Anlas Winter Grip 2, il long test della gomma invernale da scooter prosegue in estate

Uno pneumatico di tipo “M+S” con prestazioni senza confronto in inverno, ma in estate?

Appurato lo scorso inverno che in condizioni di temperature basse, pioggia ed addirittura un po’ di neve, le Anlas Winter Grip 2 facciano la differenza rispetto ad una gomma “normale”, questa estate le abbiamo messe alla frusta anche con il gran caldo di Milano. Vi raccontiamo come è andata e quanto durano davvero
Anlas Winter Grip 2, il long test della gomma invernale da scooter prosegue in estateAnlas Winter Grip 2, il long test della gomma invernale da scooter prosegue in estate

Anlas Winter Grip 2 – Conoscendo i prodotti della casa turca, che negli ultimi anni ha fatto parlare di se anche per essere stata la prima a dedicarsi proprio agli pneumatici M+S per moto e scooter, quando abbiamo messo alla prova le Winter Grip 2 (qui il nostro primo articolo) non siamo rimasti stupiti delle eccellenti prestazioni dimostrate in condizioni invernali estreme. Non si tratta di una gomma da neve come la intendiamo in senso automobilistico, anche perché nemmeno la legge permette di usare un motociclo o un ciclomotore con una copiosa nevicata in corso, situazione dove è vietato usare un mezzo a due ruote e dove si rischiano fino a 338 euro di sanzione! (qui trovate i dettagli di cosa preveda il codice della strada).

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La marchiatura M+S è infatti riconosciuta, ad oggi, per le sole auto, mentre (forse per la novità di questa cosa), non se ne parla nelle norme dedicate alle due ruote. Di fatto è in parte comprensibile, perché le pur ottime Anlas dedicate all’inverno, non garantiscono di poter guidare in sicurezza su un fondo molto innevato. Allora a cosa servono? Qualcuno se lo potrà chiedere, ma la domanda è alquanto “sbagliata”. Chi ha realmente bisogno di usare la propria moto o il proprio scooter durante una (rarissima ormai) nevicata? Noi abbiamo visto che in condizioni severe, ma non esageratamente estreme, le Anlas SC-500 “Winter Grip 2” si sono rivelate una salvezza anche con qualche centimetro di neve, ma per i pochi giorni in cui Milano o una delle altre grandi metropoli si imbiancano, si potrebbe tranquillamente fare a meno di guidare lo scooter, lasciandolo in box, come prescrive la legge ed utilizzando l’auto o, ancora meglio, i mezzi pubblici. Chi usa uno scooter tutto l’anno sa bene, invece, che le insidie della brutta stagione, quelle che si presentano molto spesso e in un arco temporale piuttosto esteso (diciamo da novembre a marzo, quindi per poco meno della metà dei 12 mesi), sono altre rispetto alla neve. Parliamo di asfalto freddo e reso viscido non solo dalla pioggia, ma anche dall’umidità e da altri fattori. Si tratta di un manto stradale con un grip ben diverso rispetto a quello per cui le normali coperture sono state studiate per dare il meglio. In queste condizioni spesso nemmeno gli ultimi aiuti come ABS e controllo di trazione riescono a risolvere il problema del grip ridotto, portando molti motociclisti a rinunciare all’uso della moto o dello scooter nei mesi invernali. Qualche produttore di pneumatici ha sviluppato negli ultimi anni delle coperture che offrono qualcosa in più in termini di prestazioni e tenuta con acqua e temperature basse, ma con vantaggi contenuti rispetto alle gomme a cui siamo abituati e, di contro, con qualche limitazione nei mesi caldi.

Cambio gomme impossibile o quasi, su una moto o su uno scooter
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Qui veniamo al vero punto centrale della questione “gomme invernali per moto”. Con le auto, questo almeno per chi viaggia parecchio, ci si può dotare di due “treni” di gomme, che vengono cambiate tra la bella stagione e quella invernale. Ci sono date stabilite per legge, in alcune zone, che obbligano a dotarsi di catene a bordo o di coperture invernali, ma anche di togliere quest’ultime (oltre il 15 maggio solitamente), per via di codici velocità che possono essere diversi da quelli sul libretto dell’auto, il cui uso viene quindi concesso solo in determinati mesi. Il cambio gomme è cosa piuttosto semplice su un’auto, una operazione da meno di mezz’ora se si hanno anche doppi cerchi da abbinare alle coperture per le due stagioni. Il cambio gomme può sostituire, senza quindi costi aggiuntivi, un normale check con equilibratura e rotazione tra anteriori e posteriori, tutte cose che hanno un costo comunque molto contenuto rispetto al prezzo di acquisto di quattro gomme nuove. In ambito motociclistico il film è un altro. Pensare di dotarsi di doppi cerchi e di cambiare le ruote due volte all’anno è praticamente infattibile. Qualcuno lo fa, ma sono casi molto rari e si tratta normalmente di utenti che percorrono moltissimi chilometri, magari con necessità di sostituire le gomme più volte all’anno, perché sono finite. In una situazione come questa, di volta in volta, si acquistano quelle migliori per le stagioni che ci aspettano, sapendo che di lì a meno di 6 mesi, saranno nuovamente sostituite. Trovandosi invece ad utilizzare lo scooter per i classici 5-6 mila chilometri annui, pensare di spendere anche 50-60 euro per la rotazione di due treni di gomme (anche se si parte da metà di questa cifra, a seconda della zona d’Italia e dell’officina, oltre che del tipo di moto/scooter e del tempo necessario), che magari costano meno del doppio di quella cifra, capirete che diventa una scelta poco giustificata. A questo si aggiunge una bella scomodità, costituita dal dover portare il mezzo in officina, star senza per un giorno e via dicendo. Ipotizzando una “vita utile” che può superare i 15 mila km, si finirebbe per effettuare un numero molto elevato di cambi, oltretutto con possibili conseguenze negative sulla carcassa dello pneumatico, che potrebbe non gradire le ripetute operazioni di stallonamento per montaggio e smontaggio dai cerchi.

Una gomma solo per l’inverno è quindi poco appetibile
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Chiunque abbia fatto un ragionamento concreto sul tema, sarà quindi giunto alle medesime considerazioni: una gomma perfetta per l’inverno, ma che non possa essere usata anche in estate, è poco interessante per un motociclista. Per quanto sia importante l’incremento di prestazioni (e quindi di sicurezza) in inverno, una gomma che non possa essere utilizzata senza problemi lungo l’arco di tutti i 12 mesi, è difficile che attiri un normale fruitore delle due ruote, anche di uno scooter che venga utilizzato sempre. Qui viene “il bello” delle Anlas SC-500 “Winter Grip 2”. Per la seconda volta, almeno, sono infatti riuscite a stupirci, vediamo perché.

Anlas SC-500 “Winter Grip 2”, prestazioni ottime anche con 40° percepiti
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In primo luogo, tornando a fare un parallelo con il mondo delle quattro ruote, anche se fosse concesso dalle norme, utilizzare delle M+S in estate si tradurrebbe in due grossi problemi: una tenuta decisamente bassa sull’asfalto oltre la soglia dei 20° (gli spazi di arresto possono allungarsi anche di oltre il 50%) ed un degrado rapidissimo (poche migliaia di km, compromettendo in poche centinaia di km la loro futura efficacia sulla neve). Motivi per i quali nessuno, o quasi, lo fa. Ecco che Anlas ha avuto quindi un compito decisamente difficile nello sviluppo di uno pneumatico che riuscisse a conciliare un elevato grip in inverno (abbiamo visto che si avvicina molto a quello a cui siamo abituati d’estate), con prestazioni e durata in estate. Missione compiuta, ci verrebbe da dire, perché nella parte estiva del nostro long test, abbiamo infatti potuto constatare che i polimeri del compound utilizzato per le Winter Grip 2 non vanno assolutamente in crisi. Non lo fanno nemmeno con temperature a terra superiori a 50°. A Milano questa estate, per molte settimane, si sono registrati oltre 30°, spesso superando i 40 percepiti, che si sono tradotti in un asfalto più idoneo a cuocere un uovo, piuttosto che all’utilizzo di una gomma M+S. Invece, contrariamente ad ogni previsione, il grip delle gomme testate è restato sempre ottimale, con differenze irrisorie rispetto ad una copertura tradizionale. Si mantiene addirittura un piccolo vantaggio sul bagnato, dove anche in estate le Winter Grip 2 conservano un miglior grip ed un ottimo feeling, riducendo lo stress ed i problemi che possono derivare dal dover affrontare un percorso durante un intenso acquazzone estivo. Le abbiamo usate a lungo ed anche per trasferimenti extraurbani a velocità autostradali, sommando al calore dell’asfalto quello generato da un rotolamento in condizioni al limite, ma non abbiamo mai riscontrato un surriscaldamento del battistrada tale da compromettere in modo evidente il rendimento in termini di grip o di risposta. Certo, con una moto ad elevate prestazioni qualche maggior problema potrebbe esserci, ma su uno scooter, pur essendo il nostro “banco di prova” un media cilindrata con prestazioni interessanti (Honda SH300i), le differenze sono accettabilissime.

Tutto ha un prezzo, che qui si paga sostanzialmente solo con una durata inferiore, ma non così tanto
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La nostra impressione, che abbiamo espresso fin dai primi chilometri della prova e che ha trovato conferma mano a mano che il nostro long test è proseguito, è che in futuro i principali competitor dovranno ragionare sulle interessanti novità introdotte da Anlas con le sue M+S, in generale e soprattutto per queste Winter Grip 2 dedicate agli scooter. Sì, perché le differenze di prestazioni in inverno sono davvero sorprendenti, ma non sono compensate da grandi ed evidenti difetti. Confermiamo tra questi la rumorosità, cosa che si fa notare da subito e che avevamo infatti riportato fin dal primo articolo dedicato alle Winter Grip 2. È piuttosto elevata ed è accompagnata anche, se pur la cosa sia difficilmente quantificabile (restando la differenza di entità molto modesta), in un consumo di carburante leggermente superiore, proprio per la maggior resistenza nel rotolamento. Abbiamo invece detto che le prestazioni con il caldo non differiscono molto da quelle offerte da una ottima copertura tradizionale. Anzi, sul bagnato l’impressione è migliore con queste Anlas, anche in piena estate. L’ultimo esame è quello della durata chilometrica, che viene superato, anche se senza lode (ci mancherebbe, verrebbe da dire!). Abbiamo già consigliato queste gomme a tutti gli utilizzatori “assidui” del proprio scooter, a quelli che non lo mettono a riposo in inverno e che non temono freddo e pioggia. Chi ci chiedeva se poi in estate avrebbe dovuto montare un’altra gomma, trova una risposta in questo articolo. Le Winter Grip 2, malgrado il loro nome, sono perfette o quasi anche in estate e durante tutti i 12 mesi. L’unico dubbio restava legato ad una questione prettamente economica.

Quanto durano (e quanto costano “realmente”)?
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Ed eccoci alla fatidica domanda. Constatato che il prezzo delle Anlas SC-500 “Winter Grip 2” è allineato a quello di una tradizionale copertura di un brand premium (le Pirelli precedentemente montate e che abbiamo avuto come metro di paragone nel nostro caso, ma anche Bridgestone, Dunlop o Metzeler), restava da capire la loro durata chilometrica, soprattutto con un utilizzo lungo tutto l’arco dell’anno e quindi anche estivo. Di conseguenza capire quanto sia il costo “effettivo”, perché a parità di listino una durata inferiore si traduce in una maggior spesa per ogni chilometro percorso. Premesso che un verdetto definitivo lo avremo tra pochi mesi, quando porteremo le gomme a finire la parte utile del battistrada, calibro alla mano e dopo aver utilizzato le Winter Grip 2 prettamente nei mesi estivi più caldi, abbiamo fatto un calcolo piuttosto semplice. Lo spessore consumato, in rapporto a tutta la porzione che può essere utilizzata prima del “tassello” posto nell’incavo del battistrada, che è il livello minimo consigliato (ben superiore a quello di legge, che si ferma a 1 mm per le moto e 0.5 per i ciclomotori, contro 1.6 per le auto), ci porta a stimare una durata chilometrica di circa il 30% in meno rispetto ad una gomma tradizionale, con un utilizzo a temperature elevate. Considerato il minor consumo durante la stagione invernale, possiamo ipotizzare, senza grossi margini di errore, che la differenza si attesterà in un valore medio del 20% in meno delle Pirelli precedentemente utilizzate, che possiamo usare come parametro per un confronto concreto. Una differenza che ci porta serenamente ad escludere che un cambio invernali – estive possa economicamente trovare una giustificazione, anzi. In chiusura della nostra prova, possiamo quindi promuovere le Anlas Winter Grip 2, anche dal punto di vista del costo. Parliamo infatti di poche decine di euro di spesa aggiuntiva (il 20% in meno di durata, applicato al prezzo delle gomme del vostro scooter), da spalmare almeno su un paio d’anni di utilizzo (ipotizzando 5-6 mila km annui), a fronte di vantaggi non di poco conto, soprattutto nella brutta stagione. Pensate solo a quanto possa essere il valore dell’evitare una scivolata, per quanto possa essere innocente, senza grossi danni e senza farsi male. Tutto questo è vero sempre che, ovviamente, si utilizzi lo scooter tutto l’anno, condizione che mette però queste coperture in pole position, a parer nostro, rispetto alla miglior concorrenza.

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Ricordiamo che le Anlas Winter Grip 2 sono disponibili in oltre 30 misure, per cerchi da 10 a 18” e che, quanto al prezzo, non ci sono grosse differenze rispetto ad uno pneumatico tradizionale “premium”, come quello che abbiamo rimpiazzato per il test.

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