Garmin gamma Zūmo 2016, sempre più assistenti per viaggiare in moto [VIDEO TEST]

Prodotti specifici, tra i migliori per le esigenze dei centauri

Garmin gamma Zūmo 2016, sempre più assistenti per viaggiare in moto [VIDEO TEST]Garmin gamma Zūmo 2016, sempre più assistenti per viaggiare in moto [VIDEO TEST]

Garmin gamma Zūmo 2016 – In attesa della nostra accurata e completa recensione, siamo andati nel piacentino per testare sul campo i prodotti della famiglia Zūmo, i navigatori Garmin dedicati all’utilizzo turistico in moto. Il Brand svizzero si occupa di navigazione a 360 gradi, con prodotti specifici per ogni singolo tipo di utilizzo di un apparato GPS, dagli aerei al golf, passando per quelli per la localizzazione e l’addestramento dei cani, per il fitness, per i ciclisti, per la nautica, fino ai prodotti di cui ci siamo occupati anche in passato sulle nostre pagine, dedicati alle auto ed alle moto. Nello specifico gli Zūmo sono dedicati all’utilizzo con moto da gran turismo. Sembrerà strano a qualcuno, ma un navigatore non può soddisfare nel modo migliore le esigenze da parte di tutti gli utilizzatori, perché molto diverse e, in alcuni casi, addirittura in contrasto tra loro. Per il pubblico dei motociclisti il percorso di Garmin inizia del 2002, con il suo primo navigatore da moto, sviluppato per BMW. Nel 2006 viene duplicato lo sforzo, perché continua l’impegno con la Casa dell’Elica, ma in parallelo nasce Zūmo, sfruttando ovviamente l’esperienza acquisita negli anni precedenti. Inizia a colloquiare con il cellulare e con l’interfono, diventando elemento centrale ed importante durante un viaggio, non solo per guidarci a destinazione. Con gli anni salgono le dimensioni degli schermi, con accorgimenti che portano ad avere una miglior visibilità anche con luce diretta del sole, mentre sul fronte navigazione vengono introdotti l’assistente di corsia e la mappatura 3D degli edifici delle città. Arriviamo così al 2014, con l’introduzione dello Zūmo 590, con ben 5” di display LCD transflettivo e la possibilità di diventare in pratica lo schermo di interfaccia all’infotainment della moto, proprio come i sistemi a cui siamo abituati sulle auto da qualche anno a questa parte.

Oltre alla navigazione ed alle avanzate funzioni che vedremo poi in dettaglio, dallo Zūmo si comandano device remoti come la Action Cam VIRB, il lettore MP3 integrato, oltre a colloquiare con il cellulare per poter gestire le telefonate, visualizzare le notifiche, ma anche sfruttare la connessione per funzioni particolarmente avanzate. Si arriva addirittura a poter monitorare la pressione degli pneumatici, grazie a sensori che si montano in sostituzione dei classici tappi delle valvole.

Quasi indistruttibile

Facendo un passo indietro, le specificità dei prodotti Zūmo, fin dalla loro nascita, riguardano principalmente da un lato l’aspetto fisico, dall’altro le funzioni dedicate al pubblico dei motociclisti. Come è facilmente intuibile, un prodotto che debba resistere alle intemperie, ma anche alle vibrazioni ed alle sollecitazioni di un alloggiamento esterno, su un veicolo che si sposta a velocità elevate, deve essere robusto e assolutamente impermeabile. Fin dal primo modello si è poi pensato al fatto che spesso lo Zūmo fosse esposto al rischio di spruzzi di carburante durante il rifornimento, rendendolo così resistente anche a questa evenienza. Altra caratteristica essenziale è quella di poter lavorare con i guanti, di qualsiasi tipo e soprattutto anche invernali di grosso spessore, quindi con comandi di dimensioni tali da non creare problemi. Gli Zūmo hanno un display resistivo (quello degli smartphone è capacitivo) e tastiera intelligente per una selezione più rapida, con proposte che ragionano anche in funzione della posizione rilevata dal GPS, proponendo le località più vicine per prime. Sul fronte robustezza gli apparecchi sono realizzati per sopportare gli urti, anche se vanno ovviamente trattati con cura, soprattutto nel momento in cui si maneggiano lontani dalla moto (non a caso tra gli accessori sono disponibili delle custodie dedicate), mentre la resistenza all’acqua è certificata dallo standard IPX7, che prevede l’immersione per un’ora in un metro di acqua. Le necessità di una installazione in ambito motociclistico fanno si che nessun altro prodotto possa raggiungere la stessa resistenza e robustezza di uno Zūmo, mentre al contrario, è possibile una installazione in auto dello stesso. L’apparecchio è solamente un po’ più voluminoso, ma la presenza nella scatola di un supporto auto dedicato, testimonia la doppia fruibilità moto/auto.

In moto si va a spasso, oltre che spostarsi dal punto A al punto B, con Zūmo ci fa compagnia un attentissimo assistente

Oltre alle specifiche fisiche, un navigatore da moto deve poi assecondare le esigenze di un pubblico molto differente da quello degli automobilisti. In moto si va più per piacere che per necessità, così quando si viaggia non si sceglie il percorso più breve in termini di tempo o distanza, ma si vanno a cercare le strade più interessanti dal punto di vista della guida e dei paesaggi. Nascono così, già nel 2002, i punti di interesse per i motociclisti e via via si arriva fino alla possibilità di seguire una traccia su strade non presenti nelle mappe, per chi apprezzi anche qualche passaggio in off road. Il percorso più tortuoso, che un automobilista eviterebbe fermamente, per un giretto in moto è quasi sempre l’opzione più gettonata. Non è però solo questa la specificità di questo tipo di utilizzo. La maggior pericolosità intrinseca nell’utilizzo di un mezzo a due ruote, aumenta il valore aggiunto di funzioni di sicurezza attiva. Non solo sul fronte interazione con interfoni e cellulari, rendendola più semplice e fonte di minor distrazione, ma anche sotto forma di avvisi ed informazioni che consentano di viaggiare in modo più sicuro e consapevole. Partendo dal profilo altimetrico del viaggio, si possono poi avere informazioni sulle condizioni meteo (nei modelli più evoluti che sfruttano la connessione del cellulare con Meteo Live, per ora disponibile solo nel Nord Italia), del traffico (Traffico Live, sempre tramite la rete 4G e con aggiornamenti più rapidi dei tradizionali sistemi via radio), oppure tutte quelle collegate alla cartografia, che è arricchita di dati come il numero di corsie, la chiusura stagionale, il limite di velocità, altre limitazioni come divieto di sorpasso e molto altro. Gli Zūmo segnalano, con una fascia colorata nella parte alta del display ed anche con avvisi acustici, una curva pericolosa, la guida in contromano, oppure il cambiamento del limite di velocità, una zona di attraversamento animali, o che si è in prossimità di una scuola. A questo si aggiunge poi un allarme affaticamento, dopo 2 ore di guida senza soste, con indicazione di luoghi per una pausa e con tasti per disabilitare l’allarme o per rimandarlo di 30 minuti. In moto, lo sappiamo bene, basta un attimo di distrazione per ritrovarsi a velocità oltre quelle prescritte dal codice, magari anche di poco. Per evitare spiacevoli conseguenze sono molto apprezzate le segnalazioni della presenza di autovelox e rilevatori presso i semafori. In Francia, dove questo è illegale, viene indicato solo che il tratto di strada è soggetto a controllo.

Il nostro test
Gamma_Zumo_Garmin_2016_1

Partiamo con una indicazione molto utile che riguarda l’aggiornamento della mappe. Un navigatore può essere il migliore del Mondo, ma se utilizza una cartografia sorpassata finisce per essere il peggiore. In passato gli aggiornamenti di pagavano, anche profumatamente, mentre ora i prodotti Zūmo hanno incluso nel prezzo il diritto a ben 4 aggiornamenti gratuiti annui, a vita. Per il nostro test siamo stati portati a Carpaneto Piacentino, in una zona collinare zeppa di strade ed opzioni diverse per spostarsi da un luogo ad un altro, il paradiso per un motociclista, a patto di sapere dove andare…oppure di avere lo strumento giusto per farlo. Non conoscendo la zona siamo quindi nelle condizioni perfette per mettere alla prova lo Zūmo. La gamma attuale è costituita da tre modelli, uno più semplice, il 345, due sostanzialmente gemelli, il 395 ed il 595, con la differenza di una dimensione del display di 5” per il secondo (da 4.3 sugli altri due). I due “fascia alta” sono dotati di funzionalità avanzate, prettamente basate sulla possibilità di interfacciarsi con uno smartphone. Noi saliamo su una delle Honda Africa Twin messe a disposizione dalla True Adventure Offroad Academy Honda, dove è installato uno Zūmo 595. L’accensione è quasi immediata, pochi secondi e siamo nel menù principale. Da qui possiamo innanzitutto scegliere il tipo di percorso, mentre la scelta della destinazione è semplice ed intuitiva. La nostra prova ha previsto quattro destinazioni intermedie, per un totale di 110 Km circa, durante i quali abbiamo potuto iniziare a conoscere le caratteristiche ed i vantaggi di questo prodotto. Diciamolo subito, la funzione “base” di navigazione, quella che ci porta dove vogliamo andare, con il tipo di percorso che preferiamo, diventa quasi secondaria, alla luce di tutto quello che è in grado di fare lo Zūmo 595. Grazie alla connessione Bluetooth diventa una centrale che colloquia con interfoni, file Mp3 e soprattutto con il nostro cellulare, sfruttandolo per arricchire l’offerta di servizi. Possiamo usare i comandi vocali, ad esempio per gestire le telefonate, ma anche ascoltare musica con Spotify sfruttando la connessione ad Internet del cellulare connesso. Se lo si desidera si può condividere, con Smartphone Link, la propria posizione con una persona, tramite l’utilizzo di una App dedicata. Può servire quando ci si rechi da soli in zone potenzialmente pericolose, per informare una moglie ansiosa, ma soprattutto per ottimizzare un appuntamento dando informazioni in tempo reale a chi ci attende. Abbiamo purtroppo invece sofferto l’alloggiamento del navigatore in una posizione un po’ troppo laterale. Per questo è utile sapere che al supporto in dotazione, con un classico aggancio al manubrio o ad un tubo di dimensioni analoghe, si possa sostituire uno dei tantissimi agganci disponibili, in modo da poter fissare nella posizione ottimale, vicino al campo visivo a testa alta e sguardo sulla strada. Solo così si possono sfruttare tutti i vantaggi dello Zūmo, che offre in tempo reale una miriade di informazioni. Partiamo dalla strada, se viaggiamo in un luogo non conosciuto possiamo sapere se ci aspetta un tratto rettilineo o una sequenza di curve, ma sono apprezzabili tutti i messaggi di allerta, da quello di curva pericolosa a quelli dei limiti, che spesso non sono così facili da tener sotto controllo con i soli cartelli stradali.

Gamma_Zumo_Garmin_2016_3

Per altre informazioni più dettagliate vi rimandiamo invece a breve per un test più approfondito, che avremo modo di portare a termine nelle prossime settimane, dopo un utilizzo prolungato di uno Zūmo 595. Infine, sul fronte prezzi, la gamma parte dallo Zūmo 345 a listino a 399,99 €, mentre i più evoluti Zūmo 395 e 595 hanno un prezzo suggerito rispettivamente di 499,99 e 699,99 €.

Abbigliamento del test:
Giacca: Dainese Carve Master Gore-Tex
Pantaloni: Dainese New Galvestone Gore-Tex
Guanti: Dainese Carbon D1 Short
Stivali: Dainese TRQ-Tour Gore-tex Boots
Casco: AGV AX-8 Dual Evo

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