessuto) che già al primo sguardo fanno venir voglia di partire. Sia per l’agriturismo a 30 km da casa la domenica oppure per Caponord poco importa, la T1002VX è pronta per entrambe le destinazioni.

Morbidelli e il palmarès sportivo

I più attenti avranno notato che questa Morbidelli è uguale alla MBP 1002 V presentata a EICMA 2023. Questo, perchè MBP fa parte di Keeway Group, che nel 2024 ha acquistato il marchio Morbidelli… prestigio incluso. Infatti, attraverso l’intuito e la genialità del fondatore Giancarlo, la Morbidelli ha vissuto una gloriosa avventura nel motomondiale durante gli anni 70, arrivando a trionfare in due categorie. Nel 1975, la Morbidelli vince il titolo 125 costruttori e il titolo piloti con Paolo Pileri, e nel 1976 e 1977 si conferma nella categoria costruttori e piloti con Paolo Bianchi. Ma il 1977, è l’anno della consacrazione definitiva dell’azienda fra i grandi marchi, arrivando alla doppietta con Mario Lega campione del mondo della classe 250. Tra il 1971 e il 1978, l’azienda conquista anche diversi titoli nel campionato italiano velocità, che contribuiscono all’aura di prestigio del marchio che oggi Keeway fa rinascere con un ambizioso progetto, che lo vede il brand premium del gruppo.

T1002VX: come è fatta

Il design della T1002VX segue i dettami della categoria, e anche se non originalissimo mette bene in risalto il bicilindrico a V di 80° che eroga 87,2 Cv a 7500 giri/min, con una coppia massima di 89 Nm a 5.250 giri/min. Questo V twin è stato sviluppato e prodotto dall’azienda Gaokin, che realizza moltissimi propulsori per diverse case motociclistiche al mondo, e le sue linee arricchiscono la vista laterale della moto. E’ grande, bello, verniciato nero ma con piacevoli rifiniture dove spicca il metallo satinato (forse più in stile cruiser che adventure) ed è abbracciato dal telaio a doppia culla in acciaio scomponibile e imbullonato, nascosto in alcune aree da fascioni plastici, deputati a copertura anche di cavi e connettori che così non sporcano la linea pulita della moto. La centralità del propulsore, prosegue con la vista del generoso collettore di scarico anteriore che scende sul lato destro e si collega al voluminoso terminale di scarico posteriore marchiato Morbidelli. Utilizzandola per un bel giro sulle colline intorno a Bologna insieme ad altre T1002VX durante il lancio stampa, sia nel singolo faro posteriore che nel doppio anteriore (entrambi full led), spicca subito un richiamo voluto alla X del nome, chiaro elemento distintivo del modello. Al comparto sospensioni, la T1002VX adotta una forcella telescopica KYB upside down, con steli da 43 e 184mm di escursione, regolabile nel precario e nel ritorno idraulico, mentre al posteriore troviamo un mono ammortizzatore KYB con leveraggio multi-link e corsa utile di 77,4 mm, anche in questo caso regolabile nel precarico e nel ritorno idraulico. Il lungo forcellone a cui si collega è realizzato in alluminio e ferma l’interasse al considerevole valore di 1581mm. L’impianto frenante è realizzato da J.Juan, una azienda nell’orbita Brembo ormai dal 2021, e conta all’anteriore su pinze a 4 pistoncini che mordono due dischi flottanti da 320mm, mentre e al posteriore troviamo una pinza a due pistoncini ed un disco da 260 mm. Il sistema ABS è il collaudato Bosch ABS Pro.

Elettronica alla portata di tutti

La Morbidelli T1002VX offre quattro modalità di guida, studiate per offrire il giusto set up in base alle diverse condizioni della strada. Il traction control e l’ABS hanno un set up  preimpostato dalla casa e non sono regolabili, però a seconda della mappa scelta, sono singolarmente disinseriti di default. Mappa Standard: diremmo l’deale per l’utilizzo quotidiano, dolce nella risposta del gas ma con il giusto vigore del motore che risponde sempre bene. il traction control e l’ ABS sono attivi e non ci hanno disturbato affatto durante la prova, anzi, poter contare sul loro aiuto infonde senza dubbio fiducia. Mappa Sport: risposta molto rapida dell’acceleratore che in alcuni casi fa sentire un po’ di effetto ON al richiamo del gas, ma che rende questa crossover sicuramente più pronta e reattiva. Con questa mappa il traction control è disinserito. Mappa Rain: risposta del gas estremamente addolcita, per consentire una gestione facilitata della moto in caso di aderenza compromessa dalla pioggia e/o sulle superfici bagnate. Mappa Off-Road: ottimizzata per la guida in fuori strada, su questa mappa il sistema ABS è disinserito anche sulla ruota anteriore.


 
La Morbidelli T1002VX offre l’innovativo sistema Morbidelli Connect, con cui è possibile connettersi alla moto grazie al T-BOX con connettività 4G integrata, e come anticipato viene proposta con tre valigie rigide in alluminio a sgancio rapido di serie. Inoltre, durante i mesi più freddi, si può contare sulle manopole riscaldabili come la sella del pilota, che offrono ben tre livelli di intensità di calore. Durante la prova, salendo al passo della raticosa il livello 1 ha offerto un ottimo confort, e l’utilizzo di questi ausili è facilissimo grazie alla pulsantiera dedicata sul lato sinistro del manubrio. I blocchetti elettrici dei comandi sono retroilluminati, però non tutte le funzioni sono intuitive al primo colpo. Qualche minuto di apprendistato si è reso necessario, ma non è stato nulla di difficile. Il display TFT da 7 pollici con diversi gradi di illuminazione offre tutte le ormai classiche funzioni, più alcune utili ed efficienti info. Invece, nella gestione delle mappe e in alcune configurazioni ci è sembrato un po’ macchinoso, ad esempio non è possibile cambiare mappa in movimento, e per scegliere quale utilizzare tra le 4 disponibili, non è intuitivissimo il relativo processo con i tasti del blocchetto elettrico sinistro. Nulla di problematico, ma è ancora perfettibile.

Press test su strada

Pronti, via. Il motore settato in mappa standard e i primi km di viaggio ci permettono di prendere confidenza con v TWIN di 80 gradi, dolce, equilibrato e con un bel sound. La posizione in sella per il metro e novanta del tester è perfetta per la parte superiore del corpo, e buona anche per le gambe. Pedane leggermente meno avanzate e meno ampie nell’area a contatto con il piede, ci permetterebbero movimenti più istintivi per raggiungere la leva del cambio e soprattutto del freno posteriore (il rivestimento in gomma è amovibile), ma è soltanto questione di abitudine. Tornando ai freni, il posteriore ha un mordente non troppo invasivo, e può essere gestito molto bene come timone durante la guida. L’impianto anteriore ha una buona potenza, a patto di chiederla con una forza sulle dita leggermente superiore ad altre Crossover di pari o superiore cilindrata, ma appena abituati a questa particolarità, l’impianto diventa abbastanza modulabile. In sella, complice la forcella anteriore non troppo soffice nell’inizio del suo lavoro (vedi la voce precarico), il poco beccheggio di questa morbidelli permette una guida spigliata utilizzando un pò il cambio e il freno posteriore, specie tra le curve a medio e ampio raggio. Man mano che si aumenta il ritmo emerge la vera anima della T1002VX, ovvero da Tourer (quasi stradale) mascherata da Adventure. Finché la strada è sconnessa, la moto richiede una certa attenzione e confidenza, ma appena il raggio delle curve si apre un po’ o l’asfalto diventa più liscio, invita ad aumentare il ritmo regalando sempre maggior confidenza. Questa non è una dinamica affatto scontata con le adventure/crossover, in particolar modo con i prodotti che arrivano dal far est. Invece, qui si percepisce chiaramente il lavoro svolto dal reparto ricerca e sviluppo italiano, che ci racconta durante la pausa pranzo il collaudatore del gruppo Keeway Lorenzo Cangini, ex pilota professionista e soprattutto motociclista appassionato fino al midollo. “Negli ultimi anni, siamo entrati sempre più in sinergia con l’azienda in Cina e abbiamo potuto aggiungere tutte le nostre competenze sulla dinamica di guida. Intervenendo direttamente e di iniziativa in completa autonomia sullo sviluppo di questa moto, specialmente nel comparto ciclistico, il risultato è stato così apprezzato dall’azienda che ha deciso di investire nel nostro paese acquisendo un nuovo HeadQuarter a Budrio (BO), dove nei prossimi due anni si porranno le basi per un nuovo reparto di ricerca e sviluppo, così da migliorare ulteriormente tutti i modelli che la casa sceglierà di produrre per il mercato europeo. Siamo convinti, che il know how presente nel nostro DNA possa portare beneficio a tutta l’azienda, aiutandola a raggiungere traguardi molto importanti nell’arco di pochi anni”. Ripartendo per questa prima presa di contatto che ci ha fatto venir voglia di testare a fondo questa Morbidelli, abbiamo giocato un pò con le mappe e verificato i consumi del motore, che si sono attestati sui 6.6 litri per 100km. Non male, considerando le strade di montagna e il ritmo allegro tenuto con scioltezza grazie alla familiarità offerta dalla T1002 VX una volta in sella. Il livello di guida raggiunto da questa Morbidelli è buono, anche ottimo se rapportato al prezzo, (abbiamo già scritto che costa appena 9.990 euro?) ma che sia ancora perfettibile in alcuni frangenti è oggettivo e naturale per un progetto tutto nuovo. Manca il quick shift, ad esempio, e secondo noi ancor più di lui manca un registro remoto del precarico del mono che ci sarebbe stato bene, pensando ad un viaggio in coppia con le valigie cariche. Il sostegno dell’idraulica al lavoro delle molle di mono e forcella, in caso di strade dissestate o con molte buche è migliorabile, ma di contro, il compromesso raggiunto per questa Morbidelli offre un comportamento efficace nella guida sportiveggiante, avvalorato dai Pirelli Scorpion Rally STR nelle misure 120/70-19 e 170/60-17. Questi, nonostante una chiara vocazione on/off che dona alla Morbidelli T1002 VX un piacevole colpo d’occhio, fanno bene il proprio mestiere, ma siamo convinti che le doti dinamiche della moto in prova sarebbero sicuramente state esaltate con la scelta, rimanendo in casa Pirelli, ad esempio delle Scorpion Trail 3, più stradali e meno rumorosi in alcuni frangenti di guida. Doti dinamiche aiutate anche dal buon cambio, un pò rumoroso negli innesti ma molto preciso, e coadiuvato da una frizione a comando idraulico dotata di un antisaltellamento che funziona molto bene.

Considerazioni, pro e contro.

Il gruppo Keeway, con questa Morbidelli si è avvicinato molto ai prodotti Europei e Giapponesi. Gli effetti si vedono chiaramente, con una dotazione abbastanza completa e un buon comportamento nella guida su strada, grazie allo sviluppo delle sospensioni KYB è che stato evoluto qui da noi in Italia.. La T1002VX offre un buon confort generale, anche se manifesta qualche vibrazione mai troppo fastidiosa soprattutto in zona pedane, dai medi regimi. E’ una moto abbastanza maneggevole e nonostante non sia una piuma, con il minimo impegno nella guida da parte del pilota, è facile riuscire a tirarle fuori il meglio. I 265kg in ordine di marcia non sono una gran differenza rispetto ad altre maxi, si sentono da ferma e nelle manovre a bassissima velocità (anche se la sella a 820mm da terra riesce a mitigare abbastanza), e in viaggio la situazione migliora. Il motore V Twin ha sicuramente masse volaniche importanti che un pò si sentono, però è gustoso e offre un buon sound, sia di scarico sia di aspirazione. A nostro parere, è un salto di qualità nei prodotti del gruppo Keeway,  e senza dubbio la scelta di mantenere il cuore dello sviluppo in Italia ha portato molti benefici. Chiaramente, offrendo così tanto a questo invogliante e contenutissimo prezzo, qualcosina di migliorabile e perfettibile c’è, ma la strada a parer nostro è quella giusta e rende la Morbidelli T1002VX una scelta consapevole e di carattere, e sia guardandola che guidandola non da la sensazione di doversi accontentare troppo, rispetto ad adventure più costose, molto più costose. 

Abbigliamento utilizzato in collaborazione con:

Held Biker Fashion Giacca Tridale Top e Pantalone Tridale base
NEXX Helmets
 casco X.LIFETOUR Zero Pro Carbon

SCHEDA TECNICA

Dimensioni lunghezza 2.313 mm, larghezza 931 mm, altezza 1.475 mm
Altezza minima da terra 190 mm, altezza sella 820 mm, interasse 1581 mm.
Peso in ordine di marcia 265kg
Motore: Cilindrata 997 cc, Tempi 4, Cilindri 2, Configurazione cilindri a V di 80 gradi, Frizione Multidisco antisaltellamento, numero valvole 4, Distribuzione monoalbero, potenza 87.2 cv – 7.500 rpm, Coppia 89 nm – 5.250 rpm, Emissioni Euro 5+
Tipologia cambio: Meccanico, Numero marce 6
Consumo medio: durante il nostro test 6.3 l/100km, Capacità serbatoio carburante 20 lt
Sospensione anteriore Forcella rovesciata KYB con steli di 43mm regolabile nel precarico e nel ritorno idraulico (184mm di corsa)
Sospensione posteriore Mono KYB con leveraggio progressivo, regolabile nel precarico e nel ritorno idraulico (77mm di corsa)
Tipo freno anteriore Doppio disco da 320 mm
Tipo freno posteriore Disco Misura freno posteriore 260 mm
Tipo ruote: a raggi tangenziali, con pneumatici tubeless. Misura cerchio anteriore 19 pollici, pneumatico anteriore 120/70  – Misura cerchio posteriore 17 pollici, pneumatico posteriore 170/60.

 

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Marchi moto

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati