Honda X-ADV 2025: più moderno, sempre facile da guidare [PROVA SU STRADA]
Si rinnova, con l’obiettivo di rimanere una best seller
Eicma 2016. Allo stand Honda campeggia un oggetto misterioso, a metà tra uno scooter ed una moto. Ha gomme tassellate, cerchi a raggi, paramani, cambio DCT e lo stesso bicilindrico parallelo montato sulla ben riuscita NC750. Viene giornalisticamente definito “il SUV delle moto”, quasi a voler paventare un improbabile parallelismo con il settore auto.
A molti venne la sensazione che questo oggetto misterioso fosse un mero esercizio di stile, finalizzato più al marketing che alle vendite effettive. L’X-ADV sembrava fin troppo strano per poter essere venduto in grandi numeri. Avanti negli anni, mai vi fu smentita più grande. Dal 2017 ad ora sono state oltre 76.000 le unità vendute, rimanendo quasi sempre sul podio dei modelli più venduti della casa di Tokyo. L’azzardo ha pagato, la scommessa è stata vinta (ampiamente). Ed anche l’ultimo degli scettici riconosce ormai il successo del progetto X-ADV.
Le caratteristiche
Visti gli eccellenti dati di vendita, per il 2025 l’X-ADV viene solo aggiornato, non certo rivoluzionato. Il frontale beneficia di un mirato facelift: il nuovo gruppo ottico beneficia di luci DLR – che aumentano la luminosità per il guidatore – con frecce integrate (mentre nel vecchio modello erano esterne). Interamente nuovo è anche il braccialetto comandi di sinistra retro illuminato, con tasti per azionare il cruise control di serie e per accedere al menu di bordo.
Aggiornato è anche lo schermo TFT, con sfondo regolabile bianco o nero e dotato di un utilissimo rivestimento in resina trasparente anti appannamento. Sempre dallo schermo è possibile selezionare i diversi riding mode: standard, sport, gravel, rain, oltre ad altre due mappature liberamente personalizzabili dal guidatore.
Nell’ottica di migliorare il comfort è stata anche rivista la sella, con il 10% in più di schiuma interna, al fine di correggere uno dei difetti maggiormente segnalati dai possessori di X-ADV, ovvero la durezza della seduta rispetto agli scooter tradizionali. Il rivestimento esterno offre invece un ottimo grip, qualità rara tra scooter e maxi scooter. Va detto tuttavia che durante la prova abbiamo usato pantaloni in tessuto tecnico specificamente pensato per creare grip con la sella; non possiamo quindi giudicare i livelli di attrito con un normale jeans o con abiti per andare in ufficio.
L’altezza del parabrezza si regola adesso con una sola mano azionando l’apposito leveraggio, in 5 posizioni possibili. Seppur apparentemente banale, questo rappresenta un netto miglioramento in termini di praticità rispetto al vecchio modello: in quest’ultimo era necessario usare entrambe le mani ed occorreva molto più tempo.
La nostra prova
Il mantra è sempre lo stesso: facilità di guida. L’X-ADV ha una mole importante: è lunga 2.215 mm e pesa 237 kg. Eppure non intimorisce mai, e già dai primi metri la si guida con la stessa disinvoltura con cui si guida una moto che si conosce da anni. La potenza rimane invariata rispetto al modello precedente, ovvero 58,6 CV a 6.750 giri/min, così come la coppia massima pari a 69 Nm a 4.750 giri/min. Riteniamo che sia giusto così, perché non si sente alcun bisogno di cavalli in più.
L’X-ADV è talmente facile, intuitiva e divertente che nel misto stretto consente di tenere ritmi molto alti. E ci si può togliere qualche gran bella soddisfazione (si, con lei è ben possibile tenere il passo di una moto “vera”). Inoltre, l’impegno fisico e mentale richiesto per divertirsi è minimo, risultando perfettamente alla portata anche dei neopatentati con patente A2. Ecco, aumentando la potenza si sarebbe corso il rischio di incrinare questo perfetto equilibrio ciclistico. Invariata è anche la voce consumi, con il bicilindrico parallelo che consente di raggiungere 27,8 km/L nel ciclo medio WMTC.
La triangolazione sella-pedane-manubrio è peculiare, con lo sterzo alto e largo, come nelle “vere” moto del segmento adventure, e con tanta luce a terra. Nel suo insieme, l’ergonomia invita a pennellare le curve piuttosto che a spigolarle, preferendo una guida tonda e scorrevole, tipica delle moto di questo settore con la ruota anteriore più grande di quella posteriore.
L’apprezzatissimo cambio DCT viene rivisto nel funzionamento interno al fine di rendere le cambiate più rapide e precise, azzerando gli “strattoni” delle primissime versioni. L’innesto della prima rimane leggermente rumoroso, mentre gli innesti e le scalate delle marce alte sono ora effettivamente più fluidi e “smooth” rispetto al modello precedente. Se dovessimo fare un bilancio, durante la nostra prova abbiamo usato per il 60% del tempo il cambio in modalità manuale e per il restante 40% la modalità automatica, comoda soprattutto in città ed in autostrada.
L’unico appunto che si può muovere al sistema DCT dell’X-ADV riguarda l’ergonomia: il tasto + (azionabile con l’indice della mano sinistra) ed il tasto – (azionabile con il pollice della mano sinistra) non sono molto vicini. Quindi chi ha le mani particolarmente piccole, ad esempio una donna, non raggiunge i tasti con facilità e, alla lunga, il movimento per azionarli potrebbe essere faticoso.
Ma è davvero possibile fare sterrato? È una domanda che ricorre spesso sia tra gli estimatori che tra i detrattori dell’X-ADV. Noi l’abbiamo fatto e, come spesso accade, possiamo dire che la verità sta nel mezzo: l’X-ADV affronta senza timori strade bianche e mulattiere, mantenendo anche un ritmo piuttosto alto (in questo aiuta molto la mappatura gravel). Non appena però il terreno diventa troppo morbido ed irregolare ci si ricorda che – in fin dei conti – l’X-ADV è principalmente uno scooter. I limiti maggiori in fuoristrada vengono dati dal peso e dai cerchi troppo piccoli per i terreni più impegnativi.
Prezzi e disponibilità
L’X-ADV m.y. 2025 è disponibile in quattro colorazioni: graphite black, matt deep mud gray, pearl white e, infine, in colorazione speciale matt goldfinch yellow.
Al momento della nostra prova non è stato ancora dichiarato il prezzo del m.y. 2025, ma è logico pensare che non si discosterà molto dai 12.790 euro del precedente modello.
Pregi: facilità di guida, ergonomia;
Difetti: chiusura pedane offroad;
Abbigliamento utilizzato durante il test
Casco: Caberg Xtrace
Giacca: Alpinestars Bogotà V2
Pantaloni: Alpinestars Bogotà V2
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