Benelli Leoncino: il ruggito che piace [PROVA SU STRADA]

Lanciata lo scorso anno, convince un po’ tutti e guadagna una sorella scrambler, la Trail con il 19” anteriore

Benelli Leoncino - Fabbricata in Cina, ma concepita in Italia a misura di mercato europeo, convince per un look piacevole ed azzeccato, ha una ciclistica intuitiva perfetta per lo scopo ed un motore bicilindrico 500 da 48 cavalli, che arrivano dove servono. Il tutto condito da un prezzo di meno di 6 mila euro e, di fatto, dall’assenza di una vera rivale diretta

Che l’interesse intorno a questo marchio italiano sia elevato è un dato di fatto, non a caso il video della prima presa di contatto proprio con la Leoncino, lo scorso anno, è uno dei più visti di sempre per il nostro canale (ad oggi oltre 150 mila views), ma anche la recente prova della TRK 502 X (qui il nostro articolo e qui quello completo di video) sta avendo un ottimo successo. Durante i giorni di test della Leoncino poi, abbiamo riscontrato tanta curiosità, sguardi interessati e di approvazione ai semafori e poche, pochissime critiche per un prodotto che convince al primo sguardo. Lo ammettiamo, anche noi eravamo curiosi, sia Gianluca, che è risalito in sella dopo averla provata alla presentazione del 2017 (qui il suo articolo) e che vedete nelle foto di questo articolo, ma anche il sottoscritto.

Questo è il video con le sue impressioni a caldo, che dopo aver guidato a lungo la Leoncino ci sentiamo di potervi confermare sostanzialmente in toto. Ma andiamo ad analizzare la Leoncino 500 nel dettaglio.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★½ 

Look curato e di effetto, convince al primo sguardo
Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_35

Una moto che sfoggia eleganza e sportività, con un look moderno e retrò al tempo stesso. Contrasti forti, ma riusciti e ben studiati, che vedono ad esempio la presenza di un faro anteriore e a LED, di una strumentazione tutta digitale, il cui aspetto diventa molto coreografico soprattutto al buio, ma che resta ben visibile anche di giorno e con luce diretta. Al tempo stesso troviamo il leoncino stilizzato sul parafango anteriore ed un aspetto da moto “tradizionale”. Una naked compatta, con il motore che è un elemento centrale anche del suo look. Finiture quasi tutte scure, come per i fodere della forcella, per il manubrio, oppure per il radiatore, il faro anteriore ed i cerchi. Fa eccezione solo l’elemento satinato del terminale dello scarico, posto sul lato destro della moto. Un avantreno importante ed aggressivo sfoggia poi pinze freno con attacchi radiali e steli forcella da ben 50 mm.

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_37

La coda è molto essenziale, tant’è che la sella lascia poco spazio al passeggero, che risulta un po’ sacrificato nella sua posizione, mentre il portatarga è un elemento in tubo di acciaio fissato sul lato sinistro del forcellone. Il fanale posteriore è sottile e posto appena dietro la sella. Integra luce di posizione e stop ed è a LED. Tante le scritte che richiamano al modello, oltre al già citato leoncino stilizzato sul parafango. Le troviamo ripetute sul motore, sui badge a fianco della sella, ma anche, ad esempio, sul carter della catena di trasmissione.

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_57

Più che nelle scelte estetiche, che se da un lato dipendono dal gusto soggettivo, dall’altro sono oggettivamente azzeccate e lasciano trasparire una cura per il dettaglio molto elevata, soprattutto se rapportata al prezzo della moto, a volerle trovare un difetto potremmo farlo per il display. Sembra soffrire la lunga esposizione al sole, che ne provoca un funzionamento non perfetto per alcuni minuti, senza però incidere sulla sua leggibilità.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★☆ 

Si guida con la A2, ma regala un buon piacere
Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_34

Si tratta di un motore “tranquillo”, dalle caratteristiche che non fanno certo impressione, ma che dopo aver provato la moto merita la promozione a pieni voti. Si, perché se i circa 48 cavalli potrebbero sembrare pochi, in realtà la curva di erogazione è piena proprio dove serve e la reazione all’apertura del gas e brillante, oltre le migliori aspettative, per un motore con questa potenza. Parliamo di un 2 cilindri in linea, ovviamente 4 tempi, raffreddamento a liquido e con doppio asse a camme in testa, 4 valvole per cilindro. La sua cilindrata è di 500 cc (499,6 per la precisione), ottenuta con alesaggio e corsa di 69 x 66,8 mm. Un rapporto questo fondamentale, con la corsa piuttosto lunga, per ottenere appunto una erogazione che privilegia i regimi medi e bassi. La Leoncino così dà il meglio di se tra i 3 ed i 6 mila giri, con una schiena importante, accompagnata da un suono pieno e convincente, che regala la sensazione di essere in sella ad una moto “seria”, non ad una piccola. Di contro, se si spinge più forte e si cerca l’allungo, si scopre che agli alti non è un portento, ma poco male, non è quello per cui questo motore è stato concepito.

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_45

Se in passato, guidando la BN 602, avevamo trovato il suo 4 cilindri un motore concepito per il mercato asiatico e proposto anche per quello europeo, con tutto ciò che questo comporta in negativo, in realtà questo bicilindrico è tutto il contrario. Progettato, non a caso, internamente da Benelli, viene prodotto in Cina, per ovvii motivi legati all’appartenenza al gruppo Q.J. La potenza è di 47.6 cavalli a 8.500 giri, con un valore di coppia massima di 45 Nm ad appena 5 mila giri, mentre il suo unico vero difetto sono le vibrazioni, che si fanno sentire abbastanza, soprattutto sulle pedane, ma anche al manubrio, alle andature da autostrada.

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_07

Promosso invece per quanto riguarda il calore, dato che non scalda mai, nemmeno quando le temperature eterne sono importanti come in questi giorni estivi. Anche il cambio è ottimo, il 6 marce ha innesti precisi, la frizione non si fa mai troppo pesante e la rapportatura, piuttosto corta, è ottimale. Curiosa la scelta di inibire l’accensione della moto se in marcia, anche a frizione tirata, con l’obbligo di mettere quindi in folle. Solo i più attenti invece, avranno modo di far caso a qualche piccola irregolarità del motore, soprattutto a freddo, davvero una cosa marginale e molto più contenuta rispetto al 4 cilindri 600, che invece aveva mostrato vistosamente questo difetto.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★☆ 

Facile, intuitiva ed efficacie, regge bene anche le andature più sportive
Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_11

La Benelli Leoncino convince un po’ su tutti i fronti, soprattutto se la si giudica conoscendo il suo prezzo. Lo fa per l’aspetto, lo conferma per un motore “giusto”, con la potenza che serve ed erogata dove serve, in grado di conquistare senza farsi mai impegnativo, ma lo fa anche per una ciclistica davvero bilanciata ed intuitiva, molto buona e difficile da mandare in crisi. Il suo telaio in tubi di acciaio, a cui il motore è appeso, è abbinato ad un avantreno molto aggressivo nel suo look, grazie alla forcella con steli addirittura da 50 mm e pinze freno ad attacco radiale e 4 pistoncini, che mordono generosi dischi da 320 mm.

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_18

Abbastanza contenuto il peso, di 186 kg a secco, 207 in odine di marcia, mentre la sella bassa, posta a soli 785 mm da terra, rende la Leoncino facile e per tutti, donne incluse, anche nel traffico cittadino e nelle manovre da fermo. Buona la frenata, che però non è esagerata come le pinze radiali potrebbero far pensare e che, in uso estremo, diventa leggermente spugnosa e richiede una discreta pressione sulla leva. Ottimo invece il funzionamento dell’ABS, mai invasivo nel suo intervento.

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_32

Saliti in sella si è subito a proprio agio, buona la posizione, ma soprattutto ottima la guidabilità di una moto che si rivela immediatamente una amica di lunga data, invogliando ad alzare senza timore l’andatura. La abbiamo testata su strade impegnative, percorrendo curve strette e con asfalto non dei migliori, ma anche curvoni più veloci, senza metterla mai in crisi e tenendo andature da moto ben più sportive, senza troppo impegno. La Leoncino è svelta e reattiva, merito anche della gomma a sezione piuttosto stretta al posteriore, con un 160, ma anche della scelta delle ottime Pirelli Angel GT come primo equipaggiamento. Facile e sicura, risulta divertente per i piloti un po’ più esperti, che non resteranno delusi da una moto che, solo sulla carta, si propone soprattutto ad un pubblico di neofiti e che invece, all’atto pratico, conquista tutti.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★½ 

Prezzo interessante, di meno di 6 mila euro e consumi contenuti
Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_51

Tra le caratteristiche del bicilindrico 500, troviamo anche quella di avere dei consumi molto contenuti. Nel nostro test abbiamo trovato conferma di questo, con un dato medio di circa 27-28 km/l, ottenuto peraltro con un utilizzo piuttosto severo della Leoncino, in percorsi extraurbani in cui la manetta del gas era spesso tutta aperta. Grazie al serbatoio da 13,5 litri, l’autonomia è quindi vicina addirittura alla soglia dei 400 km.

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_53

Che Benelli stia tornando in auge lo si capisce dalle classifiche di vendita, che vedono ormai da mesi la TRK 502 presente in posizioni interessanti, ma anche dalla maggior visibilità della rete di vendita. Ad esempio, la moto del nostro test, ci è stata consegnata presso il concessionario Teruzzi di Melzo (MI), attualmente legato ad un altro importante marchio italiano, ma che da pochi mesi è tornato a distribuire anche il brand di Pesaro, dopo uno stop di circa 25 anni. In precedenza il legame era durato quasi 40 anni ed ancora trovano posto all’interno dello showroom dei ricordi legati al passato di Benelli, inclusa una moto, ora affiancata dai modelli dell’attuale rilancio. Proprio qui abbiamo potuto vedere dal vivo la nuovissima versione Trail della Leoncino, che mette gli artigli, con gomme tassellate ed un modaiolo look scrambler, guadagnando cerchi a raggi, ruota da 19” all’anteriore ed altre modifiche (come le pinze freno anteriori senza attacco radiale, già viste sulla TRK 502 X e che sembrano convincere di più, contrariamente a quello che si possa pensare). La Leoncino Trail la rivedrete presto su queste pagine, dato che dovremmo avere modo di testarla in anteprima. Benelli, come per la “X” e la TRK 502 standard, anche per le due versioni della Leoncino propone un prezzo di lancio identico per entrambe, quindi fermo a quota 5.990 euro.

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_05

PRO E CONTRO
Ci piace:
Piacevole nel look e anche nella guida, ottima erogazione del motore, prezzo
Non ci piace:
Reazioni della strumentazione al sole, qualche vibrazione di troppo

Benelli Leoncino: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★☆ 
Maneggevolezza:★★★★☆ 
Cambio e trasmissione:★★★★☆ 
Frenata:★★★★☆ 
Sospensioni:★★★★☆ 
Guida:★★★★☆ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★½☆ 
Dotazione:★★★★☆ 
Qualità/Prezzo:★★★★½ 
Linea:★★★★½ 
Consumi:★★★★½ 

Benelli_Leoncino_prova_su_strada_2018_30

Ha collaborato Gianluca Cuttitta
Abbigliamento del tester:
Giacca: Dainese HF D1 Leather Jacket
Pantalone: Dainese BONNEVILLE SLIM
Scarpa: Dainese STREET ROCKER D-WP
Guanti: Mtech– Hero
Casco: Cast MT II
Maschera: Cemoto

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Prove su Strada

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati