Kawasaki: varie forme di attitudine sportiva [FOTO]

Dalle compatte 125 alle grintose 1000

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Compattezza, agilità, versatilità e carattere energico. La panoramica di modelli Kawasaki per il 2021 risulta multiforme.

Kawasaki Ninja 125 e Z125

Partendo dalle nuove Kawasaki Ninja 125 e Z125 se ne evidenziano tecnica ed estetica. Il primo esemplare da 125 cm³ è caratterizzato da una sportività più marcata. Sulla più compatta delle Ninja figura un cupolino collegato a un’impostazione da piccola Superbike con una coda rialzata che ricorda gli esemplari Supersport. La rinnovata Ninja 125 condivide con la Z125 un propulsore da 15 cavalli (11 kW) e può essere condotta con patente A1, A2 e B. Il telaio è sviluppato traendo spunto dalla potente Ninja H2 Supercharged, valutando la dimensione dei tubolari in funzione di resistenza e flessibilità, oltre alla praticità. L’esemplare risulta proposto nelle colorazioni Lime Green / Ebony / Pearl Blizzard White.

Passando alla Kawasaki Z125 si nota l’approccio stilistico “Sugomi” connotativo di altri esemplari con unità motrici più ampie.
Tra le possibilità anche una sella bassa “Ergo-Fit” , segnalata come accessorio. A livello sospensivo si evidenzia l’impiego di una forcella anteriore telescopica da 37 mm, usuale sia per esemplari Z sia su Ninja 125 e una soluzione mono posteriore Uni-Trak.
Distintivo poi il design raccordato e netto collegato a un telaio a traliccio visibile, che rimarcano un’immagine ricercata e grintosa, considerando il concetto Z. Presenta un motore a quattro tempi da 15 cavalli (11 kW) e può essere guidata con patente A1, A2 e B. Tra gli aspetti rimarcati anche una strumentazione digitale assieme una triangolazione sella, manubrio e pedane definita pensando a un controllo ottimizzato. La rinnovata Z125 risulta proposta in tre caratterizzazioni: Candy Lime Green / Metallic Spark Black, Metallic Flat Spark Black / Metallic Spark Black e Metallic Spark Black / Pearl Flat Stardust White / Metallic Flat Spark Black.

Kawasaki Ninja 650, Versys 650 e Z650

Sono esemplari dotati di un bicilindrico raffreddato a liquido da 650 cc, Euro 5, con diversi aspetti connotativi.
La Ninja 650 è distinguibile dallo stile sportivo e risulta dotata di un pacchetto che include un quadro strumenti TFT, frizione antisaltellamento e luci di tipo LED. Tra gli aspetti in evidenza anche un’agilità dinamica legata all’accennata sportività. Per il 2021 si segnalano le vesti: Metallic Spark Black, Lime Green / Ebony / Pearl Blizzard White o Metallic Spark Black / Pearl Blizzard White.
La versatile Versys 650 è equipaggiata con sospensioni a lunga escursione per affrontare diverse tipologie di percorso. Funzionale anche la posizione di guida e la capacità di carico. Possono essere abbinate delle borse laterali ottenendo complessivamente 56 litri di capienza utile. In questo caso le tonalità indicate risultano: Candy Lime Green / Metallic Spark Black, Pearl Blizzard White / Metallic Spark Black o Metallic Moondust Gray / Metallic Spark Black.
Mentre la Z650 è riconoscibile dall’aerodinamico e connotativo stile Sugomi. In evidenza anche luci full LED, telaio a traliccio che richiama la prestante supercharged Z H2 e un sistema Dual Throttle Valve, ovvero aspirazione a doppia farfalla, come indicato. Si indicano le colorazioni: Metallic Spark Black / Metallic Flat Spark Black, Pearl Blizzard White / Metallic Spark Black o Metallic Spark Black.

Kawasaki Versys 1000 S e SE

Figura una nuova S assieme ai modelli standard e SE nella rinnovata famiglia Kawasaki Versys 1000. Collocata tra il modello standard e SE, questo esemplare comprende gruppi ottici full LED, una strumentazione TFT, vernice ad alta resistenza attraverso un “trampoline effect” di molecole ancora semiliquide nel rivestimento, presa da 12V, manopole riscaldate, parabrezza large regolabile su 8 livelli, sella studiata per accogliere pilota e passeggero e disponibile come accessorio in configurazione bassa e diverse soluzioni tecnologiche come traction control KTRC in diversi livelli, mappature del motore o power modes selezionabili, rider modes optando tra tre tipologie di traction control e power modes variando da Sport a Road o Rain oltre a Rider. Si annovera anche un sistema antibloccaggio della frenata KIBS legato a un prestante impianto radiale con pinze mono-blocco, quindi la luce laterale risulta attivata durante le curve. Si segnalano anche un Kawasaki quick shifter con il supporto di una frizione assistita anti saltellamento e un’app Kawasaki Rideology.
Tecnicamente figura una forcella anteriore Showa upside down da 43 millimetri regolabile in precarico, compressione ed estensione e un monoammortizzatore posteriore Showa horizontal back-link, sempre regolabile nel precarico, in compressione ed estensione tramite il presente controllo remoto.
Il motore a quattro cilindri in linea da 1.043 cm³ comprende un corpo farfallato elettronico collegato al cruise control, annoverando anche ride by wire e una IMU per la gestione del cornering control, oltre agli aiuti alla guida associati al pacchetto elettronico.
Sul mercato italiano la Versys 1000 S risulta proposta in tre versioni: Standard, Tourer Plus e Grand Tourer. Versioni con una panoramica di accessori progressivamente più nutrita considerando borse rigide laterali, paramani, protezioni per il serbatoio sulla versione Tourer, mentre passando a Grand Tourer si cita anche un bauletto posteriore di 47 litri. Su entrambe con la chiave di accensione si aprono valigie e bauletto, come indicato. Si può optare tra le colorazioni: Emerald Blazed Green / Metallic Diablo Black / Metallic Flat Spark Black, Pearl Storm Gray / Metallic Diablo Black / Metallic Flat Spark Black.
Parlando della rinnovata Kawasaki Versys 1000 SE si evidenzia in particolare la presenza dell’innovativa tecnologia Skyhook di Showa per la parte sospensiva, in simbiosi con le tipiche e funzionali caratteristiche di una moto da Touring. Si ricordano vari accessori e una vernice Kawasaki ad alta resistenza con “trampoline effect”, quindi un parabrezza alto e protettivo regolabile su otto livelli, l’opportunità di optare tra due tipologie di sella tra cui quella Ergo-fit con un’altezza più contenuta rispetto alla standard dal catalogo accessori, display TFT, cornering light a LED, presa da 12V, Kawasaki quick shifter, frizione anti saltellamento, un sistema antibloccaggio della frentata KIBS collegato a un impianto frenante radiale con pinze mono-blocco, una luce laterale attivabile in curva tenendo presente un sistema di illuminazione interamente full LED.
Il cuore è sempre a quattro cilindri in linea con una cilindrata da 1.043 cm³ e abbracciato dal telaio.
In evidenza anche KTRC traction control, power modes, rider modes tra quattro preferenze: Sport, Road, Rain e Rider; quindi l’app Kawasaki Rideology per l’interazione tramite Bluetooth.
Peculiare e in evidenza il citato reparto sospensioni firmato Showa con tecnologia Skyhook. Si tratta di soluzioni semi–attive del sistema KECS dotate di tecnologia Skyhook EERA di Showa (Electronically Equipped Ride Adjustment). Il concetto Skyhook agisce modulando la forza di smorzamento, consentendo alle ruote di assorbire al meglio gli avvallamenti e gli urti mantenendo l’assetto della moto in equilibrio, come segnalato.

Kawasaki Z H2 SE

La nuova e grintosa Kawasaki Z H2 SE ingloba una serie di fattori che rappresentano un’evoluzione dello stesso concetto di naked sportiva. Una moto riconoscibile dai tratti peculiari della filosofia Sugomi con un esclusivo “River Mark”. Caratterizzante anche la forma dei gruppi ottici completamente a LED, così come la strumentazione di tipo TFT che consente una funzionale visibilità anche grazie alla impostazione contrastante. Lo schermo TFT è equipaggiato con Bluetooth che consente una connessione con lo smartphone tramite l’app Rideology di Kawasaki scaricabile dai vari app store e funzionale per settare, gestire e analizzare varie funzioni, in base alle informazioni.
Figura un telaio a traliccio coniugato con un propulsore sovralimentato, ripresi dalla Z H2. La versione SE presenta anche diverse soluzioni elettroniche, citando riding modes (considerando il Traction control sportivo KTRCS), power modes, traction & launch control, cambio up/down quick shifter, cruise control, Cornering Management Function, launch control and Intelligent anti-lock Brake System, tenendo presenti nuove pinze Brembo Stylema®.
Evidenziata anche una tecnologia Skyhook di Showa collegata alla forcella Showa SFF-CA da 43 mm con smorzamento elettronico e all’ammortizzatore posteriore high-spec BFRC lite. La tecnologia Skyhook gestisce elettronicamente lo smorzamento con una reazione di 1 millisecondo, in base alle informazioni. Un concetto sportivo con un cuore a quattro cilindri in linea da 998 cc di tipo sovralimentato.

Kawasaki Ninja ZX-10R e Ninja ZX-10RR

Infine le nuove Kawasaki Ninja ZX-10R e Ninja ZX-10RR che prospettano un nuovo livello di alta sportività. Si segnala un pacchetto aereodinamico collegato ad aspetti ergonomici adottati tramite una nuova tecnologia ingegneristica “under the skin”. Un aspetto considerato è la “deportanza” valutando delle alette incorporate alla struttura della carenatura che indirizzano i flussi trasmettendo ulteriore carico aerodinamico, considerando un valore indicato superiore di circa il 17% rispetto al dato del precedente modello.
L’estetica della parte posteriore è stata finemente ridefinita in modo da avere un’area di bassa pressione alle spalle del pilota. Si sottolineano poi anche: un cupolino più alto di 40 millimetri, una posizione dei semi manubri che ricalca quella più aperta dell’esemplare da competizione guidato dal campione Jonathan Rea, quindi pedane più alte di 5 mm. Esteticamente spiccano anche i fari a LED con luci dirette dall’unità di proiezione di Mitsubishi, che secondo quanto segnalato risultano impiegati per la prima volta nel settore motociclistico. Presenta anche un quadro strumenti TFT di tipo racing con connettività Bluetooth. Citati anche quattro riding modes selezionabili tramite pulsanti del semi-manubrio e per un utilizzo ad ampio raggio considerando la lista accessori originali Kawasaki si elencano cruise control e manopole riscaldate.
Passando al telaio si evidenziano: un punto di ancoraggio del forcellone ridotto di un mm e regolabile sulla ZX-10RR, un offset della forcella anteriore maggiore di 2 mm e un aumento di 8 mm della lunghezza effettiva del forcellone, come segnalato. Fattori nevralgici per intensificare stabilità e trazione. Secondo le indicazioni, risulta mutato anche il bilanciamento delle sospensioni con una taratura leggermente più morbida nella zona frontale a fronte di una maggior rigidezza del mono retrostante. L’impianto frenante Brembo include pinze monoblocco M50, dischi anteriori semiflottanti da 330 mm e pompa radiale con una soluzione a tubi in treccia in acciaio racing sull’esemplare ZX-10RR.
L’esemplare siglato RR è un’edizione limitata a 500 unità dedicata all’uso in pista. Il motore può girare più in alto di 400 giri/minuto e si evidenziano spinotti, bielle leggere di precisione e pistoni a basso attrito sviluppati da Pankl. Una simbiosi di elementi funzionali assieme a cerchi Marchesini realizzati per questo modello e pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP.
Il propulsore da 998 cc delle Ninja ZX-10R e ZX-10RR presenta una distribuzione con azionamento delle valvole provviste di bilancieri a dito, con potenza ed efficienza incrementate a fronte di un peso del comparto valvole ridimensionato. Ottimizzati anche i rapporti del cambio con i primi tre accorciati per sfruttare al meglio la spinta. Figura un nuovo radiatore dell’olio raffreddato ad aria sviluppato da KRT, come indicato. Trasmessa una potenza massima di 203 cavalli o 213 con airbox in pressione a 13.200 giri/minuto, mentre la coppia risulta di 114,9 Nm a 11.400 giri/minuto.
Su Kawasaki Ninja ZX-10RR si segnala una potenza massima di 204 cavalli e 214 con airbox in pressione a 14.000 giri/minuto e un valore di coppia di 111,8 Nm a 11.700 giri/minuto.

Foto: Kawasaki

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