Honda Sh300i ABS MY 2016, tolti i difetti è sempre più leader [PROVA SU STRADA]

Si giova di affinamenti ed ora è praticamente perfetto

Honda Sh300i ABS MY 2016 – Da proprietario di un Sh300 prima serie devo ammettere che guidando alcuni ruote basse della concorrenza di media cilindrata, di recente mi stavo ricredendo della scelta “ruote alte”. Questo nuovo Sh 300 MY 2016 invece convince al 100%, risolvendo i principali difetti delle prime due serie e definendo un nuovo standard. Di fatto è l’unico scooter sul mercato capace di prestazioni elevate senza raggiungere i costi di gestione e di acquisto, oltre che i consumi, dei maxiscooter. Stupisce per la stabilità sul veloce, che in passato rappresentava invece il suo più grosso limite. Le altre grosse novità riguardano un raffinato lavoro di affinamento di elettronica e trasmissione, che incrementa l’efficienza senza perdere di vista le prestazioni, ma anche il vano sottosella finalmente idoneo per un casco vero, oltre al faro full LED che illumina nettamente meglio la strada. Ciliegina sulla torta il sistema keyless, un ulteriore tocco di comodità modernità per l’incontrastato leader del suo segmento di mercato.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Si conferma come uno dei più eleganti e sportivi tra gli scooter
Honda_Sh300i_abs_My2016_pss_esterni

A guardarlo distrattamente non sembra esserci stata una rivoluzione rispetto al passato, in realtà tutto lo scooter è stato oggetto di un attento lavoro di affinamento, che in parte ne rivoluziona la fruibilità ed il valore per chi lo utilizzi. I più importanti dettagli che cambiano radicalmente rispetto alla precedente versione sono la forma e la capienza del vano sottosella ed il passaggio al faro full LED. Questo secondo aspetto, oltre che giovare al look, diventa fondamentale quando si percorrono strade poco o non illuminate. Ora davanti allo scooter di Casa Honda si “apre un varco” nel buio, con una visibilità al top, che consente di incrementare sicurezza ed andatura, senza temere sorprese. Per quanto riguarda il sottosella invece è stato fatto un mezzo miracolo, perché senza stravolgere l’estetica generale dell’Sh300 si hanno ora a disposizione ben 19 litri di spazio, tagliati in modo egregio per poter alloggiare un casco di dimensioni “normali”, magari insieme ad una catena o ad altro materiale. Dato che in Italia arriva di serie con parabrezza, paramani e bauletto, la capacità di carico potenziale di 3 caschi, o due caschi ed una borsa, oltre ad altro materiale, come ad esempio una tenuta da pioggia, rende perfetto l’Sh300 per andare in ufficio in tutta comodità. Ad un attenta analisi troviamo poi particolari in stile premium automobilistico, come le plastiche più curate e morbide, piacevoli al tatto, nella zona dei tasti sul manubrio. Sul cruscotto sono visualizzabili numerosi dati, inclusi quelli sul consumo oltre ai parziali del contachilometri, anche se la navigazione continua ad essere gestibile solamente dai poco pratici tasti integrati sulla strumentazione stessa. La presa 12 volt passa nel sottosella, resta il vano portaoggetti nel retroscudo sul lato sinistro, che però è più ridotto ed idoneo solo per piccoli oggetti, come un telecomando del cancello o le chiavi di casa (attenzione a non lasciarle quando si scende dallo scooter, perché il vano è privo di sistemi di blocco). Il parabrezza, come dicevamo di serie per il nostro mercato, è un buon compromesso, non è alto per evitare di frenare troppo l’Sh300 in autostrada, ma lo è abbastanza per proteggere dall’aria, dall’acqua e dal freddo. In questo i paramani aiutano a completare la protezione, anche se, a dirla tutta, chi è alto più di 1,75 dovrà stare con la testa un po’ china in avanti, se vuole restare ben protetto. Riviste anche le pedane per il passeggero, più larghe e comode, ma che sporgono di qualche ulteriore centimetro dalla sagoma dello scooter, imponendo di avere un po’ di attenzione, ad esempio nei passaggi stretti tra le macchine ferme in coda ad un semaforo.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★½ 

Perde 2 cavalli, ma migliorano prestazioni e guidabilità!
Honda_Sh300i_abs_My2016_pss_motore

I miracoli a volte possono accadere. Esagerazioni a parte, ciò che sorprende del nuovo Sh300 è che il monocilindrico 4 valvole di 279 cc appaia rinvigorito, anche se a leggere i meri dati numerici, nel passaggio alla terza generazione ha rinunciato a 2 cavalli (erano 27,2 nella prima e seconda generazione prodotte dal 2006 fino allo scorso anno), che sono ora 25 (25,22 per la precisione). Sempre dai dati però scopriamo che il regime a cui viene erogata la potenza massima è sceso di 1.000 giri, ora a quota 7.500. La stessa cosa avviene con la coppia, di 25 Nm (-1 nm ), raggiunta a 5.000 anziché 6.000 giri. Questo fa si che la curva di erogazione sia migliore, con le migliori prestazioni del propulsore fruibili proprio dove serve. Così le prestazioni sono quantomeno allineate, con netti miglioramenti in alcuni passaggi. Allo stesso tempo emissioni e consumi si riducono (da 30,6 Km/l a 33,3 nel ciclo WMTC, l’8,7% in più). Far “scendere” la curva di 1.000 giri è stata davvero una astuzia non da poco, perché con il sistema di trasmissione basato sul variatore, significa far lavorare la meccanica in modo ottimale quando si spalanca il gas, riducendo al minimo il ritardo ed avendo una ripresa formidabile. Il merito va, anche in questo caso, ad un attento lavoro di affinamento, con alesaggio e corsa invariati, ma con elettronica e trasmissione ottimizzati per sfruttare al meglio le potenzialità del propulsore, che diventa anche un Euro4. Così al semaforo l’Sh300 ha il consueto scatto brillante, guadagna come detto in ripresa ed in prontezza alle riaccelerazioni, senza perdere nemmeno in allungo. Raggiunge infatti i 140 Km/h abbondanti di tachimetro, senza incertezze. Se in città i passi avanti sono già evidenti, è sui percorsi extraurbani che le differenze rispetto alla precedente generazione si fanno ancor più marcati, anche grazie alle migliorie per quanto riguarda la ciclistica, che consentono ora di divertirsi anche lontano dal traffico della città.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Risolto definitivamente l’annoso problema della stabilità in velocità
Honda_Sh300i_abs_My2016_pss_2

Fin dai primi metri il nuovo Sh300 sembra diverso. Siamo appena scesi da un esemplare del 2008 e le impressioni sono nettamente diverse, anche se a guardarli non sembrano differire granché. Si, cambia un poco la posizione in sella (posta ora a 805 mm da terra), per far posto ad un casco integrale nel vano, ma all’atto pratico sembra più piccolo da quanto risulti maneggevole. In realtà le modifiche più rilevanti vanno però nella direzione diametralmente opposta: il nuovo Sh300 è infatti leggermente più lungo, cresciuto anche nell’interasse, per dargli stabilità nel veloce. Ed infatti il lavoro su telaio e taratura delle sospensioni porta a compimento la soluzione di quello che era certamente il problema più grosso di questo scooter, in parte già migliorato con la seconda generazione di Sh300: gli ondeggiamenti a velocità elevate, soprattutto con bauletto e parabrezza montati e viaggiando senza passeggero. Chi, come il sottoscritto, ha un “prima serie”, conoscerà perfettamente la cosa. L’utilizzo di uno pneumatico posteriore radiale (di serie sulla seconda serie) riduceva gli ondeggiamenti, ma per risolvere in modo definitivo era necessario intervenire sulla forcella e sulle sospensioni, con una spesa piuttosto rilevante. Così si finiva per farci l’abitudine, spesso rinunciando alla “tirata” in tangenziale, per non rischiare una situazione potenzialmente pericolosa. Come è normale, lo “sbacchettamento” diveniva più corposo in rilascio, facendo prendere qualche spavento. Non abbiamo mai sentito di cadute causate da questo difetto, però la sensazione trasmessa non era certo di sicurezza. Così, dopo aver lasciato il primo contatto ad un collega di redazione, la prova su strada dell’Sh300 MY2016 ci aveva incuriosito proprio per questo, volevamo capire se Honda avesse o meno sistemato l’unico vero grosso difetto del suo best seller. La risposta è positiva, ora la “questione ondeggiamenti” è definitivamente risolta.

Honda_Sh300i_abs_My2016_pss_1

Non solo, perché il nuovo Sh sembra anche assorbire meglio le asperità, altra cosa che non riusciva benissimo alle prime generazioni. Così le prestazioni da sempre molto brillanti di questo scooter si possono sfruttare a pieno anche in autostrada e su strade extraurbane, godendosi quello che per noi è ora indiscutibilmente uno dei migliori prodotti sul mercato. Per il resto si confermano aspetti del precedente modello dove i risultati erano già molto buoni, come il comparto freni, confermati i due dischi (anteriore e posteriore) da 256 mm e la frenata integrale, con l’aggiunta del sistema ABS ora di serie e non più opzionale. Sostanzialmente invariato anche il peso, a quota 169 Kg (erano 167, ma senza ABS). Del faro LED e del netto miglioramento sul fronte illuminazione abbiamo già parlato, l’altra grossa novità è rappresentata dal sistema Smart Key, che abbiamo trovato abbastanza pratico. Non occorre agire sul telecomando, che va semplicemente tenuto in tasca, ma è sufficiente avvicinarsi a meno di 2 metri per abilitare il blocchetto di accensione, che si illumina di blu ad una pressione del “manettino”, che a questo punto si può ruotare per togliere il bloccasterzo, con una tacca in più per abilitare il tasto di apertura della sella e tutto a destra per dare il contatto per l’accensione, che avviene al solito tirando (forte) la leva del freno posteriore e con il tasto sul blocchetto elettrico di destra. A voler essere pignoli segnaliamo che comunque una chiave serva sempre, per aprire il bauletto. Sempre per cercare il pelo nell’uovo, il parabrezza è abbastanza inclinato (crediamo per ridurne la resistenza aerodinamica) ed occorre farci l’abitudine per evitare di toccarlo con il casco.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★☆ 

Prezzo sostanzialmente invariato, consumi -8,7%
Honda_Sh300i_abs_My2016_pss_chiusura

Il nuovo Honda Sh300i ABS My 2016 costa 5.140 euro (erano 4.790 + ABS). Li vale tutti, anche alla luce delle ultime novità e degli aggiornamenti a livello di ciclistica e degli affinamenti tecnici e meccanici, che lo rendono il mezzo più comodo e veloce per spostarsi in città e fuori, con il miglior compromesso tra dimensioni, prestazioni e costi di gestione. Attualmente in essere troviamo poi una promozione, grazie alla quale la seconda chiave/telecomando viene fornita con l’aggiunta del solo costo del materiale, regalandone quindi l’operazione di codifica e configurazione. Ricordiamo infatti che di l’Sh300 viene consegnato con un solo telecomando, se lo si perde ci si trova con lo scooter bloccato, quindi con la scomodità di doverlo trasportare presso un’officina per le operazioni di accoppiamento e codifica con un nuovo telecomando. In Italia viene fornito di serie con il parabrezza ed i paramani che vedete in questa prova, oltre che con il bauletto in tinta. Abbiamo detto del dato ufficiale sul consumo, che passa da 30,6 Km/l a 33,3 nel ciclo WMTC, con una diminuzione di ben l’8,7%. Nella nostra prova su strada abbiamo rilevato un dato medio di 24 con un litro facendo un utilizzo “brillante” dell’Sh300 in percorsi extraurbani (120 km/h in autostrada e statali con ripartenze ed accelerazioni a gas tutto aperto), mentre in città si scende di qualcosina, anche se con una condotta di guida più tranquilla i 25 con un litro sono sempre alla portata di mano. Al limite si arriva intorno ai 15 con un litro, ad esempio in autostrada con velocità indicata superiore ai 140 km/h, ma già a 120 si scende di parecchio. La soglia dei 30 è invece raggiungibile solo guidando in modo molto attento, a meno di 90 km/h e senza mai sfruttare a pieno il motore. Rispetto ad altri scooter di media cilindrata si giova quindi di una potenza e di prestazioni nettamente superiori, che si pagano solo con un piccolo scotto sul fronte consumi.

PRO E CONTRO
Ci piace:
Risolve praticamente tutti i precedenti difetti, mantiene le prestazioni già ottime, sempre più un prodotto al top
Non ci piace:
Secondo telecomando a pagamento

Honda SH300i ABS MY 2016: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★½ 
Maneggevolezza:★★★★★ 
Cambio e trasmissione:★★★★★ 
Frenata:★★★★½ 
Sospensioni:★★★★½ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★★☆ 
Dotazione:★★★★½ 
Qualità/Prezzo:★★★★☆ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★½ 

Foto del test by LINGEGNERE

Abbigliamento del test:
Giacca: Tucano Urbano Trip
Guanti: Tucano Urbano Calamaro 9801
Casco: Nolan N21 Visor

4/5 - (7 votes)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Prove su Strada

Lascia un commento

40 commenti

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Abbigliamento

Tucano Urbano: arriva il nuovo Airscud

Il marchio milanese lancia il nuovo gilet/giacca con airbag
Tucano Urbano presenta il nuovo gilet/giacca Airscud con airbag. Con l’aiuto dell’azienda francese In&motion AIRBAG, il nuovo Airscud rappresenta una

Tucano Urbano: arriva la nuova collezione Winter Specialist

La novità è rappresentata da Gaucho Pro, il coprigambe per moto dotato del 4 Season System che può essere facilmente e velocemente rimosso dalla moto
Tucano Urbano – L’arrivo dei primi freddi non può spegnere la passione per le due ruote, ma senza dubbio, ogni