Yamaha TMAX Hyper Modified by Roland Sands

Dagli US l'ultimo tassella che completa la trilogia di Yamaha TMAX Hyper Modified

Yamaha TMAX Hyper Modified by Roland SandsYamaha TMAX Hyper Modified by Roland Sands

Dalla sua prima presentazione, nel 2001, Yamaha TMAX ha rivoluzionato il mondo dei maxiscooter, con l’introduzione di una carattere decisamente più sportivo, accompagnato da un design aggressivo e spigoloso. È un veicolo che non somiglia a nessun altro, ed è capace di trasformarsi in qualcosa di ancora più sorprendente.

Nei primi mesi del 2012 Marcus Walz ha svelato la sua idea di Yamaha TMAX Hyper Modified, un modello che sposa il suo stile aggressivo ed il profilo sportivo di TMAX, alzando l’asticella per primo. Per non essere da meno, Ludovic Lazareth ha preso come riferimento il cielo e ispirato dalla sua passione per gli aerei ha regalato a TMAX un nuovo look, ancora più estremo e con prestazioni mai raggiunte prima (oltre 200 km/h!), grazie a un compressore volumetrico. Oggi la trilogia di Yamaha TMAX Hyper Modified si completa con la creatività made in California del celebre customizer Roland Sands, che è letteralmente arrivato alla nuda anima di TMAX.

“Il nostro progetto ha l’ambizione di riportare TMAX alla sua essenza più vera. Una volta mi capitò di vedere una foto del suo telaio in alluminio, un’eredità delle moto sportive Yamaha. Rimasi profondamente colpito da quello che nascondeva la carena. Mi sorprese il fascino strutturale di TMAX, qualcosa di diverso ed anche un po’ misterioso, che parlò alla mia immaginazione. Una visione intrigante che mi portò a pensare di trasformare questa pura bellezza meccanica in un look radicalmente nuovo…”.

“Se strappi via le plastiche e togli il telaietto e lo scarico, la linea del telaio è molto interessante, TMAX ha il fascino bruto primordiale di una moto ridotta all’osso. Molti piloti non si aspetterebbero un telaio in alluminio da moto supersportiva in uno scooter, e così decidemmo che questa sarebbe stata la colonna portante del progetto”.

“Per dare al modello un’immagine “pure racing” abbiamo aggiunto al telaio delle griglie, e siamo intervenuti in diversi aspetti per rendere il look più “hot road”, quasi minaccioso. Abbiamo ricostruito l’intero codone ed abbiamo rivestito la sella in falsa pelle trattata, che ha un aspetto molto vissuto, e poi abbiamo aggiunto i riser, il manubrio dritto ed eliminata la strumentazione con il solo interruttore della corrente. Anche il condotto d’aspirazione del radiatore è stato realizzato da noi. Dopo aver tolto le plastiche c’era bisogno di un appoggio per i piedi, così il condotto è stato duplicato e serve come pedana. Il parafango anteriore è rubato alla Yamaha YZF-R6, è stato modificato da noi. Poi abbiamo costruito nuovi carter motore e li abbiamo alleggeriti con la cinghia in bella vista, per ottenere un look ancora più estremo. Per fare tutto questo ci sono volute quattro settimane, e non è certo stato un percorso facile”.

“Occuparci di questo progetto è stato davvero stressante, molto di più che la classica modifica di una moto. Dovevamo continuamente combattere contro la voglia di trasformare TMAX in una moto e basta. Sarebbe stato molto facile costruire un finto serbatoio e un codone e modificare il design di TMAX in quello di una moto tradizionale, ma volevamo mantenere l’impostazione “step-trough” (con trave centrale ribassato) da scooter. Rendere vincente questa scelta è stata una vera battaglia, ma penso che ci siamo riusciti, perché la reazione della gente che l’ha visto è stata fantastica”.

“Ho fatto alcuni giri con il TMAX e la gente impazziva quando lo vedeva. Per essere sincero, nemmeno io mi aspettavo che mi piacesse così tanto. È davvero diverso, per certi versi inquietante, e va benissimo. Si guida sempre come un TMAX ma è ancora più leggero ed agile. Grazie allo scarico racing, sembra quasi una moto da off-road. È pazzesco!”.

La gente pensa che la mia passione siano le cruiser, ma in realtà mi emozionano di più le moto da fuoristrada e da competizione. In ogni caso, nessuno mi potrà separare dal mio Yamaha TMAX Hyper Modified. Nel mio garage adesso c’è uno scooter: non riesco a crederci! Non mi resta che montare un porta surf e portarlo in spiaggia!”.

La trilogia di TMAX Hyper Modified è stata così completata, e non resta che stare a guardare i risultati di un progetto che ha scatenato la creatività. Walz, Lazareth e Sands hanno mosso il primo passo nella customizzazione di maxiscooter. Non sappiamo dove porterà questa strada, e la risposta potranno darla solo le future generazioni di bike maker. Una cosa è certa: i tre rivoluzionari TMAX Hyper Modified sono solo un assaggio di quello che ci riserverà il futuro…

Per ulteriori informazioni su Yamaha TMAX Hyper Modified: www.tmax-hyper-modified.com.

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